Sirenia
Riddles, Ruins & Revelations

2021, Napalm Records
Symphonic Metal

Forti finalmente di una line up stabile, i Sirenia festeggiano il traguardo del decimo album con un lavoro in perfetto equilibrio tra tradizione ed innovazione
Recensione di Fabio Polesinanti - Pubblicata in data: 15/02/21

I Sirenia giungono con il nuovo lavoro "Riddles, Ruins & Revelations" al prestigioso traguardo del decimo album in studio. Per il combo guidato dal polistrumentista Morten Veland è forse giunto il momento di liberarsi definitivamente dalla scomoda etichetta di band clone di gruppi come Epica o Nightwish. Desiderio di certo legittimo, ma spesso intralciato da una carriera caratterizzata da alti e bassi, che alterna lavori di buona qualità a momenti meno ispirati, spesso peccando sul piano di una costanza che un percorso del genere doveva inevitabilmente poter garantire. Sicuramente i numerosi cambi di line up, specie dietro al microfono, hanno penalizzato il percorso di crescita del gruppo e presumibilmente destabilizzato i fan della band, che spesso hanno forse avuto meno certezze, al di là del mero discorso puramente musicale.

 

"Riddles, Ruins & Revelations" poggia su due basi importanti. La prima è la voce della talentuosa Emmanuelle Zoldan, che, ormai al terzo album come cantante ufficiale, matura ulteriormente e riesce a caratterizzare in modo notevole i brani con il suo timbro marcato e deciso. Avere finalmente un punto fermo dietro al microfono non può che giovare ai Sirenia, soprattutto per un discorso di continuità vocale e stilistica. Il secondo aspetto che caratterizza il lavoro riguarda una svolta importante del sound, che vira decisamente su tinte più moderne, con forte utilizzo di synth e tastiere, garantendo brani a tratti più coinvolgenti, freschi e catchy, trend che segue il recente percorso stilistico di band come Within Temptation o Beyond the Black. Queste novità vengono trasmesse fin dalla convincente opener "Addiction No. 1", mentre "Towards An Early Grave" è sviluppata su territori più propriamente heavy e riesce a conquistare per la sua energia anche grazie al intermezzo in growl. L'intero album gioca molto su questa fusione tra classici elementi symphonic e venature più moderne, spesso con ottimi risultati come nella diretta "Into Infinity" e nella più pesante "We Come To Ruins". "Downwards Spiral" mette il focus sui dualismi: riff aggressivi e synth, momenti dolci e delicati intervallati da un chorus molto più deciso. L'approccio di "Beneath The Midnight Sun" invece spiazza in positivo, con un sound molto vicino ai Pain, in cui il growl viene messo in primo piano e la voce femminile regge la struttura di un brano decisamente riuscito. Aggressività e ritmo cratterizzano anche "The Timless Waning", mentre i ritmi rallentano verso la fine dell'album, con l'ottima "December Snow", alla ricerca di un'emozione di stampo più melodico, con Emmanuelle perfettamente padrona delle parti vocali. Si ritorna sui toni alti con "This Curse of Mine", sino a terminare l'album con la trascinante "Voyage Voyage", cantata completamente in francese, degno omaggio alla cantante che può emozionare direttamente nella sua lingua madre.

 

"Riddles, Ruins & Revelations" è un album molto piacevole e compatto: di sicuro la stabilità della line up ha giovato non poco al sound e alle composizioni dei Sirenia. Emmanuelle guida con maestria e grande capacità ogni brano dell'album e il sound più moderno in questo caso dona alla band una luce nuova, sicuramente più accattivante. I Sirenia riescono bene anche nel difficile compito di dosare al meglio gli elementi più nuovi con quello che era il classico timbro symphonic, senza cadere nell'eccesso o in suoni troppo banali e scontati. Certo, nulla di particolarmente innovativo, ma i brani sono molto ben bilanciati e l'album non stanca dopo vari ascolti, ma acquista sempre maggior consapevolezza. Il traguardo del decimo album è sicuramente positivo e non deluderà gli amanti del genere, che possono finalmente trovare un gruppo compatto, solido e pronto ad intraprendere una strada nuova e sicura, in equilibrio tra tradizione ed innovazione.





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