Biffy Clyro (Ben Johnston)
Le ultime apparazioni dal vivo dei Biffy Clyro nel nostro paese sono state un vero successo: la chiaccherata con Ben Johnston, batterista della band, lo conferma. Il festival di Sanremo, la nascita di "Re-Arrange" e molto altro nella nostra intervista avvenuta proprio qualche ora prima che gli scozzesi  salissero sul palco dello Sziget Festival per un'incredibile esibizione.
Articolo a cura di Paolo Stegani - Pubblicata in data: 06/09/17

Ciao Ben! E' un piacere averti ai nostri microfoni. Partiamo dalla vostra prima apparizione italiana di quest'anno. Lo scorso mese di febbraio avete suonato al Festival di Sanremo. Com'è stato?

 

Piuttosto strano. Eravamo stipati in un piccolo camerino in cima ad una lunga scala a chiocciola, poi ad un certo punto è arrivato un tizio a dirci di precipitarci sul palco nel giro di 30 secondi. Abbiamo suonato solo in tarda serata, con la possibilità di eseguire un solo brano, "Re-Arrange". Non eravamo convinti al cento per cento di partecipare. Persino i nostri fan ci suggerirono di lasciar perdere, per il fatto che il pubblico di quel festival non si può definire esattamente "giovanile" e la musica proposta non si sposa esattamente con il nostro genere, però ci sono volte in cui la cosa migliore è prendere ogni occasione al volo, senza farsi troppe domande.

 

Recentemente avete suonato di nuovo in Italia, in contesti più adatti a voi. Cosa pensate del pubblico italiano?

 

È incredibile, una vera bomba. Il calore che ci ha dimostrato ci fa amare questo paese con tutto il cuore, e i concerti dello scorso mese sono stati davvero coinvolgenti.

 

Parlando di "Re-Arrange", questo brano sembra avere qualcosa in più, un ingrediente segreto che ha permesso ai vostri fan di adorarlo sin dal primo momento. Cosa ne pensi? Com' è nato?

 

Credo anch'io che sia un pezzo particolarmente riuscito. Le sonorità di questo brano sono piuttosto insolite per noi, forse è questo che lo fa risaltare sugli altri dell'ultimo album ("Ellipsis" (2017) ndr). E' nato in maniera del tutto spontanea. Secondo me il suo successo è dovuto alla perfetta combinazione fra una melodia molto convincente e riconoscibile e un gran bel testo. Lo considero un passo in avanti per il nostro sound, dato che in nessuno degli album precedenti ci eravamo spinti tanto oltre, e ha funzionato.

 

Vi è mai capitato di comporre nuova musica durante un tour?

 

No, mai. Sempre e soltanto a casa. Durante i tour bisogna concentrarsi, così da mettere tutta la passione possibile negli show dal vivo. Avere in mente altre canzoni creerebbe solamente confusione, e sarebbe controproducente.

 

biffyclyrointervistasziget2017

 

 

"Ellipsis" è il settimo album in studio della vostra carriera. Fino ad ora siete soddisfatti di ciò che avete fatto e del successo che avete ottenuto?

 

Non usarei il termine "soddisfatti", perchè mi dà l'idea di essere arrivato alla fine della carriera quando in realtà non abbiamo alcuna intenzione di smettere: senza dubbio ne siamo molto orgogliosi, nessuno di noi immaginava che saremmo arrivati fino a questo punto.

 

Siete pronti per lo show di questa sera? Vi piace lo Sziget Festival?

 

Assolutamente, siamo davvero carichi. È un gran bel festival, pieno di grandissimi gruppi. Dopo di noi suonerà Wiz Kalifa, e già questo dice tutto!

 

Il pubblico italiano non vede l 'ora di vedervi di nuovo dal vivo. Quali sono i vostri piani per il futuro?

 

Ci fa davvero piacere avere tutto questo sostegno. I piani per il prossimo anno sono ancora piuttosto incerti, vedremo con calma il da farsi. Intanto ci godiamo il calore ricevuto durante gli ultimi concerti italiani. C'è la possibilità di ritornare per alcuni show in acustico, ma è tutto da confermare ancora.

 

Tre parole che descrivono la musica dei Biffy Clyro?

 

Cruda, passionale, melodica.

 

Grazie Ben, a presto!




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