Alter Bridge (Mark Tremonti)
In occasione della pubblicazione di "Fortress", quarto album di studio registrato con gli Alter Bridge, abbiamo raggiunto telefonicamente Mark Tremonti, con cui abbiamo piacevolmente dialogato toccando molti temi interessanti. Buona lettura!
Articolo a cura di Francesco De Sandre - Pubblicata in data: 27/09/13

Ciao Mark, è per me un vero onore poter parlare con te. Ho preparato qualche domanda riguardo il nuovo album, i rapporti con gli altri componenti della band e la tua carriera solita.

 

Ciao Francesco, grazie. Come stai?

Oh bene , grazie. Dove ti trovi in questo momento?

 

Sono a casa, ad Orlando.

Ok. Io ora mi trovo a Padova, vicino Venezia. Non so se ti ricordi, ma tre anni fa sei venuto a suonare nella mia città con gli Alter Bridge...

 

Si, mi ricordo.

La prima domanda che ti faccio è ovviamente riguardo al nuovo disco. Tra pochissimi giorni esce “Fortress”, il quarto album di studio degli Alter Bridge. Prima di tutto, da dove proviene questa denominazone?

 

Beh, abbiamo deciso che una delle canzoni più significative avrebbe dato il nome all’intero disco, così abbiamo scelto “Fortress”, la traccia conclusiva. In questo brano ci sono molti significati importanti, come ad esempio il messaggio di quanto importante sia, nella vita, lottare per ciò che si ritiene giusto.

marktremonti_2105489500x500Come giudichi quest’ultimo lavoro? Qual è la tua opinione generale?

 

Sono molto soddisfatto, volevamo superare i nostri limiti: abbiamo lavorato molto agli arrangiamenti e testato un po’ di sana sperimentazione, e penso che ce l’abbiamo fatta.

Quali sono le maggiori influenze o esperienze che emergono nei nuovi brani?

 

Ce ne sono molte, in particolare la speranza e la determinazione nell’inseguire i propri sogni: ci sono un paio di brani incentrati sulla speranza, e la stessa “Fortress” vuole significare che niente dura per sempre e possiamo solo fare il meglio del tempo che ci viene concesso.

Ho letto che le nuove canzoni sono state registrate tra aprile e luglio 2013. Avete lavorato duramente durante la fase di registrazione e mixaggio?

 

Beh, io e Myles abbiamo iniziato a Gennaio a lavorare sulla stesura dei nuovi brani, poi il processo di produzione e registrazione è partito a Marzo e a Luglio abbiamo finito, lavorando duramente, ma questo è ciò per cui viviamo.

Un avvenimento da sottolineare è che Myles Kennedy negli ultimi anni ha strettamente collaborato con Slash: la collaborazione lo ha tenuto molto occupato, ritieni che questo abbia giovato alla sua vena crativa, riguardo i nuovi pezzi?

 

Credo che un musicista si migliori attraverso nuove esperienze e progetti secondari, questa esperienza è stata sicuramente positiva.

Come nasce una canzone degli Alter Bridge?

 

Come ogni altra canzone: ci sediamo e ognuno esprime le proprie emozioni, ciò che vuole comunicare, poi ognuno illustra le proprie idee musicali e lì nasce il brano. Abbiamo costruito quest’album come un puzzle.

Mark, senza tener conto dei tuoi impegni di lavoro, sei uno che viaggia molto?

 

Oh, abbastanza, a me e a mia moglie piace portare i nostri figli in posti soleggiati, o spiaggia, alle Bahamas, ma la maggior parte dei miei viaggi avviene quando siamo in giro per concerti.

Vuoi rivelare un segreto ai nostri lettori? Dove trovi l’ispirazione per la tua musica? Non credo sia una cosa facile...

 

Oh, allora: le esperienze della vita e della maturazione, il fatto di scoprire nuove cose e intraprendere le avventure della vita, tutto ciò è per me fonte di ispirazione. È dura ma non ne sono mai stanco!

marktremontiandmyleskeneedy_alterbridgesm_600Una delle nuove canzoni più belle è “Waters Rising”, in cui canti tu e Myles ti accompagna nei ritornelli. Credo che sia anche una bella immaginedi amicizia. Com’è il tuo rapporto con lui?

Devo dire che ormai siamo come fratelli, dato che dalla fine degli anni ’90 lavoriamo insieme spalla a spalla: c è molto rispetto reciproco e la cosa più importante è che amiamo lavorare insieme.

Parliamo di te: l’anno scorso hai pubblicato il tuo album da solista, “All I Was”, vuoi raccontarci qualcosa a riguardo?

 

Si, assieme al produttore Micheal “Elvis” Baskett ho registrato il mio primo album da solista: è stato un lavoro molto naturale dato che ho trasformato in musica ciò che amo di più, cioè scrivere canzoni e trovare nuovi sbocchi sonori.

L’anno scorso hai dimostrato al mondo “tutto ciò che eri”: ma ora, qual’è la situazione attuale di Mark Tremonti come uomo e come artista? Sei soddisfatto della tua vita e del tuo lavoro?

 

Sicuramente, con i miei figli e mia moglie, la musica è la cosa più importante per me: la vita mi sta dando l’opportunità di mostrare e condividere ciò che sono, ciò che voglio esprimere, e ne sono molto soddisfatto ed orgoglioso.

Nella scorsa intervista su Spaziorock ci hai raccontato quali sono le tue band storiche preferite. Ora vorrei chiederti quali band emergenti ti piacciono e credi diventeranno famose, forse tanto quanto gli Alter Bridge.

 

Oh Gesù... (*sospira*) Sai, è difficile risponderti perchè ascolto ancora i gruppo che ascoltavo quando ero giovane. Ora quando ho voglia di qualcosa di nuovo mi metto ad analizzare nuovi riff, ascoltando i migliori chitarristi del mondo.

Sarete in Italia questo autunno l’11 e 12 novembre rispettivamente a Roma e Milano. Questa non è affatto la prima volta che venite a trovarci, non è vero?

 

Esatto, siamo stati in Italia svariate volte, ed ogni volta che passiamo vorremmo fare...anche più di sei concerti!

I vostri concerti italiani saranno aperti dagli Halestorm. Che ne pensi della band della bella Lzzy Hale?

 

Si, gli Halestorm sono mitici e penso che Lzzy sia una delle migliori voci rock sul panorama mondiale. Credo che sarà una grande esperienza per tutti i fans.

In Gran Bretagna assieme agli Halestorm si aggiungeranno anche gli Shinedown, che in Italia hanno riscosso un grande successo radiofonico. Che opinione ti sei fatto di questo gruppo?

 

Gli Shinedown sono bravissimi, li stimo da quando hanno iniziato a suonare e apprezzo molto le loro canzoni, specie i testi. Vedere queste band crescere e maturare aiuta a lavorare sempre meglio.

L’ultima domanda riguarda ancora il nuovo album: che messaggio vogliono mandare gli Alter Bridge a chi ascolterà le nuove canzoni?

 

Spero che i fans apprezzeranno il nostro duro lavoro e spero che, attraverso la nostra musica, riescano a vivere la vita al massimo, con passione e determinazione.

 

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Ok, vuoi lasciare un messaggio ai seguaci italiani che incontrerete a Milano e a Roma?

 

Si, noi amiamo suonare in Italia specialmente per la folla scatenata che ci troviamo di fronte ogni volta, quindi vi aspettiamo, aspettiamo tutti voi!

Bene Mark, è stato per me un piacere poter chiacchierare con te. Grazie per la disponibilità e le belle parole, spero di vederti presto. Ciao!

 

Grazie a te Francesco, buona fortuna. Un saluto!




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