Hammerfall
Dominion

2019, Napalm Records/Audioglobe
Power Metal

Gli Hammerfall tornano con il nuovo album "Dominion". Tra inni metallici e power heavy metal di qualità, gli svedesi si confermano i templari protagonisti indiscussi del genere.
Recensione di Fabio Polesinanti - Pubblicata in data: 06/09/19

Intitolare il nuovo album "Dominion" è già di per sé un chiaro messaggio da parte degli Hammerfall, che vogliono far capire chi siede ancora sul trono del power/heavy metal europeo. Forti di una storia più che ventennale, e giunti all'undicesimo album in studio, gli svedesi non possono che godere di un credito e di una credibilità altissimi. Per buona parte della loro carriera, sono effettivamente stati tra i capisaldi di un genere che, tra gli alti e bassi dettati dai gusti e dalle mode del momento, difficilmente conoscerà il viale del tramonto.

 

Con questo nuovo album, grazie a un rinnovato entusiasmo, frutto anche dei continui successi in sede live, gli Hammerfall ribadiscono di essere ancora protagonisti nell'olimpo di un sound di cui sono portatori con passione e onestà sin dal 1997, con quel gioiello che fu "Glory To The Brave". Da allora, si sono sempre susseguiti album intensi e di qualità, e, fatta esclusione forse per i meno ispirati "Infected" e "Revolution", molti di questi rimangono dei veri e propri must per gli amanti del power e del metal in generale. Forti e consapevoli di questo, l'album rimane ben radicato nelle solide fondamenta musicali della band, non introducendo nessuna novità sostanziale nel mood e nell'approccio al songwriting, ma producendo ciò che Cans e compagni sanno fare meglio.

 

"Never Forgive, Never Forget" è il perfetto inizio per un album che posa le sue concrete basi sul ritmo e sulla carica. La tracklist, come da prassi, rimane piena di inni metallici tra i quali spiccano sicuramente la diretta "Dead by Dawn", "Chain of Command" pezzo trainante in cui Cans raggiunge una prestazione di alto livello, soprattutto nel ritornello, oltre che l'epica cavalcata "One Against the World". Molto interessante e trascinante il primo singolo "(We Make) Sweden Rock", canzone dedicata alle band che hanno contribuito a rendere grande e significativa la scena rock e metal svedese. Immancabile, come spesso accade per ogni album degli Hammerfall, la ballata, "Second to One", dove la voce di Cans si erge imponente, ma allo stesso dolce, sopra le semplici note di un piano. Nella seconda parte del disco, ritroviamo ottimi momenti grazie a pezzi come "Scars of a Generation", che si pone come un proiettile heavy che fa prigionieri. Coinvolgente e originale è "And Yet I Smile", che fa conoscere un aspetto più nascosto degli Hammerfall, con un mid tempo che alterna parti aggressive con parti più lente e cadenzate, e conclude un album onesto e di qualità, che nella sua seconda parte cela i suoi aspetti maggiormente significativi, interessanti e meno scontati.

 

Grazie a una tracklist ben bilanciata e senza cali di ritmo, si ritrova qui tutto ciò che ci si aspetta da un disco degli Hammerfall. Inni epici e tonnellate di heavy power di alta qualità sono perciò a portata di mano e di audio in questo nuovo "Dominion", che sicuramente non porta variazioni significative al trademark della band, ma riesce a fissare ulteriormente i capisaldi di un gruppo rimasto sempre coerente a perseguire la propria strada.





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