Il Teatro Degli Orrori - Tour 2012
21/06/12 - Magnolia, Segrate (MI)


Articolo a cura di Alessandra Leoni
La serata al Magnolia, che vede in programma le esibizioni de Il Teatro degli Orrori - decisamente di casa nel locale dell'Idroscalo, data la frequenza con la quale suonano da queste parti - Verbal e Fletcher è costantemente minacciata da nuvoloni grigi e cupi, salvo poi rivelarsi assolutamente innocui. Una pioggerellina finissima cade giusto durante l'esibizione del duo Fletcher, che si esibisce per una mezz'ora che scorre via veloce ed indolore, senza una grande affluenza di pubblico, che forse ha preferito rimanere al riparo. Lo show dei Verbal inizia immediatamente dopo, sul palco più piccolo del locale segratese, e la loro esibizione avviene in un'atmosfera soffocante, non solo per il caldo e l'afa che attanagliano la zona da giorni, ma anche per le luci violacee e bluastre e l'uso massiccio del classico fumo da palcoscenico, e soprattutto, la musica molto ripetitiva ed ossessiva, arricchita da numerosi filtri ed effetti.


E' un Magnolia decisamente pieno di gente quello che attende Il Teatro degli Orrori, che puntuali salgono sul palcoscenico alle 22.30. Il frontman Pierpaolo Capovilla - in total black, decisamente coraggioso, data la calura - si gode l'ultima sigaretta, prima di dare fuoco alle polveri con "Dimmi Addio". Sono due ore di spettacolo serrato, senza cali particolari e senza fronzoli inutili. La band è una delle più acclamate nell'ultimo periodo, da parte del pubblico italiano, che sembra aver apprezzato molto anche l'ultimo disco "Il Mondo Nuovo", da cui sono tratti la maggior parte delle canzoni proposte. Ad ogni modo la scaletta è decisamente nutrita, che attinge anche agli album "Dell'Impero delle Tenebre" e "A Sangue Freddo"; uno dei momenti sicuramente tra i più riusciti è il trittico "E' Colpa Mia", "Pablo" e "Gli Stati Uniti d'Africa". C'è pure tempo per un'ampia parentesi a sfondo sociale - e non potrebbe essere altrimenti, per una band come Il Teatro degli Orrori - dove il frontman della band italiana parla di compagnie petrolifere e dei loro misfatti. Si prosegue poi con altri brani tratti ora da "A Sangue Freddo", come la titletrack, ora da "Dell'Impero delle Tenebre", le cui cinque tracce estratte occupano la parte finale della setlist, e il pubblico sembra gradire molto "Vita Mia", "Dio Mio", "E Lei Venne!", "Compagna Teresa" e "La Canzone di Tom". Gran finale dedicato a "Majakovskij" e il sipario cala su Il Teatro degli Orrori, e su un'altra performance compatta e solida da parte loro, il che va a confermare comunque la validità e la bontà della band in sede live; che piaccia o meno, questa è una delle formazioni di maggior successo nel panorama dell'alternative rock italiano.




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