Gogol Bordello
Super Taranta!

2007, SideOneDummy Records
Gipsy Punk

Recensione di SpazioRock - Pubblicata in data: 22/08/12

Recensione a cura di Matteo Ravasio

 

Il gipsy punk dei Gogol Bordello raggiunge forse con questo album il suo apice, e proprio qui inizia a trasformarsi in qualcosa di differente. In questo disco, infatti, è rimasto del punk l'approccio ai testi e al modo di suonare. Tuttavia i tratti propriamente punk (quelli che musicalmente contraddistinguono il genere) sono meno evidenti rispetto al lavoro precedente. Con questo disco si verifica (per così dire) un'inversione tra aggettivo e sostantivo: dal gipsy punk i Gogol Bordello passano ad un punk gipsy. Punk è il loro modo di interpretare un repertorio sempre più aperto alle influenze est-europee ed etniche in generale. Punk è la loro mancanza di riverenza nel mischiare senza troppi scrupoli generi e suoni differenti (con risultati spesso molto interessanti).

La principale novità musicale è suggerita dal titolo stesso. Due tracce del disco contengono infatti dei chiari riferimenti musicali alla tarantella. Le canzoni sono "Harem In Tuscany" e "Super Taranta", due tra i brani più riusciti del disco. Da questo punto di vista è da segnalare come il gruppo abbia saputo assorbire la tarantella nelle trame zigane che lo contraddistinguono. Lo stacco è spesso minimo, e non si ha mai l'impressione di una melodia semplicemente giustapposta al resto o inserita come capita.


Tra i punti deboli dell'album c'è un problema essenziale di ritmo. I Gogol Bordello rendono al meglio quando sono totalmente lanciati, nelle sfrenate tarantelle o nelle melodie al violino. Un album intero di melodie frenetiche diventa tuttavia poco digeribile, e l'inserimento di tracce più lente dovrebbe servire a dare al disco una dinamica interna, dovrebbe costruire una tensione che non lo renda piatto. Alcune tracce di questo tipo vi sono, come "Alcohol", una pacata e malinconica espressione di gratitudine verso gli alcolici ed il loro potere. Non si può però dire che nel complesso l'idea sia realizzata in modo adeguato: i Gogol Bordello restano una band da alto numero di giri, e devono ancora trovare la loro dimensione nei brani più lenti.

I brani più rilevanti sono sicuramente le due già menzionate tarantelle: la title-track, che evolve in una parte strumentale sfrenata e incontrollabile, ed "Harem in Tuscany", tra le canzoni meglio riuscite dell'album. Più classicamente est-europee sono invece le prime due tracce ("Ultimate" e "Wonderlust King") straordinarie per la loro forza trascinante e ricchezza strumentale. Forse proprio "Wonderlust King" può aggiudicarsi il titolo di miglior brano di un album in cui le canzoni buone non mancano.

Se i Gogol Bordello hanno con questo disco definitivamente preso la via di una fusione musicale punk, in cui generi differenti e influenze musicali da svariate parti del mondo si uniscono nel nome della confusione e follia lirica e musicale, allora si può sperare che a "Super Taranta!" facciano seguito lavori innovativi e non ripetitivi. Il repertorio da cui attingere è immenso, e questo gruppo ha dato prova di avere sufficiente creatività e impudenza da accettare la sfida.





01.Ultimate

02.Wonderlust King

03.Zina Marina

04.Supertheory of Supereverything

05.Harem in Tuscany (Taranta)

06.Dub the Frequencies of Love

07.My Strange Uncles from Abroad

08.Tribal Connection

09.Forces of Victory

10.Alcohol

11.Suddenly... (I Miss Caparty)

12.Your Country

13.American Wedding

14.Super Taranta

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