Iron Maiden
Maiden England '88 [DVD]

2013, EMI
Heavy Metal

Uno dei concerti storici della Vergine di Ferro finalmente completo e con tanto, tanto altro materiale...
Recensione di Andrea Mariano - Pubblicata in data: 27/03/13

In giro per il mondo senza fermarsi mai, anche 200 concerti per tour, nervosismo, soddisfazioni, stress, sold out, contestazioni, palchi sempre più elaborati, sperimentazioni, tensioni: in ogni caso, gli anni ’80 sono stati il periodo di massimo splendore per gli Iron Maiden. Se storicamente il “World Slavery Tour” del 1985, immortalato nel leggendario “Live After Death” (le cui versioni CD/vinile e VHS/DVD, lo ricordiamo, sono registrazioni differenti), è considerato la consacrazione live dei Nostri (anche se il sottoscritto preferisce il “Beast Over Hammersmith” del 1982), il concerto che Steve Harris e soci registrarono alla Nec Arena durante il tour di “Seventh Son Of A Seventh Son” può essere considerato il punto d’arrivo a livello scenografico e di complessità d’esecuzione, oltre alla conferma che i ritmi forsennati degli anni precedenti hanno lasciato segni evidenti sulle corde vocali di Dickinson e sul morale di Adrian Smith.


Uno dei tour più intensi, almeno sul piano prettamente personale ed emotivo dei musicisti (Adrian lascerà la band l’anno successivo, Bruce oltre a problemi alle corde vocali inizia ad essere insofferente ai ritmi forsennati e ad alcune decisioni) viene oggi riproposto sotto il titolo di “Maiden England ‘88”, ed è caratterizzato da alcuni dettagli che lo differenziano dalla riproposizione in VHS apparsa nel 1989. Anzitutto l’artwork della copertina vede un Eddie versione soldato che si lancia in sella ad un cavallo indemoniato proprio contro di noi, immagine tra l’altro utilizzata dalla band per l’ultimo tour mondiale. Rispetto agli standard delle precedenti simili pubblicazioni, il booklet è davvero molto curato e ricco di immagini e note riguardanti il periodo, oltre a trasformare la copertina principale in un poster vero e proprio. A livello di contenuti invece il concerto è stato riproposto senza alcun taglio, reintegrando quindi “Run To The Hills”, “Running Free” e “Sanctuary” che erano state estromesse dalla scaletta dell’edizione in cassetta. È stata inoltre attuata una nuova correzione dei colori, donando così all’esibizione una definizione maggiore e colori più sgargianti, ma nell’edizione DVD in esame alcune occasioni, probabilmente anche a causa del master in condizioni non perfette, soffrono di una saturazione eccessiva soprattutto dei rossi ("Moonchild") e piccole imperfezioni nei toni più scuri. Nulla di traumatico e soprattutto nulla di troppo fastidioso, ma il risultato di restauro e rimasterizzazione ci pare leggermente inferiore rispetto a quanto fatto su “Live After Death”. Nulla da dire invece sulla resa sonora, sia nell’originale stereo, sia nel nuovo mix 5.1. Inoltre, fa piacere notare che si è evitato di incappare nella trappola del “restauro in 16:9”, mantenendo il formato originale in 4:3.


Parlando della parte musicale vera e propria, la scaletta proposta è quanto di più atipico ci si potesse aspettare dai Maiden dell’epoca e anche degli anni successivi: oltre ai classici “The Evil That Man Do” e “Infinite Dreams” (brani da subito amati dai fan), oltre alle sempre godibili “Wasted Years” e “The Number Of The Beast” (esilarante il momento in cui Bruce prende sulle proprie spalle Dave Murray, il quale è visibilmente sorpreso e teso), sono presenti canzoni che praticamente non saranno più riproposte dal vivo. Vengono eseguite “The Prisoner”, la gemma oscura “Still Life”, l’inossidabile “Killers” e “The Clairvoyant”, le quali al massimo avranno spazio solo nei tour “storici” dei Maiden, ma non nei più classici concerti in supporto a nuovi dischi. La band è in forma, se si considera il ritmo estremo che affrontava in quegli anni. Colui che però ha maggiormente subito lo stress di circa 7 anni di tour mondiali è, come già detto, Bruce Dickinson: ottima teatralità e capacità d’interazione col pubblico (magistrale in tal senso “Seventh Son Of A Seventh Son”), ma quando si arriva a metà concerto il fiato inizia a mancare. Manca soprattutto la forza di avvicinarsi agli acuti che tanto l’avevano reso famoso: ascoltare “Hallowed Be Thy Name” non urlata, ma strozzata, è un qualcosa che neppure l’enfasi interpretativa ed i continui andirivieni sul palco (immenso e spettacolare, uno dei più complessi e più belli di sempre) possono nascondere. Detto questo, è innegabile il valore storico intrinseco, perché fotografa alla perfezione il periodo degli Iron Maiden immediatamente prima di perdersi in dissidi intestini piuttosto gravi.


Il valore aggiunto di “Maiden England ‘88” è tutto nel secondo DVD dai contenuti molto interessanti: la terza parte della retrospettiva raccontata dagli stessi membri della band, quaranta minuti durante i quali non si ha paura di ammettere la presenza dei primi screzi interni e l’entusiasmo misto a timore nell’uso di synth e tastiere; i video promozionali di “Wasted Years”, “Stranger In A Strange Land”, “Can I Play With Madness”, “The Evil That Men  Do” e “The Clairvoyant”;  la riedizione di “12 Wasted Years”, il primo documentario degli Iron Maiden della durata di ben 90 minuti. Benché di indubbio interesse, in quest’ultimo caso è parso strano notare come le parti delle interviste riprese nel 1987 (anno della pubblicazione originaria) siano terribilmente logore, situazione diametralmente opposta invece per quanto riguarda gli spezzoni di vari live ed interviste precedenti.


A conti fatti, “Maiden England ‘88” è un doppio DVD molto curato, magari non come la riedizione di “Live After Death” od il mastodontico “The Early Days”, ma altrettanto interessante e valevole della vostra attenzione. Come già affermato in passato, quando si tratta di DVD gli Iron Maiden non sono secondi a nessuno, neppure se si documenta uno dei periodi più creativi e al contempo stressanti della carriera. Spenderete bene i vostri soldi, non ve ne pentirete.





CD 1: Maiden England ‘88


01. Moonchild
02. The Evil That Men Do
03. The Prisoner
04. Still Life
05. Die With Your Boots On
06. Infinite Dreams
07. Killers
08. Can I Play With Madness
09. Heaven Can Wait
10. Wasted Years
11. The Clairvoyant
12. Seventh Son Of A Seventh Son
13. The Number Of The Beast
14. Hallowed Be Thy Name
15. Iron Maiden
16. Run To The Hills *
17. Running Free *
18. Sanctuary *


* inedite


CD 2


01. The History Of Iron Maiden - Part 3
02. 12 Wasted Years
03. Wasted Years (Promo video)
04. Stranger In A Strange Land (Promo video)
05. Can I Play With Madness (Promo video)
06. The Evil That Men Do (Promo video)
07. The Clairvoyant (Promo video)

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