Rammstein
In Amerika [Blu-Ray]

2015, Self-produced
Alternative Metal

Cronaca tedesca dell'assedio e della espugnazione del territorio americano.
Recensione di Gaetano Loffredo - Pubblicata in data: 24/11/15

Tutto è cominciato nel 1993, Germania Est, poco dopo la caduta del muro di Berlino. I giovani Rammstein pensavano già controcorrente, alla pari dei compatrioti confinati in quella striscia ad est del muro. Ci hanno provato più di una volta a conquistarla, l'America, ma si sa quanto è difficile per un qualsiasi gruppo europeo, figuriamoci per uno anticonformista tedesco che comunica in lingua madre lanciando messaggi di perversione, dolore, morte e violenza. Ma è agli occhi di tutti, ce l'hanno fatta, si sono insediati nel cuore di Manhattan quasi vent'anni dopo, l'hanno messa a ferro e fuoco e ne sono usciti vincitori. Assediata e infine colonizzata. In Amerika.
Sono passati cinque anni dal concerto del Madison Square Garden di New York, 11 dicembre 2010, e solo oggi lo ritroviamo accuratamente realizzato in un'ammiccante confezione argentea negli ormai classici formati DVD e Blu-Ray utili a promuovere un tour mondiale che nel 2016 toccherà anche l'Italia.

Tale evento era atteso con trepidazione da New York se si pensa che i 18 mila tagliandi a disposizione sono stati staccati in meno di mezz'ora, demolendo i record acquisiti dal team di basket che monopolizza il palazzetto durante la stagione del campionato NBA. Il prodotto giunto in redazione è il "top di gamma" in formato Blu-Ray che contiene, oltre al disco del concerto, un secondo supporto che racconta genesi del gruppo e le difficoltà incontrate durante il loro percorso prima di accedere ai piani alti del music business. Una storia molto interessante altrettanto inedita tendendo conto che i Rammstein vivono in una sorta di campana di vetro in quanto poco avvezzi ai clamori di vita mondana e ai salottini televisivi delle quali normalmente si abusa quando si raggiunge una popolarità del genere. Torniamo al piatto forte, lo show. Se avete in dotazione uno schermo piatto di ultima generazione e un impianto home-theatre di buona fattura godrete di uno spettacolo avvolgente. La sezione audio ha dell'incredibile e ve lo dimostro con un semplice dettaglio: potrete udire in modo distinto le urla di gioia dei fan della prima fila, voci che sono state registrate, isolate, ripulite e poi integrate nuovamente al comparto audio a complemento del cantato di Till Lindemann e alla musica. Un lavoro eccezionale che offre un risultato che mai come oggi si avvicina così tanto alla realtà. Anche le riprese video offrono un'esperienza di livello superiore: effetti speciali, giochi di luce e fuochi d'artificio che caratterizzano un normale concerto dei Rammstein prendono vita all'interno del Madison Square Garden e arricchiscono la regia dinamica di Hannes Rossacher che, a sua volta, realizzerà un piccolo capolavoro tecnico con le quattordici telecamere a sua disposizione.

 

Sarà anche un concerto vecchio di cinque anni, vero, ma l'esecuzione finale guarda al futuro. In Amerika è un concentrato di emozioni puro, un prodotto di una potenza esagerata e di caratura superiore, qualcosa di non semplice definizione. I fan lo etichetteranno come la cosa che si avvicina maggiormente ad un "orgasmo extrasensoriale", i detrattori faranno bene a non parlarne proprio: si rischia di fare una brutta figura al cospetto di un lavoro così. Un giorno forse torneranno ad est del muro invisibile, oggi c'è da invadere un mondo intero... una volta ancora.

 





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