Enter Shikari (Rou)
Con una voce inaspettatamente rassicurante, Rou ci ha spiegato l'essenza degli Enter Shikari e quanto sia importante per loro fondarsi su un'unione imprevedibile di generi e suoni. "The Mindsweep", in uscita a gennaio, sembra esprimere nel modo più alto, almeno fino ad oggi, la loro filosofia.
Articolo a cura di Giulia Franceschini - Pubblicata in data: 22/12/14

Ciao Rou! Benvenuto su Spaziorock!

 

Ciao e grazie a voi per averci voluti sulle vostre pagine!

 

Inizierei parlando proprio del vostro ultimo album che si intitola "The Mindsweep". Cosa significa questo titolo?

 

"Mindsweep", in pratica, è quando le persone potenti fanno piazza pulita di idee e alternative che minacciano il loro potere. È denigrare e discreditare le idee innovative, in sostanza.

 

Penso che l'artwork sia davvero affascinante. Quei punti luminosi all'interno di una testa scura creano un contrasto molto forte. Quale pensi che sia il risultato di tutte quelle connessioni all'interno di una mente umana?

 

Beh, è tutto ciò che noi riusciamo a percepire. Quelle connessioni costituiscono le nostre vite. Quello che vediamo, quello che sentiamo e quello che percepiamo attraverso tutti i nostri altri sensi ci rende in grado di essere creativi, che è la caratteristica determinante della nostra specie. Stimolano l'ingegno umano che diventa fonte di tecnologie incredibili. La mente umana è davvero stupefacente e bellissima.

 

Con la vostra musica siete riusciti ad unire due generi davvero lontani e diversi. Siete riusciti a far ascoltare dell'elettronica ai metallari, e non è facile. Come nasce questo mix?

 

Sì, è strano. È stato abbastanza naturale per noi. Siamo fortunati ad avere così tante influenze e così tanti tipi di fan diversi che ascoltano tanti tipi di musica diversi. Credo di essere una persona abbastanza irrequieta, ho sempre bisogno di cose nuove. Ci sentivamo bene nel fare musica che rappresentasse tutti i tipi di emozione piuttosto che una che si concentrasse esclusivamente sulla rabbia... mi piace creare musica che susciti anche amore, bellezza. È importante per noi avere questo mix.

 

Credo che le due anime che caratterizzano la vostra musica siano state unite più saggiamente e dolcemente questa volta. Pensi che sia dovuto alla maturità che avete acquisito con gli anni o dipende solo da quello che sentite mentre componete?

 

Quello che ci interessa è che le cose non sembrino buttate lì a caso, come fanno molte band di oggi che fanno elettronica e usano tanti tipi di strumenti e suoni. A volte sembra tutto confusionario e fatto di fretta. Per noi è importante conoscere tutti i tipi di musica da cui siamo influenzati, rispettarne la storia, capire da dove vengano e assicurarci del fatto che possano funzionare con quello che facciamo. Dobbiamo fare sì che tutto stia bene insieme. Allo stesso tempo pensiamo a che emozione e a che idea voglia evocare la canzone. In quel momento non pensiamo più molto al genere, ma più che altro a come vogliamo descrivere un'idea o un'emozione.

 

 

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Da che versante del vostro pubblico ricevete più consenso? Da chi ascolta elettronica o da chi ascolta hardcore?

 

È difficile fare una distinzione. Credo che oggi la gente ascolti un'ampia varietà di generi diversi di musica e non si veste più in un modo specifico. È difficile capire da che tipo di cultura provenga una persona, ma credo che sia davvero una buona cosa il fatto di riuscire ad attirare persone che provengono da ambienti diversi, che hanno avuto percorsi di vita diversi, che hanno età diverse. Per noi è davvero incoraggiante perchè non vogliamo limitarci ad un certo tipo di persona e ad un certo tipo di contesto.

 

Lo stile "core" non era così mainstream quando il vostro nome ha iniziato a girare nel panorama musicale. Cosa ne pensi della situazione attuale? Il vostro stile vi aiuta ad ottenere una buona risposta dall'industria musicale o non è più un elemento sorpresa visto che questo genere adesso è più diffuso?

 

All'inizio non sembrava ci fosse molto interesse, fino a quando abbiamo iniziato a riempire un certo tipo tipo di venue e le etichette sono improvvisamente diventate interessate. Fino a quel momento avevamo sempre fatto da noi e firmare con un'etichetta ci sembrava abbastanza insensato. Credo che questa sia la strada che abbiamo intenzione di percorrere, non sentiamo il bisogno di fare in altri modi. Il nostro metodo funziona bene, siamo indipendenti, abbiamo noi il controllo sulla nostra musica.

 

Che piani avete per il futuro? Ci sarà un tour di promozione?

 

Sì! L'album esce a gennaio e da quel momento andremo avanti tutta con il tour europeo che inizia a febbraio. Poi faremo molti festival d'estate e altre date in seguito. Non sappiamo ancora dove suoneremo di preciso, molte date non sono ancora state fissate, ma si parla del 2016, quindi è piuttosto lontano! Faremo un sacco di date comunque, siamo felici.

 

Speriamo di vedervi in Italia, allora!

 

Sì, dobbiamo assolutamente tornare. Abbiamo suonato in Italia un paio d'anni fa ed è stato davvero divertente. Torneremo sicuramente.

 

Grazie per il tempo che ci hai dedicato. Puoi lasciare un messaggio ai vostri fan italiani se vuoi!

 

Oh, certo. Apprezziamo davvero molto il supporto di ognuno di voi, ci vedremo sicuramente l'anno prossimo!




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