Mogwai (Stuart Braithwaite)
Manca pochissimo alla pubblicazione di "Every Country's Sun", nono album in studio dei Mogwai, che uscirà il 1 settembre. Ne abbiamo parlato con Stuart Braithwaite (chitarrista e cantante della band), che ha rivelato anche alcuni dettagli sul tour in attesa delle tre date italiane a ottobre.
Articolo a cura di Mattia Schiavone - Pubblicata in data: 28/08/17

Ciao Stuart, benvenuto su SpazioRock.it! Iniziamo con il nuovo album "Every Country's Sun", che uscirà a breve. Questo lavoro ha diverse caratteristiche, come distorsioni, canzoni emozionanti, parti eteree. Come vi siete approcciati al processo di scrittura per avere un risultato così vario?

 

Quando scriviamo cerchiamo sempre di lavorare sui brani al meglio e non teniamo conto del sound generale e dello stile di un determinato pezzo finchè non lo finiamo. Questo è il motivo per cui alla fine abbiamo canzoni più heavy, altre che sono quasi ambient e così via. In ogni caso quando abbiamo iniziato a scrivere il nostro unico obiettivo era scrivere ottimi brani.

 

Credo che la miglior canzone dell'album sia la title track. Sembra quasi che tutto il disco sia un viaggio che conduce all'esplosione emozionale di quest'ultima traccia. Sei d'accordo con me? Cosa puoi dirci di questo brano?

 

Sono assolutamente d'accordo, anche secondo me è la migliore del disco. Mentre ci lavoravamo abbiamo sempre pensato che sarebbe stato perfetto chiudere l'album in questo modo, è una canzone molto emozionale. Mi piace tantissimo, credo che sia una dei migliori brani della nostra carriera.

 

Un'altra canzone che ho trovato molto interessante è "aka 47" perché è un brano più soft e ambient, ma ha anche tinte dark. Puoi raccontarci come è nato?

 

Sì, senza dubbio è la canzone più calma dell'album. Inizialmente era una demo suonata solo alle tastiere, poi ci abbiamo lavorato su e le abbiamo dato la forma definitiva che c'è nel disco. Mi piace molto come si è evoluta, credo che sia venuta molto bene.

 

Cosa puoi dirci invece a proposito della copertina? Credo che sia abbastanza dark.

 

La copertina e il resto dell'artwork sono stati disegnati nuovamente da Dave Thomas. Gli abbiamo comunicato il titolo dell'album e mandato le canzoni, lui ci ha lavorato e questo è il risultato. Credo che rappresenti un'eclissi.

 

mogwaistuart 

 

A giugno vi siete esibiti al Primavera Sound a Barcellona e avete suonato interamente in anteprima "Every Country's Sun". Come mai avete preso questa decisione?

 

Fondamentalmente perché ci hanno chiesto di farlo [ride, NdR]. Noi abbiamo accettato subito, è stato un onore presentare l'album durante quel festival. Ovviamente eravamo nervosi, ma alla fine è andata bene, ci siamo divertiti. Anche la reazione del pubblico è stata buona, la gente sembrava felice di sentire il disco e le canzoni sono state apprezzate.

 

Quindi, anche in vista del vostro prossimo tour da headliner, credi che le nuove canzoni abbiano un buon impatto dal vivo?

 

Sì, non vedo l'ora di suonare i nuovi brani in tour. Il Primavera Sound ha dimostrato che tutte le canzoni dell'album possono funzionare alla grande dal vivo, quindi ci divertiremo a suonarle. Anche se non credo che durante il tour suoneremo interamente il disco. Faremo setlist normali con diversi estratti da "Every Country's Sun" e altre canzoni.

 

Se non sbaglio l'anno scorso, dopo l'uscita di "Atomic", avete fatto una serie di concerti in cui lo suonavate interamente.

 

Sì, però è un discorso un po' diverso, perché veniva suonato insieme al film di cui era colonna sonora.

 

Ad ottobre tornerete in Italia per tre show. Che ricordi hai delle passate esibizioni nel nostro paese?

 

Abbiamo avuto sempre buonissime esperienze in Italia, quindi è un piacere tornarci a suonare. Ho moltissimi amici qui, mi piace molto visitare il vostro paese. Non vedo l'ora di venire di nuovo ad ottobre!

 

Durante la vostra carriera avete lavorato a diverse colonne sonore. Ci sono molte differenze nel processo di scrittura rispetto a quando lavorato ad un vostro album?

 

Sì, è abbastanza differente. Quando scrivi una colonna sonora lavori a stretto contatto con il regista. Quindi è una specie di collaborazione, mentre invece per un album normale siamo solo noi a scrivere. Ma comunque ci piace lavorare a colonne sonore per film, serie tv o documentari, è stimolante.

 

L'anno scorso avete pubblicato la colonna sonora di "Atomic" e "Before The Flood". Quanto sono importanti per voi temi come l'ambientalismo e il cambiamento climatico?

 

Sono argomenti molto importanti, che stanno diventando una questione di vita e di morte. Nel caso di "Atomic" poi sono anche personali perché proprio vicino a Glasgow c'è una base britannica con armamenti nucleari.

 

stuartbraithwaite 

 

La maggior parte delle vostre canzoni sono strumentali, ma in alcuni casi sono presenti anche parti cantate. In base a cosa decidete se una canzone ha bisogno di un testo o di una parte vocale?

 

Non c'è una motivazione precisa, mentre scriviamo a volte ci accorgiamo che secondo un determinato brano ha bisogno di un testo e una parte vocale per esprimere qualcosa in più.

 

A questo proposito, uno dei vostri brani migliori, "Take Me Somewhere Nice", parla del bisogno di cambiare condizione e della paura dell'ignoto. Quanto ti spaventa l'ignoto sia dal punto di vista musicale che nella vita di tutti i giorni?

 

Non saprei, è una domanda difficile. Di sicuro mi spaventa di più nella vita che nella carriera musicale [ride, NdR]. Nella musica può essere eccitante e divertente fare cose nuove e gettarsi nel vuoto, nella vita forse è meglio tenere le cose normali.

 

Quando avete pubblicato il primo album siete stati definiti tra i pionieri del post rock. Ora, dopo vent'anni, guardando indietro cosa pensi del vostro percorso musicale? Cosa è cambiato da allora?

 

Credo che la nostra musica sia cambiata e noi siamo cresciuti. Allora eravamo poco più che ragazzini, ora siamo adulti [ride, NdR]. È cambiato molto, i brani e il sound sono diventati più sofisticati e riusciamo a gestire meglio diverse situazioni, siamo ben piazzati con la label. Devo dire che siamo fortunati da questi punti di vista.

 

Come ti fa sentire il fatto di aver influenzato così tante band nel corso degli anni?

 

Per noi è davvero fantastico il fatto che la nostra musica significhi così tanto per gli altri.

 

Questa era l'ultima domanda, grazie mille per il tuo tempo. Vuoi lasciare un messaggio ai nostri lettori?

 

Ciao ragazzi, spero che stiate bene! Non vediamo l'ora di tornare in Italia per farvi sentire dal vivo la nuova musica. A presto!




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