Biffy Clyro - European Tour 2017
18/07/17 - Fiera Park Rock, Rimini


Articolo a cura di SpazioRock

Articolo a cura di Janine Skorupski e Alessandra Manini

 

Sono passati solo pochi mesi da quando i Biffy Clyro hanno suonato in Italia per l’ultima volta, precisamente nel febbraio di quest'anno. La band scozzese capitanata dal frontman Simon Neil torna quindi a incendiare i palchi del Belpaese forte del successo ottenuto dall'ottimo loro settimo album in studio "Ellipsis", uscito già nel 2016 e schizzato in pochi giorni al vertice delle classifiche inglese, tedesca, svizzera e irlandese.

 


I Biffy Clyro hanno la particolarità di realizzare live carichi di adrenalina, estremamente coinvolgenti. Il loro sound unisce il rock dei loro esordi alle melodie più ricercate degli ultimi lavori, mantenendo però quella matrice alternative che ne fa una delle band più interessanti del nuovo panorama musicale. L'apertura dell'evento è affidata ai Fast Animals and Slow Kids, gruppo nato a Perugia che sta promuovendo la propria musica per tutta la penisola. La band nostrana è infatti alle prese con un tour che li porterà sui palchi di tutta Italia. L'emozione è palpabile fin dalle battute d'avvio e lo spirito underground, corredato da testi immediati, coinvolge immediatamente il pubblico.

 

 

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Il frontman e l'adrenalina dell'esibizione sono una cosa sola, tanto da superare il termine di showman ed improvvisarsi equilibrista, dondolandosi sulla struttura del palco ad un'altezza siderale che lascia chiunque con il fiato sospeso. Il live della band italiana si conclude con il sorriso del pubblico, abbracci con i tecnici e un'ode speciale alla semplicità con cui la musica è capace di creare qualcosa di intenso ed immenso. La chiusura è un trionfo di luci che lasciano presagire quanto da lì a poco si sarebbe consumato tra il fragore degli applausi.

 

Seguono i britannici You Me At Six, con all'attivo già cinque album apprezzati a livello internazionale, accolti con la frenesia del pubblico di casa che per la prima volta ha avuto la possibilità di apprezzarli dal vivo. L'estensione vocale di Josh Franceschini accompagnata dalla precisione tecnico-strumentale regala al pubblico un'ora di musica condita da una genuina dose di improvvisazione, nel particolare quando Josh si trasforma in fotografo, scattando lui stesso primi piani ai compagni.

 


Tutto è pronto ora per l’arrivo dei Biffy Clyro: introdotti dalle note liriche di "I Cannot Dance O Lord", la band si posiziona come sempre con Neil al centro, James Johnston al basso e il fratello Ben alla batteria, rigorosamente tutti a petto nudo come da copione consolidato.

 

 

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In secondo piano i due turnisti live Mike Vennart alla seconda chitarra e Richard Ingram alle tastiere. Il compito di avviare la serata è affidato a "Wolves Of Winter" tratto dall'ultimo album. Davvero una scelta azzeccata che mette subito in evidenza la strepitosa forma live della band. A seguire lavori più datati del calibro di "Living Is A Problem Because Everything Dies" e "Sounds Like Balloons" scatenano il pubblico delle prime file in un pogo sorprendente. La successiva ballad "Biblical" serve a far riprendere fiato dopo un inizio da attacco cardiaco. Lo show scorre che è una meraviglia, la band alterna come da suo stile momenti di melodia ad altri di rabbia, fraseggi dolci a riff rocciosi.

 
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In platea i fan rispondono a quanto avviene di fronte a loro accompagnando Neil nel canto, talvolta sostituendosi al carismatico frontman, non mancando però di liberare tutta la propria energia nei momenti più spinti. Infatti dopo avere goduto delle melodie acustiche di "All The Way Down" e "Black Chandelier" è la svolta di spaccare di nuovo l'arena sotto i colpi dei riff taglienti di "That Golden Rule" che vede il pubblico protagonista di una epica battaglia sotto palco. "Re-Arrange", "God & Satan" e "Stingin Belle" sono il saluto ad un pubblico entusiasta, tra le bandiere scozzesi che troneggiano sulla folla, gli ultimi ringraziamenti ai fan e qualche istante di ilarità fra i tre che non hanno mancato di mostrare la propria complicità sul palco. Istanti al fulmicotone, con un carismatico Simon Neil che non lascia calare minimamente l'intensità della prestazione, accompagnato dai fratelli Johnston sempre energici, infatti James armato del proprio quattro corde conclude la sua performance arroccato sulla cassa dell'amplificatore, mentre Ben, aizzatore di folle alla batteria continua ad intonare cori e ritornelli.

Lo show è stato un flusso sinergico no stop in cui la band scozzese ha confermato la qualità live che li ha da sempre contraddistinti, regalando al proprio pubblico uno spettacolo invidiabile in un'equazione di empatia e performance. Forse dovremo aspettare qualche tempo per rivederli in Italia, ma non vediamo l'ora di gridare ancora "Biffy Fucking Clyro" 

 

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Setlist:

 

 


I Cannot Dance O Lord
Wolves Of Winter
Living Is A Problem Because Everything Dies
Sounds Like Balloons
Biblical
57
Who's Got A Match?
Bubbles
All The Way Down: Prologue Chapter 1
Black Chandelier
Friends And Enemies
That Golden Rule
Re-Arrange
Medicine
Different People
Mountains
9/15ths
Animal Style
Many Of Horror

 


Encore:

 

 


God & Satan
Stingin' Belle

 




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