Puntuali come il tè alle cinque del pomeriggio, gli Iron Maiden ci propinano l’ennesimo live. Non fraintendete: ogni volta che Steve Harris e soci propongono un’istantanea sonora dei loro tour è sempre un piacere, ma è altrettanto innegabile che la cadenza con la quale pubblicano live album è oramai prevedibilissima, in media uno ogni 3 anni. Questa volta tocca a “En Vivo!” testimoniare il sestetto inglese alle prese con l’ultimo tour mondiale in supporto a “The Final Frontier”. La tappa scelta è quella di Santiago, in Cile, dove sono accorsi oltre 50.000 fan in delirio e dove i Nostri hanno allestito il set scenico completo, Eddie gigante che compare dalle retrovie in “Iron Maiden” compreso.
Come da tradizione, l’offerta Maiden è piuttosto corposa e ben confezionata: abbiamo difatti il DVD del concerto cileno ed un bonus DVD “Iron Maiden: Behind The Beast”. Parlando dell’esibizione, c’è da dire che i Maiden sono protagonisti di una prestazione granitica ed energica come poche altre. Adrian Smith ha riconquistato un posto di prim’ordine nell’esecuzione di “2 Minutes To Midnight”, Bruce Dickinson non ha segni di particolari cedimenti neppure in canzoni che mettono a dura prova le corde vocali come “The Talisman” o la sempre impegnativa “Hallowed Be Thy Name”, Steve Harris macina al solito cavalcate su cavalcate, McBrain molto concentrato non sembra perdere un colpo, Janick Gers sempre funambolico e stranamente più in linea con gli altri durante gli assoli, ed il perennemente sorridente Dave Murray è sempre attento e preciso (ammetto di esser rimasto un po’ stranito nel vederlo imbracciare una Les Paul al posto delle solite Stratocaster). Riguardo le riprese (la stragrande maggioranza delle quali proprio della data cilena, integrate con altre della data argentina di Buenos Aires), “En Vivo!” introduce un sistema montaggio un po’ particolare per questo genere di produzioni, ovvero quel che possiamo definire “riprese multiple contemporanee”: in più d’una occasione vedremo lo schermo del nostro televisore dividersi in due o più parti, permettendoci di avere più punti di vista della stessa situazione: durante un assolo parte dello schermo riprenderà il Dave, l’Adrian od il Janick di turno, mentre l’altra metà si concentrerà sugli altri componenti o sul manico della chitarra dove corrono le dita del chitarrista, oppure durante un ritornello corale lo schermo si dividerà addirittura in quattro parti, riprendendo pubblico, cantante, e componenti della band all’unisono. In alternativa, come nel caso di “Dance Of Death”, la divisione sarà sostituita da una ben più suggestiva serie di riprese che si sovrappongono e sfumano di volta in volta. Descritto così sembra un pastrocchio bello e buono, ma credeteci quando vi assicuriamo che invece il tutto è stato gestito e montato davvero molto bene, rendendo l’esperienza visiva molto coinvolgente e senza un attimo di monotonia.
Analizzando il lato prettamente musicale del DVD, è davvero una piacevole sorpresa constatare come la scaletta preparata per questo tour conceda ampio spazio al passato più recente della band: tra una “The Talisman” ed una “When The Wild Wind Blows” tornano a far capolino “Blood Brothers” e la già citata “Dance Of Death”, senza dimenticare “The Wicker Man”. Non preoccupatevi, cavalli di battaglia come “2 Minutes To Midnight”, “The Trooper” e “Hallowed Be Thy Name” ci sono sempre, ma è bello notare come siano state incluse canzoni più recenti ma altrettanto care ai fan. Se proprio dobbiamo essere puntigliosi, abbiamo notato come “The Trooper” sia più vicina alla velocità della versione in studio, e si percepisce una certa fatica di Bruce; durante l’ultima parte d’assolo di “The Wicker Man” Adrian commette un po’ di errori, ma sono davvero piccolezze che non intaccano minimamente il valore globale del prodotto.
Il secondo DVD contiene i promo del tour mondiale di “The Final Frontier”, la director’s cut del video di “Satellite 15… The Final Frontier” e soprattutto il documentario che, a differenza di quanto realizzato in occasioni precedenti, questa volta si concentra non tanto sulla band, quanto piuttosto sullo staff e sul lavoro che c’è stato per allestire l’intero tour mondiale, dai problemi di struttura ed attrezzature avuti a Giacarta risolti praticamente la sera prima del concerto al trionfo sudamericano al cordoglio per la tragedia che ha colpito il Giappone nel 2011, al quale il DVD peraltro è dedicato. Più che la celebrazione degli Iron Maiden come band, questa volta ci troviamo dinanzi alla celebrazione della macchina organizzativa alle spalle dei Maiden stessi, e tra racconti, aneddoti, soluzioni dell’ultimo secondo, l’ora e mezza scorre piacevolmente ed anche con un certo interesse.
Quando si tratta di DVD live, è davvero difficile che Dickinson e soci sbaglino qualcosa: “En Vivo!” è un’ottima cartolina destinata ai fan e a tutti gli amanti del pezzo di storia dell’heavy metal quale la band è. Pulizia sonora e d’immagine, belle riprese, bel montaggio, gran bella scaletta con i brani più recenti che guadagnano parecchio sopra il palco, DVD bonus al solito ben concepito. Cosa volete di più?