Il concerto di addio di Michael Sadler è racchiuso in un doppio dvd celebrativo registrato in Germania, “Contact – Live In Munich”, e ha dato il via ad un nuovo percorso di iniziazione ad uno dei gruppi tra i più popolari della scena rock progressiva internazionale: i “Saga”.
Abbiamo da poco affrontato l’argomento “disco in studio”, e accettato di buon grado il cambiamento (seppur forzato), tessendo le lodi di Rob Moratti, il nuovo cantante, e scambiando le nostre opinioni con un Jim Gilmour piuttosto seccato dall’ingombrante presenza del nome di Sadler nelle interviste e durante le conferenze stampa. Inevitabile se pensate che Michael è stato, insieme a Jim, mente e braccio dei Saga per trenta lunghi anni.
Il doppio dvd è un addio più che dignitoso e il pubblico tedesco non ha rinunciato alla ghiotta opportunità di entrare nella storia dei cinque, intervenendo in massa e glorificando un Michael Sadler letteralmente commosso, sommerso di applausi dalla primissima “The Interview” al bis conclusivo “What's It Gonna Be Tonight?”. Ventitré canzoni custodite nel primo supporto, una scaletta ineccepibile che non dimentica nessuno dei cavalli di battaglia, anzi, è la sintesi perfetta di quelle “irregolarità melodiche” che hanno consentito ai Saga di raggiungere il vertice del genere.
Il concerto è molto intimo, è facile carpirne tutte le sfumature emotive anche solo guardando, tra un’immagine e l’altra, il viso un po’ malinconico di Ian Crichton (grandissima prova la sua) e dello stesso Gilmour.
Non c’è stato bisogno di prevedere una ricca scenografia ma qualche soldo in più l’avrei speso per una registrazione che sì, eccelle sotto il profilo acustico, ma difetta sotto quello visivo. Impensabile, al giorno d’oggi, non affidarsi al formato sedici noni e impensabile doversi accontentare di un’immagine “spixellata” anche nel sua dimensione originale: a nulla serviranno cambi di impostazione e televisioni ultra-tecnologiche. E’ deficitaria anche la prova del regista che raramente stacca sull’assolo di turno, soffermandosi sempre e comunque (anche quando non serve) su Michael Sadler. D’accordo, è l’addio del frontman ma anche e soprattutto un concerto dei Saga.
Pressoché inutile il secondo disco, che guarderete una volta soltanto perché incuriositi dal breve documentario e dai sei brani estratti dal concerto di Mannheim 2007 (stessa qualità video, audio peggiore).
“Live in Munich” è un manifesto commemorativo, appetibile per chi ha seguito il gruppo con costanza e dedizione, non si tratta di un dvd artificiale e per questo meritevole di ogni elogio, ma è troppo poco curato per poterlo consigliare a chiunque. La classe e il repertorio dei Saga non si discutono, ma una spesa di oltre venticinque euro va giustificata mettendo a disposizione tutte le risorse necessarie per offrire il miglior prodotto possibile. E non basta promuoverlo come “l’addio di Michael Sadler” per renderlo indispensabile.