SpazioRock presenta: Through Her Eyes #6
Con la scrittrice Costanza Colombo andiamo alla scoperta dei protagonisti dei Concept Album più emozionanti del rock


Articolo a cura di Costanza Colombo - Pubblicata in data: 06/10/13
    Con “The Metal Opera - Part I” si apre l'ambiziosa saga corale ideata dalla fertile immaginazione di Tobias Sammet, noto ai più in quanto frontman degli Edguy. Primo capitolo del progetto “Avantasia”, da cui prende nome il gruppo di all stars del Metal che periodicamente offrono voci e talenti al prolifico songwriter tedesco, è dedicato alla magica dimensione di sogno e pura fantasia celebrata dalle incalzanti liriche di uno dei più epici e indiscussi pilastri del Power Metal. Avantasia è la Neverland per i bimbi sperduti ancora afflitti dalla sindrome di Peter Pan, per tutti coloro che, attraverso un percorso di crescita a conoscenza di sé, temi da sempre centrali nella produzione artistica di Sammet, riusciranno a raggiungere la Promised Land soltanto dopo aver sconfitto demoni, limiti e paure.

    Protagonista della vicenda è Gabriel Laymann, giovane novizio dell'ordine religioso dei Domenicani, tristemente noto per il suo stretto legame con l'Inquisizione e la caccia alle streghe. Proprio durante uno dei processi per stregoneria, Gabriel viene a sapere che stavolta l'imputata è la sorellastra Anna Held di cui non aveva da tempo notizie. Scettico riguardo alla sua colpevolezza, il giovane inizia a dubitare della buona fede dei superiori e decide di indagare per conto proprio. Finisce così per sfogliare il Malleus Maleficarum, ovvero un libro intriso di mistici poteri e contenente uno dei sette sigilli il cui impiego fornirebbe il controllo di un'infinita fonte di conoscenza. Scoperto da Frate Jakob, suo mentore, Gabriel viene gettato in cella (Reach Out for the Light), dove fa la conoscenza di Lugaid Vandroiy, un druido, che si offre di aiutarlo a liberare Anna qualora Gabriel si rechi nel mondo di Avantasia per salvarlo dalla minaccia che incombe su di esso (Serpents in Paradise). Vandroiy, primo proprietario del Malleus Maleficarum (Malleus Maleficarum), aiuta il giovane a evadere (Breaking Away) e lo conduce alla soglia incantata che lo porterà in Avantasia dove dovrà compiere la missione che gli permetterà di salvare l'amata sorella Anna dalla quale si congeda con uno struggente addio (Farewell). Frattanto, il vescovo di Magonza, Johann Adam Von Bicken, Frate Jakob e il magistrato Falk von Kroneberg si recano a Roma per consegnare libro e sigillo al Papa Clemente VIII (The Glory of Rome).  Giunto nel mondo incantato (Avantasia), Gabriel viene accolto dall'elfo Elderane e dal nano Regrin (Inside). I due indigeni spiegheranno all'umano che i nemici di Avantasia sono già arrivati e stanno per innescare una reazione magica che porterà alla distruzione del legame tra dimensione fantastica e mondo reale, causando la rovina di entrambi. L'unico modo che il giovane ha per sventare il pericolo è quello di sottrarre il sigillo ai religiosi (Sign Of The Cross) mentre si trovano presso la torre eretta al centro di Avantasia, luogo preposto all'apertura dei sigilli e al compimento dell'incantesimo (The Tower).

THROUGH HER EYES #6: THE METAL OPERA PART I

Serpents on the way to Paradise: Avantasia!”

Abbazia di Magonza, 1602

    La cappa del domenicano incedeva nera e lunga come la navata deserta. Il frate si sentiva addosso gli sguardi di riprovazione di santi e martiri, i primi incoronati d'aureole e i secondi di dolore. Dalle alte vetrate, essi giudicavano inclementi i peccatori come lui. Avvilito e colpevole, Jakob si gettò ai piedi dell'altare e implorò: “Padre perdonami.. ho tradito colui che amavo come un figlio.” Quindi, sollevando il volto alla croce, domandò: “Possibile che demoni e incantesimi appartengano alla nostra realtà?” Il vento ululò lugubre a rispondergli e la corrente soffiò via la fiammella del cero di fianco al pulpito. Rabbrividendo per il sinistro presagio, il frate continuò concitato: “La peste, lo scisma, la crescente minaccia dell'Infedele.. dobbiamo combattere, dobbiamo preservare il tuo gregge dai pericoli che non riesce a discernere. In questi tempi diabolici, il nostro paradiso è sotto scacco. Non vedi come il giardino dell'Eden stia ardendo più ferocemente delle pire dove bruciamo le figlie di Satana?!” Nominato il Maligno, egli s'interruppe, giusto il tempo per farsi il segno della Croce, quindi riprese: “Anna era una di loro... Perciò ho dovuto impedire al ragazzo di corrompere la propria anima!” Sgravatosi quel fardello dalla coscienza, Jakob baciò il gelido pavimento di marmo, si rialzò e i suoi sandali corsero via a preparare il proprio bagaglio. L’indomani, lui, il Vescovo e il Libro sarebbero partiti alla volta di Roma scortati dal magistrato von Kronberg. Il Santo Padre doveva esser messo a conoscenza di quello che avevano scoperto dalle antiche pergamene.. a lui era destinata la Chiave che avrebbe dischiuso le porte della Saggezza e assicurato alla Chiesa la vittoria assoluta sul Male.
 
throughhereyes7_speciale_avantasia_02    Frattanto, nelle segrete, un'altra domanda venne rivolta al cielo: “Signore, perché mi fai tanto soffrire?” Uno squittio, tutt'altro che divino, si levò nell'ombra umida che ammorbava l'aria della cella ma il novizio non se ne curò, afflitto com'era dalle proprie pene: “Ti ho servito, ti ho pregato, ma adesso sono in catene. Ingannato da chi aveva la mia fiducia... costretto a scegliere tra il proprio Sangue e il proprio Credo!” Provata dal digiuno forzato, e rosa dalla lotta interiore tra senso di colpa e coscienza, la giovane mente di Gabriel, ormai vacillava: “Oh mio Dio, che cosa ho fatto?! Dovremmo diffondere la Tua salvezza, non cedere alle Sue tentazioni. Leggere e predicare il tuo Verbo Santo, non le Sue bugie.” Lacrime di rabbia e impotenza rigavano copiose quel volto imberbe e sgomento di non esser più in grado di distinguere il giusto dallo sbagliato. Troppi dubbi lo assillavano: la reale colpevolezza di Anna, il segreto celato nel Libro e il sigillo in esso contenuto.. infine il timore che la propria Fede non fosse più salda come un tempo e l’orribile sospetto d'esser stato usato come pedina dal Demonio. Un rumore metallico fece trasalire il ragazzo che si voltò di scatto verso la cella opposta alla propria.
    “Gabriel...” Lo chiamò una voce dall'accento forestiero.
    “Chi è là?!”    
    “Il mio nome è Lugaid -rispose lo sconosciuto- ma chiamami pure Vandroiy”
    “Tu sei il legittimo proprietario del Libro!” Esclamò sbigottito il novizio.
    “Proprio così ragazzo! -replicò l’altro- e tu sei colui che ha letto la formula magica capace di illuminare la  mente...”
    “Dimmi tutto quel che sai! -esclamò il giovane strattonando le catene- Vandroiy puoi aiutarmi a evadere e a liberare Anna?!”

    Lugaid annuì complice e disse: “Non dobbiamo indugiare amico mio, è meglio non pensarci due volte! Non appena mi sarò sbarazzato della guardia, capirai che non c'è modo per tornare indietro, nuovi orizzonti ti attendono... E' arrivato il momento di lasciarti il passato alle spalle, ora è tempo di impedir loro di continuare a controllare la tua mente!”
    “Dunque fuggiamo! -lo incalzò Gabriel- E' la nostra unica possibilità, altrimenti lei morirà mentre noi saremo qui a marcire in catene.”
    Non appena Vandroiy aprì la porta della sua cella, il giovane corse verso quella dove si trovava la sorellastra accusata di stregoneria. Come lo vide, Anna si protese verso Gabriel per quanto glielo consentivano le catene. Nel suo sguardo incavato, un unico desiderio: la libertà.
    “Possano i Santi ricongiungerci un giorno.. -bisbigliò il giovane tendendole la mano attraverso le sbarre- tornerò da te con la chiave del sentiero dei sogni, te lo prometto.” Con la voce incrinata dal pianto, Anna replicò: “Fratello mio, dimmi… dov'eri quando mi hanno portata in questo posto dimenticato da Dio?!” Non sapendo come giustificarsi, il novizio non rispose e la ragazza, rassegnata, continuò: “Tu non c’eri quando si fecero il segno della Croce e mi portarono via per aver guarito degli innocenti con delle erbe... Adesso non mi resta che aspettare il giorno in cui verrò data in pasto alle fiamme.” Gabriel scosse il capo e, ricacciando indietro le lacrime, le promise: “Il mio cuore è vuoto e spoglio come la cella di un monaco… ma nessuna benedizione potrà mai più farmi dimenticare di te...” Gli occhi imploranti di Anna lo trafissero come mille lance e il giovane si sforzò di suonare il più risoluto possibile quando le disse: “Ora è tempo di salutarci, ma so che sconfiggerò perfino l'Inferno pur di riabbracciarti: arriverà il nostro momento, arriverà il momento in cui saremo liberi... liberi dal non doverci più dire addio.”

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    Fu Lugaid a trascinarlo via da lei e a condurlo sull'orlo di un pozzo apparentemente senza fondo. Quella, gli svelò, era la soglia tra la dimensione reale e un mondo chiamato Avantasia che egli avrebbe dovuto salvare dalla rovina. Tale era il prezzo per la libertà di Anna. Infatti, soltanto dopo aver portato a termine quella missione, Lugaid lo avrebbe aiutato a liberare la giovane da morte certa. Non riuscendo a vedere altra via d’uscita, Gabriel non poté far altro che accettare. E il primo passo per raggiungere Avantasia era lasciarsi cadere nell'abisso che si apriva sotto di lui.    

    Quando il giovane si risvegliò nella nuova dimensione, il sangue grondava dalle ferite e il corpo si contorceva per spasmi troppo atroci da sopportare, eppure la sua anima era arrivata integra a destinazione. Spaesato e sofferente, venne confortato dalla voce di Lugaid: “Usa la tua mente! Soltanto così vincerai la dimensione fisica e dimenticherai il dolore. Sacrifica il tuo raziocino e l'istinto ti condurrà al cuore della tua anima!” Gabriel sapeva bene a cosa si riferiva il druido, sapeva che era giunta l'ora di assecondare le voci che gli affollavano la  mente da quando i suoi occhi si erano posati sui caratteri incantati del Libro.
    “Noi siamo il potere latente dentro di te, noi siamo la tua Fantasia. Siamo i custodi del Regno della Luce e dei Sogni, Conoscenza e Vita: Avantasia!” Questo era il ritornello che lo assillava da giorni, soltanto che stavolta, invece che limitarsi a sentirlo dentro la propria testa, quelle parole vennero recitate da qualcuno che si trovava ad un passo da lui.
    Come Gabriel sollevò lo sguardo, fece la conoscenza di Elderane: “Siamo noi le piccole creature che vivono dentro la tua mente.” Si presentò l’elfo.
    “Certi ci definiscono la loro fantasia, mentre altri non lo scopriranno mai.”  Aggiunse Regrin il nano. Elderane annuì compiaciuto e disse: “Potremmo insegnarti dottrina e filosofia, ma prima dobbiamo raccomandarti di...” “credere davvero alla nostra esistenza - continuò per lui il Regrin- e darti il benvenuto nel mondo dove potrai superare ogni tua paura...”.
    Ancora non del tutto convinto di non avere le traveggole, Gabriel seguì le due singolari creature attraverso un bosco che circondava la Torre. Quello era il luogo dove, secondo l'elfo, avrebbe dovuto affrontare gli umani che minacciavano Avantasia. Acquattato tra i cespugli, Gabriel si avvicinò il più possibile all’ingresso della Torre dove il Papa Clemente VIII in persona stava discutendo con una misteriosa voce che proveniva dall'interno della costruzione.
“In questo mondo di Mammona, noi abbiamo scovato il più grande dei tesori! Abbiamo combattuto per l'orgoglio e per l'oro ma adesso possediamo la Chiave del Regno, per il controllo assoluto: la saggezza dell'Antico.” Gabriel raggiunse il piano superiore e vide il Vescovo inchinato ai piedi del Papa che, alzando le braccia al cielo, in segno di trionfo, proclamò: “Noi siamo gli eletti che berranno dal calice della Conoscenza, noi salveremo i nostri figli dalla Bestia!”
    
    Resosi conto della titubanza del giovane, Regrin lo raggiunse e gli disse: “Tu sei il prescelto, Vandroiy ci disse che saresti venuto in nostro aiuto. Va' a togliere il Sigillo dalle mani di quegli stolti che non sanno quel che stanno facendo -lo esortò poi- tu solo hai il potere di farlo! Non permettere che tutto questo venga distrutto!” Fu allora che Gabriel si voltò, guardandosi attorno con occhi nuovi. Fu allora che si prese un lungo istante per  ammirare i colori incantevoli di quel mondo di salvezza… di quel paradiso… quello di cui il novizio era sempre stato alla ricerca. Quel paradiso egli l'aveva appena trovato. Per la prima volta in vita sua si sentiva di vivere un sogno da cui non si sarebbe mai voluto risvegliare... perché era appena arrivato a casa, nella terra di Fantasia a cui si sentiva d'appartenere. Non avrebbe permesso a nessuno di nuocerle. Con quella consapevolezza nel cuore, Gabriel uscì dal nascondiglio per salvare Avantasia e con essa sé stesso... e Anna.


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