La Royal Albert Hall è un luogo che trasuda storia. Seppur nata e concepita per altri contesti e diversi generi musicali, sono molte le stelle del rock che hanno calcato quel palco leggendario, regalando ai fan (e a se stessi) serate indimenticabili. L'onore e l'onere di arrivare a suonare in questa prestigiosa location rappresenta un traguardo, un sogno ambito da chiunque prenda in mano per la prima volta un qualsiasi strumento.
Da circa un anno, nella schiera di musicisti ai quali è stato concesso questo privilegio, si possono annoverare anche gli Alter Bridge. Il quartetto di Orlando, dopo un anno di sold out in tutto il mondo a seguito della pubblicazioni di "The Last Hero", ha concluso in bellezza il tour ad ottobre con due favolose date alla Royal Albert Hall di Londra, accompagnati per l'occasione dalla Parallax Orchestra. L'eccezionalità delle due esibizioni ha garantito la registrazione delle stesse, che a distanza di undici mesi sono finalmente fruibili dai fan di tutto il mondo grazie alla pubblicazione di "Live At The Royal Albert Hall" in diversi formati, tra cui un DVD che oltre a ripercorrere gli show, racconta il processo di preparazione alle due serate. I brani in scaletta sono infatti intervallati, in perfetto equilibrio, da interviste ai protagonisti e video delle prove svolte nei giorni precedenti.
Sembra quasi scontato dirlo, ma il risultato è grandioso. Da anni ormai conosciamo gli Alter Bridge e sappiamo bene quanto le loro performance siano ai limiti della perfezione, ma in questo frangente i quattro, coadiuvati dai 52 giovanissimi musicisti alle loro spalle diretti da Simon Dobson, regalano uno degli show più belli della loro carriera. Sono molti i brani che, grazie all'arrangiamento orchestrale, assumono connotati epici e tra questi spiccano alcune sorprese, come la perla "Words Darker Than Their Wings", mai suonata in precedenza da Kennedy e soci. A differenza del resto del tour, in cui per ovvie ragioni è stato privilegiato l'ultimo lavoro, in questa occasione la band propone brani da tutti gli album pubblicati finora, senza nessuna esclusione. È gradito ed emozionante poter riascoltare "In Loving Memory", dall'esordio "One Day Remains", mentre i brani migliori in questa nuova versione, come affermato dalla stessa band, sono forse i più lunghi e articolati, come il capolavoro "Blackbird", "Cry Of Achilles", "The Last Hero" e "Fortress". Tra i pezzi più famosi e apprezzati come "Open Your Eyes" e "Ties That Bind", i momenti più emozionanti sono invece il medley "Wonderful Life/Watch Over You" e "Broken Wings", anticipata da un magnifico spezzone sull'importanza della musica nell'unire persone di ogni età e ogni parte del mondo. A questo proposito sono bellissime ed emblematiche le immagini di alcune ragazze di fianco ad una signora più avanti con gli anni, che si commuovono insieme davanti al palco.
A mettere il fiocco al prodotto è il mixaggio. Se in passato gli album live del quartetto erano stati un po' deludenti sotto questo punto di vista, il lavoro fatto su "Live At The Royal Albert Hall" non necessita di alcun commento ed è in grado di esaltare il grande insieme di suoni proposti. Gli Alter Bridge aggiungono un altro splendido tassello ad una carriera costante e senza alcun passo falso. In attesa del ritorno in studio dopo gli impegni solisti di Kennedy e Tremonti, già programmato per l'anno prossimo, i fan potranno godersi questa sostanziosa quanto ottima release.