Tobias Sammet's Avantasia - Ghostlights Tour 2016
22/03/16 - Alcatraz, Milano


Articolo a cura di Gaetano Loffredo

Il folletto di Fulda è tornato. Il progetto Avantasia, che dagli albori di Metal Opera sembrava dovesse avere pochi anni di vita, oggi è un circo mediatico che ha avuto l'onore di esibirsi alle fasi finali di un importante contest internazionale come l'Eurovision: chi l'avrebbe mai detto? La forza di Tobias Sammet è la sua verve compositiva, la fantasia, le idee brillanti e la tenacia: pensate a tutte le difficoltà a cui il fondatore deve avere fatto fronte per arruolare, e rendere affiatato, un cast stellare come quello andato in scena ieri sera sul palco dell'Alcatraz. Avantasia è ormai un'azienda in attivo che ha dalla sua un grosso carico d'esperienza cumulato in anni di live, e il tour di Ghostlights ne sta confermando la crescita esponenziale.

Il concerto di Milano giunge (finalmente) dopo una lunga serie di sold-out e la ghiotta notizia che l'evento di Praga, al quale hanno assistito quattromila anime, è stato registrato insieme ad altre 3 o 4 date per una futura release. A pochi minuti dall'inizio delle ostilità il colpo d'occhio all'interno dell'Alcatraz, location che ben si adatta agli eventi di questa portata, è soddisfacente ma non esaltante: chi si aspettava un locale gremito all'inverosimile resterà lievemente deluso sebbene Sammet, sui propri canali ufficiali, abbia stimato ben 2300 presenti.

 

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Quel che conta è la musica, e di quella ne è sgorgata a fiotti durante la serata milanese. Come già nel 2013, gli spettatori hanno potuto assitere ad oltre tre ore di show ideato per ripercorrere tutta la storia di Avantasia partendo dalle uscite più recenti per poi chiudere in bellezza coi primi due capolavori, dedicati ai più nostalgici. Sammet è apparso in buone condizioni anche se forse un po' provato dalle date precedenti, sorprenderanno invece l'effervescenza di Bob Catley, l'eleganza vocale di Eric Martin e di Michael Kiske (distintosi anche per il pessimo abbigliamento), la dolcezza di Amanda Somerville, la duttilità di Oliver Hartmann e Herbie Langhans, e soprattutto la veemenza di Jorn Lande. Come da previsioni, la performance del frontman norvegese, finalmente tornato nel gruppo, ha entusiasmato con una prova che può essere tranquillamente definita come il ruggito di un leone in gabbia.

 

Non molto equilibrato l'audio in sala, durante la prima parte dello show, al punto che i tecnici, incalzati dall'attento Tobias, costretto più volte a mandare un membro della crew al mixer, hanno cercato una quadra rinvenuta soltanto a concerto inoltrato. Molto precisi invece i suoni, speculari a quanto proposto dall'ultimo eccellente "Ghostlights".

 

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L'elemento che ha fatto la differenza è stato, naturalmente, il pubblico italiano: travolgente dalla prima all'ultima nota di un concerto tanto estenuante quanto appagante. Il momento in cui Sammet ha acquisito una bandiera italiana col logo di Avantasia e l'ha mostrata all'Alcatraz è stato uno dei più intensi, così come le fasi finali quando "The Seven Angels", col parco cantanti al completo sul palco, è salita in cattedra in un coro indimenticabile. Il solo rammarico è il mancato raggiungimento del fatidico sold-out, un regalo che Avantasia meriterebbe sempre e comunque. Quantità e qualità.

 

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Setlist:

 

Mystery of a Blood Red Rose
Ghostlights (con Michael Kiske)
Invoke the Machine (con Ronnie Atkins)
Unchain the Light (con Ronnie Atkins e Michael Kiske)
A Restless Heart and Obsidian Skies (con Bob Catley)
The Great Mystery (con Bob Catley)
The Scarecrow (con Jørn Lande)
Lucifer (con Jørn Lande)
The Watchmakers' Dream (con Oliver Hartmann)
What's Left of Me (con Eric Martin)
The Wicked Symphony (con Oliver Hartmann, Jørn Lande e altri)
Draconian Love (con Herbie Langhans)
Farewell (con Amanda Somerville e Michael Kiske)
Stargazers (con Michael Kiske, Jørn Lande e altri)
Shelter from the Rain (con Michael Kiske e Bob Catley)
The Story Ain't Over (con Bob Catley)
Let the Storm Descend Upon You (con Jørn Lande and Ronnie Atkins)
Promised Land (con Jørn Lande)
Prelude
Reach Out for the Light (con Michael Kiske)
Avantasia (con Michael Kiske)
Twisted Mind (con Eric Martin, Ronnie Atkins e altri)
Dying for an Angel (con Eric Martin)

 

Encore:


Lost in Space (con Amanda Somerville)
Sign of the Cross / The Seven Angels (tutti)

 




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