Creeper
American Noir [EP]

2021, Roadrunner Records
rock

Amore,tenebre e vampiri, i Creeper sono tornarti con l'EP American Noir
Recensione di Maria Chiara Cerra - Pubblicata in data: 04/12/21

Ad un anno dal loro magistrale lavoro "Sex, Death & The Infinite Void", i Creeper tornano con l'EP "American Noir". Queste otto canzoni non vogliono dimenticare i personaggi e le ambientazioni del precedente lavoro, torniamo nell'immaginaria Calvary Falls e possiamo conoscere meglio i due protagonisti: Roe ed Annabelle.
Come un supporto ancillare all'album precedente, queste tracce saranno una celebrazione dell'amore in tutta la sua potenza.

 

"Midnight Militia" e la sua voce narrante ci immergono in una realtà crepuscolare: "Ho fatto un sogno la notte scorsa, ero in un campo al tramonto." Notte e crepuscolo in antitesi con sole e luce saranno sempre in contrasto, uscendone vincenti sempre i primi. Tutte le canzoni hanno una patina di antichità, un'atmosfera gotica e un sound che vira verso un solido rock. La voce del cantante Will Gould questa volta verrà affiancata dalla tastierista Hannah Greenwood, che diventerà molto più presente rispetto i precedenti album. Questo elemento permette di dare una consistenza reale ad Annabelle. Infatti in "Midnight" la voce maschile crea un perfetto dialogo in ogni strofa con quella della ragazza, tutto calcolato nei minimi dettagli con un ritornello che esplode e celebra questo amore all'ennesima potenza. Le vere rivelazioni sono "Ghosts Over Calvary" e "Damned And Doomed". La voce di Will scompare, i brani sono totalmente nelle mani di Hannah e la voce femminile affiancata ai cori fanno vedere questo sentimento da nuove angolazioni mai sentite prima. I toni più carichi nella prima e più malinconici nella seconda, creano un risultato eccezionale. In questo mondo notturno e pieno di vampiri che non riescono a dormire, ogni canzone è per forza collegata alle altre ed "America At Night" torna alla formazione canonica con Will in primo piano. Seguita da "One Of Us" che può diventare benissimo il testo di un qualsiasi romanzo gotico. Lasciando la conclusione a "Frozen Night" che nella sua assenza di cantato, crea un finale a libera interpretazione sempre in stile horror.

 

"American Noir" è tutto quello che serviva per confermare il talento dei Creeper. Questo dialogo fra voci è qualcosa di assolutamente nuovo che merita di essere ampliato anche in futuro.

 





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