In questo inizio 2020 c'è una sola certezza: sul piano concertistico, siamo partiti davvero con una marcia in più. Sono ancora freschi e intensi i brividi provati solo qualche settimana fa quando il Great Tour dei Sabaton è planato sull'Alcatraz di Milano, e oggi siamo pronti per un secondo round di puro power/heavy metal made in Sweden. Tra tutte le cose negative che capitano quotidianamente, la musica si conferma l'ancora di salvezza a cui ognuno di noi si aggrappa in ogni momento per tirarsi su e per guardare con altra prospettiva la vita di tutti i giorni. E' con questo spirito che in questa domenica di inizio febbraio ci prepariamo ad accogliere una delle band che ha fatto la storia del power metal, e che, da più di vent'anni, forti di una coerenza difficilmente scalfibile, sia a livello musicale che a livello visivo e stilistico, fanno scatenare i metalhead in ogni parte del mondo: gli Hammerfall. L'amatissimo gruppo guidato da Joacim Cans arriva al Live Club di Trezzo sull'Adda per la data italiana del "World Dominion Tour", e l'interesse per un concerto del genere risiede in diversi fattori. Rivedere la band svedese per i fan italiani è sempre un piacere, perché raramente un live degli Hammerfall può deludere e risultare poco coinvolgente. C'è curiosità di sentire dal vivo le canzoni dell'ultimo lavoro "Dominion" pubblicato lo scorso anno, e sopratutto grande entusiasmo per le band che accompagnano gli Hammerfall in questo tour, Battle Beast e Serious Black, confermando la tendenza di quest'ultimo periodo di costruire delle specie di mini festival itineranti che generano indubbiamente maggiore interesse, piuttosto che la solita combo headliner + band semisconosciuta. Questo approccio ci piace molto perché, anche alla luce di una certa omogeneità di scelte, ci permette di gustare a pieno un concerto dall'inizio alla fine senza cali di interesse.
SERIOUS BLACK
La band tedesca ha il compito di scaldare il pubblico, in un locale che comincia via via a riempirsi. Nella parte di palco a loro dedicata campeggia un maxi telone che riproduce la copertina del nuovo lavoro "Suite 226", mentre dietro si comincia a intravedere quello che sarà l'allestimento del main act svedese. La band trainata dal carismatico e preciso Urban Breed comincia subito con grande energia grazie a "Akenhaton" e "I Seek No Other Life" tratte dal debut album, e prendono confidenza con un pubblico che sembra apprezzare. Il gruppo ormai orfano dei grandi nomi che avevano contribuito alla formazione della band (Thomen Stauch e Roland Grapow) nel tempo a loro disposizione si confermano precisi e coinvolgenti, grazie al loro heavy power energico e melodico. Un perfetto antipasto per la serata appena cominciata. Tra i momenti migliori, sicuramente "Mr Nightmist" e la conclusiva "High and Low" con la quale il gruppo si congeda dopo una prova dinamica e convincente.
SETLIST
Akhenaton
I Seek No Other Life
Mr. Nightmist
Serious Black Magic
We Still Stand Tall
High and Low
BATTLE BEAST
La band capitanata dalla giunonica Noora non è passata troppe volte dal nostro paese, e questa è sicuramente una perfetta occasione per poter ammirare uno degli act che si sta maggiormente mettendo in luce negli ultimi anni. Grande potenza, passione e coinvolgimento sono le armi migliori del combo finlandese, che già dall'opener "Unbroken" dimostra di essere in forma e decisamente carica. Non tutto il pubblico li conosce e sicuramente non in molti li hanno già sentiti live, per cui c'è l'interesse da parte dei ragazzi di conquistare e farsi conoscere il meglio possibile. La setlist di 45 minuti tralascia purtroppo qualche super classico del gruppo, (Out Of Control e Black Ninja su tutte), e punta decisa su gli ultimi due lavori della band. Dall'ultimo "No More Hollywood Endings" ci sono, oltre che l'opener, la titletrack , la bellissima e trascinante "Eden", oltre che "The Hero", introdotta da un divertente siparietto di tutti i componenti, in cui emerge lo spirito più pop ed esuberante della band. Dal precedente "Bringer of Pain" invece risaltano e conquistano soprattutto il singolo di lancio "King For a Day", che vede il pubblico cantare e lasciarsi trascinare dal chorus, e la bellissima " Beyond the Burning Skies" che racchiude perfettamente la grinta e la passione di una band che ha tutte le carte in regola per scalare le vette del successo passo dopo passo. Rimaniamo in attesa di una futura data da hedliner per gustarci appieno la resa live del gruppo finlandese.
SETLIST
Unbroken
Familiar Hell
Straight to the Heart
The Hero
Eden
No More Hollywood Endings
King For a Day
Beyond The Burning Skies
HAMMERFALL
Un grande martello troneggia nella scenografia imponente e ben curata della band svedese. L'attesa è palpabile, visto che ormai, un Live Club ormai gremito, attende solamente loro. Una classica intro scalda i cuori dei presenti e la band irrompe sul palco con la consueta energia. Ad aprire le danze sono due estratti dell'ultimo album "Dominion", che ovviamente durante la serata avrà il suo giusto risalto. "Never Forgive, Never Forget" è perfetta per cominciare, seguita a ruota dall'epica "One Against the World". Ma è sui grandi classici che gli Hammerfall risultano infallibili, ed ecco arrivare in sequenza una carrellata di pezzi che hanno fatto la storia della band. Da "Heeding The Call", dove il pubblico canta senza risparmiarsi, passando per "The Way Of The Warrior", trascinante ed evocativa come non mai, sino a "Blood Bound". Più di vent'anni di carriera alle spalle sono la testimonianza di un gruppo compatto, coerente, ma con ancora tanta voglia di suonare e trasmettere la propria energia. Il concerto prosegue dritto senza interruzioni e soprattutto senza il minimo calo di interesse. Tra i pezzi sicuramente più apprezzati, due brani da un pò di tempo trascurati, come "Hallowed Be My Name" e la travolgente "Natural High". Altri momenti da sottolineare nel corso del live che hanno decisamente lasciato il segno sono stati l'esecuzione della nuova "Second To One" prescelta ballata per la serata, impreziosita dal duetto tra Joacim e Noora, ritornata on stage per l'occasione. Una canzone già molto bella e apprezzata su disco, resa ancor più unica da un duetto emozionante. A seguire poi un medley strumentale dedicato all'album "Renegade", al suo traguardo ventennale, celebrato in maniera originale e partecipativa dalla band svedese, dove il pubblico ha potuto accompagnare con i cori i grandi classici di un album molto amato e significativo. Proseguendo poi con la nuova e potente "Dominion", la perla dal passato "The Dragon Lies Bleeding" e la trascinante "Last Man Standing", si arriva veloci verso la parte conclusiva dello show. Non poteva mancare quello che è da considerarsi come il vero e proprio nuovo inno della band "We Make Sweden Rock", e la classica conclusione con l'esplosione di energia di "Hearts On Fire", che ha visto Joacim Cans scendere tra le prime file della platea e cantare insieme al pubblico un altro dei grandi classici che ha reso davvero grande la band. Uno spettacolo di quasi due ore dove gli Hammerfall si sono confermati perfette macchine da live, con una scaletta che è stata un perfetto mix tra presente e passato, tra futuri inni e grandi classici immortali. I templari italiani ritornano a casa soddisfatti e carichi di quella energia di cui si nutrono e che rimane la parte più bella e coinvolgente in una serata di questo tipo.
SETLIST
Never Forgive, Never Forget
One Against The World
Heeding The Call
The Way Of The Warrior
Any Means Necessary
Hallowed Be My Name
Blood Bound
Redemption
Hector's Hymn
Natural High
Second To One
Renegade-Medley
Keep The Flame Burning
Dominion
The Dragon Lies Bleeding
Last Man Standing
Let The Hammer Fall
Hammer High
We Make Sweden Rock
Hearts On Fire