Megadeth
Super Collider

2013, Tradecraft/Universal Music
Thrash

Un disco solido e accattivante ma che come sempre scatenerà controversie tra i fan
Recensione di Marco Ferrari - Pubblicata in data: 04/06/13

Il ritorno discografico dei Megadeth avviene a soli due anni di distanza da “Th1rt3en”, album pregno sia di luci che di ombre che di certo non aveva incantato dopo lo straordinario e sorprendente “Endgame”, datato 2009.

 

Super Collider” ha quindi il difficile compito di chiarire quale sia il reale stato di forma della band in fase compositiva (a livello di live inutile negare l’altissimo livello degli ultimi anni), ma come sempre quando si parla di Dave Mustaine bisogna anche analizzare alcuni aspetti non direttamente legati alla musica del geniale chitarrista californiano. Se “Th1rt3en” vedeva da una parte il graditissimo ritorno di David Ellefson al basso non è un segreto che il disco sia stato “contaminato” dai rapporti non proprio idilliaci che Mustaine stava vivendo con la propria casa discografica. Cambiata etichetta (o meglio, aperta una propria etichetta sotto l’ala protettrice della Universal) il buon Dave ha avuto così modo di gestire al meglio la fase compositiva di questo nuovo nato e, soprattutto, di sfruttare appieno le capacità dei suoi compagni di avventura.

 

Inutile girarci intorno, “Super Collider” è un lavoro di spessore decisamente alto, ricco di sfumature Thrash & Roll e maledettamente ispirato.  Se con l’opener  “Kingmaker” i Megadeth giocano sul sicuro con un brano ispirato ai grandi classici del passato  è con brani come “Super Collider” e soprattutto la stupenda “Forget To Remember “ che l’ascoltatore viene rapito da un sound più maturo e profondo, ma non per questo meno accattivante, ma anzi ricco di groove e di digressioni in campo rock e metal. Ovviamente nel disco sono presenti anche passaggi meno fortunati, ma che come nel caso di “Built For War”, hanno la fortuna di essere comunque sorretti da ottiìmi riff di chitarra che ne rendono l’ascolto comunque piacevole.  

 

"Super Collider" è senza dubbio il risultato di una band matura che, ormai forte di una sostanzioso rodaggio musicale è evidentemente riuscita a trovare un ottimo equilibrio anche personale che ha permesso a Mustaine di potersi esprimere al meglio e a sfornare un disco di spessore capace di essere classico e moderno allo stesso tempo.





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