Il Teatro Degli Orrori (Gionata Mirai)
È partito il tour per presentare il nuovo album de Il Teatro Degli Orrori, “Il Mondo Nuovo”, uscito da poche settimane. Parliamo proprio del tour con Gionata Mirai chitarrista del Teatro.
Articolo a cura di Giorgio Zito - Pubblicata in data: 30/03/12

Ciao Gionata, benvenuto su SpazioRock!


Ciao a tutti, sono qua.


Un disco nuovo, tour nuovo, partiamo dal disco: sembra essere un album incentrato sul tema dell’immigrazione...


Si, abbiamo voluto lavorare sul tema del movimento delle persone nel mondo. Non è propriamente un disco sull’immigrazione in senso stretto ma sulle migrazioni in senso lato, sul movimento della gente intorno al mondo e sulle difficoltà di ambientarsi in una realtà diversa dalla propria con le speranze e le delusioni che ci si porta dietro per la terra che si è lasciata ma soprattutto per quella che si trova, perché adattarsi e riuscire a sopravvivere da immigrato o da emigrato non è semplice. Questo è il tema principale sul quale ruota il disco, ci è sembrato essere un tema importante, anzi, uno dei più importanti coi quali ci si possa confrontare oggi.


Parliamo del disco anche dal lato musicale, con testi che è vero sembrano uscire da un cantautorato ma con musica che sembra provenire dal punk, dall’hardcore, da generi un po’ distanti. Come mai questa scelta? Come riuscite ad amalgamare le due cose?


ilteatrodegliorrori_intervista_02Il Teatro Degli Orrori nasce dalla fusione di due band che hanno come riferimenti musicali proprio il punk, l’hardcore il post hardcore americano degli anni novanta e oltre: OneDimensional Man e Super ElasticBubble Plastic sono due realtà che hanno sempre avuto un occhio di riguardo su quel tipo di approccio, alla musica e al live. Pierpaolo Capovilla col tempo, e col fatto di cantare in italiano, è riuscito ad affinare quel modo di approcciarsi alla canzone rock con quello stile da cantautorato che dicevi prima. Pierpaolo ha delle basi di ascolto di cantautorato italiano ma a livello di testi viene da alcune cose che hanno a che vedere col punk degli anni novanta. Il punk e l’hardcore come tipo di musica hanno uno sfondo sociale molto forte che non è una prerogativa del cantautorato e quindi andare a riscoprire certe cose, come il punk, è un’ottima cosa anche perché è un genere attualizzato in Italia, per cui sembra funzionare.


Un’altra cosa che colpisce in questo disco è un ospite come Caparezza che, pur essendo anche lui classificabile nel mondo della canzone d’autore, musicalmente appartiene ad un genere molto differente dal vostro...


Esatto, certo. Abbiamo voluto provare. Sono esperimenti che abbiamo fatto in questo disco, avevamo intenzione di fare un pezzo alla Beastie Boys anche se poi la canzone è diventata tutt’altro, e abbiamo pensato a Caparezza come rappresentante dell’hip hop più interessante e intelligente italiano. Oltre al fatto che è nostro fan, abbiamo pensato a lui per confrontarci su un ambito diverso dal nostro.


Il titolo del disco “Il Mondo Nuovo” potrebbe far pensare a tante cose più o meno impegnative, magari anche a una speranza, voi come l’avete inteso questo titolo?


Ad un mondo migliore auspicabile ma anche a un giorno peggiore sicuramente più probabile. Un mondo nuovo serve ed è dietro l’angolo, sta a noi decidere e scegliere se è un mondo migliore o un mondo peggiore: se lasciamo fare a qualcun altro diventa un mondo peggiore, meglio che ci muoviamo noi!


Ultima domanda: dopo quello che abbiamo detto sui testi e musica de Il Teatro Degli Orrori, secondo te questa si può definire ancora musica leggera?


(Ride, ndr) Ma guarda, la musica leggera italiana a me, personalmente, ha stufato. Si, sono stufo della musica leggera. Se pensiamo al Teatro Degli Orrori come qualcosa che fa musica leggera, mi può star bene nel momento in cui la musica leggera ha dei contenuti, dei messaggi e un senso di esistere al di fuori dall’estetica allo stato puro. Altrimenti non mi interessa essere musica leggera.

 

ilteatrodegliorrori_intervista_03


Bene, grazie Gionata, un saluto e buona fortuna coi prossimi concerti!


Grazie a voi!




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