Ci sono voluti anni perchè questo live vedesse la luce. Piccole ma spinose questioni d’etichetta hanno messo un freno, come spesso accade, alla pubblicazione di una proposta che un’enorme quantità di fan aspettava con ansia. Il risultato di tanta attesa? Sinceramente notevole!
Tremonti e compagni non si smentiscono dando alle stampe un prodotto più che all’altezza di un nome in continua crescita, se non dal punto di vista artistico, sicuramente da quello della popolarità e della professionalità. La prima nota d’eccezione che va segnata per l’ultimo parto in casa Alter Bridge è legata alla produzione, che si distingue per un’essenzialità che, anche se non completamente, pone questo live lontano dalle artificiose produzioni imperanti sul mercato. Una scelta simile non poteva che portare a sporcature ed imperfezioni, ma a controbilanciare ci sono le sempre eccellenti performance dei musicisti in campo. La scaletta si snoda brano dopo brano con grande naturalezza. La presenza di palco dei Nostri non è e non sarà mai uno dei punti forti della formazione, ma in tal senso gli Alter Bridge sono sempre stati un caso a parte, nonostante militino in quella dimensione del rock che ospita solitamente le band di maggior impatto scenico, Kennedy (unica eccezione forse in tal senso) e soci si limitano a dare una pregevolissima prova di musica dal vivo. Come si spiega questa attitudine? È presto detto. Non va dimenticato che prima di diventare Alter Bridge, buona parte della band si è fatta conoscere con il nome Creed. Stiamo parlando di una delle realtà post-grunge di maggiore importanza per un movimento che dal grunge aveva ereditato principalmente l’assenza di belletto. Chiusa questa parentesi torniamo al presente.
I fan degli Alter Bridge conosceranno, tramite i miracoli del tubo, già buona parte della musica che ha preso forma durante la serata nella terra dei tulipani e sapranno bene quanto e cosa trovarci per soddisfare la loro passione. Fin dai primi pezzi la band si dimostra calda e pronta all’impegno. “Come To Life” in effetti è eseguita solo come apri pista, quasi un modo per presentarsi ad una platea che comunque non manca di conoscere più che bene i propri anfitrioni. “Before Tomorrow Comes” è la prima vera e propria hit riportata sul palco e l’effetto è più che evidente. Kennedy richiama l’attenzione degli astanti con le poche spoglie note iniziali e il resto viene da sé. Forse non la canzone più interessante del mazzo, ma serve a portare nel vivo della serata e la successiva “Brand New Start” completa la magia che terrà incantati tutti i presenti per l’ora successiva, “White Knuckles” riesce a smentire almeno in parte l’impressione che gli Alter Bridge non brillino per senso dello spettacolo, ma se vogliamo dare a Cesare quel che è di Cesare, sono il tecnico delle luci (insieme al cameraman) a fare grossa parte del lavoro. Il basso di Brian Marshall fa il resto del lavoro creando un tappeto di note perfetto da ogni punto di vista.
Se “Buried Alive” sa sinceramente di riempitivo anche in sede live, segue “Coming Home” che dimostra che la band ne ha per tutti, sia per chi ascolta che per chi suona, offrendo delle dinamiche di batteria eccellenti. Eppure si tratta solo di riscaldamento per la successiva “One Day Remains” dove basso e batteria cancellano per qualche minuto anche il lavoro comunque di classe di Tremonti alle sei corde. Il feeling è ottimo, sorretto dal rapporto con un pubblico vivace che canta a gran gola buona parte dei successi presenti in scaletta. Una volta di più va segnato che la fama di Kennedy non rispecchia pienamente le sue doti vocali quando si tratta di calcare il palco con la band, ma il frontman si dimostra comunque un abile imbonitore conscio tanto delle proprie capacità, quanto dei propri limiti. Eccolo quindi lasciare al pubblico i passaggi di registro più spinosi, farsi semplice accompagnatore di una folla in visibilio che non chiede altro che unirsi ai propri idoli, o ancora incitare piuttosto che armonizzare su quella “Metalingus” tanto impressionate nella versione studio. Il vocalist rimane comunque un interprete di una discreta caratura e lo dimostra maggiormente su rivisitazioni acustiche di pezzi come “Watch Over You” piuttosto che su brani tirati come “Blackbird”. Viene da chiedersi se il cantante si stia muovendo nella sua dimensione naturale (basti pensare alla discutibile prestazione live al seguito di Slash), prediligendo impegni con realtà hard-rock, ad ambienti certamente meno redditizi come quello del country-rock forse più adatti al suo registro. Basta ascoltare “In Loving Memory” per fugare ogni altro dubbio in tal senso. Fame di denaro? Fame di folla? Sincero amore per il genere? In fin dei conti l’unica cosa che conta è che sia felice lui e renda felici i fan della band, e non c’è dubbio che questo gli riesca bene!
Nel DVD c’è spazio anche per la quasi inedita (in verità una b-side) “New Way To Live” che avrebbe meritato certamente un posto in prima fila nel cd ma rimedia conquistandolo prepotentemente in questo live. Se tanto non vi basta arriva anche la cover “Traveling Riverside Blues”, già rivista a suo tempo dai Led Zeppelin. Forse il momento migliore dell’intera serata.
"Live From Amsterdam" è un piccolo gioiello per gli amanti della band e un ascolto più che gradevole per chiunque apprezzi il genere. Un prodotto ben confezionato, ricco di buona musica e messo sul mercato ad un prezzo abbordabile cosa che, scusate il commento venale, di questi tempi costituisce una gradevole eccezione.

Alter Bridge
Live From Amsterdam [CD+DVD]
2011, Universal
Hard Rock
Un live che farà la felicità di ogni fan degli Alter Bridge
Recensione di Marco Somma - Pubblicata in data: 08/03/11 
DVD
01. Come To Life
02. Find The Real
03. Before Tomorrow Comes
04. Brand New Start
05. White Knuckles
06. Buried Alive
07. Coming Home
08. One Day Remains
09. Watch Over You (Acoustic)
10. Ties That Bind
11. Blackbird
12. In Loving Memory
13. Metalingus
14. Open Your Eyes
15. Broken Wings
16. New Way To Live
17. Traveling Riverside Blues (Robert Johnson Cover)
18. Rise Today
CD
01. Come To Life
02. Before Tomorrow Comes
03. Brand New Start
04. White Knuckles
05. Buried Alive
06. One Day Remains
07. Watch Over You (Acoustic)
08. Ties That Bind
09. Blackbird
10. In Loving Memory
11. Metalingus
12. Open Your Eyes
13. Broken Wings
14. Rise Today
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