Sulle ali possenti della Super Taranta e la fiducia eterna della Familia Undestructable, sorvolando la Terra dai Balcani al Gran Canyon, la carovana circense più esaltata del Folk produce l’ennesimo concentrato di purezza e concretezza che da diversi anni ormai sbandiera con franchezza. “Pura Vida Conspiracy” non offre nulla di nuovo rispetto alla grande proposta alternativa poderosamente partorita in tanti anni di collaborazioni, sperimentazioni e bevute, ma rafforza il concetto di poliedricità e integrazione musicale già largamente confermato con gli ultimi scoppiettanti dischi, generosamente riproposti dal vivo in tutto il mondo.
Il concetto di base è semplice: dove le fisarmoniche e i violini, suonate da musicisti provenienti da ogni parte del globo, incontrano l’energia delle chitarre e della batteria, lì prende vita un genere unico, che ha le sue radici tra le tradizioni gitane e balcaniche più allegre. L’incontro con il Rock definisce ed esalta i suoni più autoctoni degli strumenti da strada o da festa paesana, in un calderone di stili e tipologie artistiche in cui si sguazza con piacere e leggerezza.
E siamo arrivati a nove. Nove dischi, nove raccolte di racconti di vita sincera, nove simboli di spensieratezza e fiducia. Il pioniere del Gypsy Punk macina ancora chilometri tra concerti e festival, apripista della sua parata multietnica e colorita che dalla fine degli anni ’90 prosegue nella revisione e rivisitazione di un genere musicale distante da radio e dal grande commercio, ma vicino alla gente semplice e agli ideali di integrazione e fratellanza: Eugene Hutz, ritornato in studio con i suoi Gogol Bordello, è già pronto ad uscire allo scoperto in occasione del nuovo tour mondiale, per respirare l’aria del live assieme a tanti appassionati che, ammaliati dalle note poositive delle sue creazioni, lo seguono da anni nella sua missione di proliferazione di un sound unico e primordiale che continua ad abbracciare sempre più curiosi e cultori.