Therion (Christofer Johnsson)

Christofer Johnsson è un personaggio unico nel panorama metal. In pochi  possono coniugare talento, visione, educazione, cultura e capacità manageriali alla maniera del leader dei Therion. Chris ha un lato oscuro, o forse nascosto, ma anche momenti di grande apertura e solarità: attento e pignolo, si dimostra gran chiaccherone in sede di intervista, e, in quanto a dettagli e contenuti, non si risparmia mai. Proprio come accaduto con "Beloved Antichrist", ultimo arrivato in casa Therion con cui il gruppo svedese, che potremo ammirare dal vivo in Italia l'1, il 2 e il 3 marzo, appare deciso più che mai a muovere i primi passi nel grande mondo delle rock opera.

Articolo a cura di Luca Ciuti - Pubblicata in data: 09/02/18
Ciao Chris e bentornato su SpazioRock. 
 
Prima di affrontare "The Beloved Antichrist", ti andrebbe di aggiornarci sulle tue condizioni di salute? Come ti senti adesso?
 
Sto decisamente meglio rispetto allo scorso febbraio, ma non ti nascondo che a un certo punto ho anche meditato la fuga pur di non finire sotto i ferri; adesso il dolore è passato e la schiena è tornata a posto. Devi sapere che esistono tre parti del corpo che proprio non vorresti affidare a un tizio col bisturi in mano e sono il cuore, il cervello e appunto la schiena, tre parti in cui il sistema nervoso è particolarmente esposto. Puoi operarti al braccio o a una gamba, ma rimuovere un disco da una vertebra non è così indolore come si potrebbe pensare...alla fine è andato tutto bene e sono felice per il risultato della terapia.
 
Questa è una buona notizia, anche in vista dell'imminente tour, che si preannuncia più lungo del solito e toccherà oltretutto l'Italia per tre date. Stai prendendo qualche accorgimento?
 
Sì, avremo un set di un'ora e quarantacinque minuti, un po' più breve rispetto a quello che facciamo di solito, che sono circa due ore e dieci o giù di lì. Credo sia giusto, l'importante sarà non fare headbanging; sai, per trent'anni ho tenuto il ritmo della musica scuotendo la testa a più non posso ma dopotutto faceva parte del gioco, mi sono divertito a farlo davanti a un sacco di gente, è il mio modo di tenere la scena e il ritmo. Hai presente quando parte "Hells Bells" degli AC/DC, la tua testa tende a muoversi naturalmente, no? (ride, ndr.). Abbiamo fatto alcune date nei festival lo scorso agosto ed è stato piuttosto strano, sembrava quasi di trovarsi nel mezzo di un soundcheck, non sono abituato a stare fermo mentre suono. Credo che sarà qualcosa cui abituarsi, all'inizio della carriera il difficile era imparare a fare headbanging e suonare contemporaneamente, adesso è l'esatto contrario!

Adesso raccontaci "The Beloved Antichrist", quarantasei canzoni, tre ore e mezzo di musica, persino ventinove voci, una per ogni personaggio dell'opera. Che consiglio daresti a chi si avvicina all'opera? Esiste una chiave d'accesso, una guida all'ascolto?
 
Se dovessi descriverlo con una sola parola, direi che è un'opera imponente, ma credo che le tue informazioni non siano aggiornate perchè la rock opera che uscirà durerà tre ore e quattro minuti; abbiamo registrato tre ore e mezzo di musica ma era davvero troppo lunga, per cui abbiamo deciso di ridurla. Il fatto è che all'inizio "The Beloved Antichrist" non era stato concepito come un album. Se ti dico "Jesus Christ Superstar" non pensi certo all'album, bensì alla sua rappresentazione teatrale, ecco, la nostra opera è la stessa cosa, se avrai mai modo di ascoltare la versione live o un giorno magari chissà, quella su DVD, suonerà in modo completamente diverso rispetto al disco.
 
 
therion_bs_2016_17 
Per il concept ti sei ispirato a "Il Racconto Dell'Anticristo" di Vladimir Sergeevic Solov'ëv.
Le note promozionali dicono però che la tua opera si discosta totalmente dal romanzo.
 
Tutto è iniziato attorno al 2002: all'epoca sognavo di scrivere un'opera rock basata sul "Maestro e Margherita" di Michail Bulgakov, ma era una storia troppo lunga per essere condensata in un unico disco, ce ne sarebbero volute diverse, forse addirittura quattro distinte e separate e dato che allora ero un compositore principiante, ritenni l'impresa troppo ambiziosa per le mie effettive capacità. Volevo qualcosa di più breve e immediato ma che fosse in qualche modo associabile all'opera, un genere che già allora mi incuriosiva, dopotutto sapevo di poter comporre tanto musica classica quanto hit. Ho portato avanti le composizioni fino al 2012, anno in cui ho deciso di farne un disco dei Therion, invece che un lavoro solista. Mentre mi concentravo sulla storia e mi ero accorto che il romanzo di Solov'ëv mancava completamente di personaggi femminili e questo lo rendeva piuttosto noioso, ho deciso quindi di riscriverla a gusto mio, inserendo un finale epico come si conviene ad una rock opera e riscrivendo la parte iniziale, che andava bene per un film forse, ma non per un'opera teatrale. Ho reso il tutto un po' più complesso, riadattandolo a uno scenario futuristico e quasi steam punk, riscrivendo l'opera più e più volte: alla fine poche scene sono davvero basate sul romanzo originale e diciamo che l'ottanta per cento dell'opera è ispirata a esso. Molte parti non hanno non hanno niente a che vedere con il libro e sono state inventate di sana pianta. 

Se ho capito bene l'Anticristo di Solov'ëv è una sorta di "profeta new age", del tutto diverso dal tuo. E' così?

Abbiamo mantenuto alcuni caratteri generali, concentrandoci piuttosto sui miracoli dell'Anticristo, costui ha reso il mondo un posto migliore, sotto il suo regno non esistono fame, inquinamento o cose del genere e si vive piuttosto bene. A un certo punto si scopre però che lui è appunto l'Anticristo, il figlio del demonio, e in quanto tale deve morire perché non possiamo essere dominati dal figlio di Satana, dicono i suoi oppositori. D'altra parte però altri dicono "ok, sei il figlio del diavolo ma non abbiamo mai vissuto in pace e prosperità come nel tuo regno, abbiamo raggiunto l'apice della civiltà". Queste due fazioni finiscono per scontrarsi e dopo una lunga e sanguinosa guerra, tutti muoiono. Anche se il ruolo dei miracoli è molto enfatizzato non c'è alcun intento morale nell'opera, solo intrattenimento e nient'altro. Se proprio vuoi uno spunto filosofico, ho sollevato una questione a coloro che si professano cristiani: cosa è più importante per te, la vita terrena o l'aldilà? La domanda per me non è rilevante non essendo io cristiano, sono cresciuto in modo molto secolare in un certo senso, ma per un cristiano la questione è centrale, è meglio cercare di vivere bene qui o desiderare una ricompensa nella vita ultraterrena? 

Dobbiamo dunque considerarla come un'opera di carattere morale? Una critica alla contemporaneità o al Cristianesimo?
 
Non abbiamo una posizione netta, sono certo che alcuni Cristiani oltranzisti avranno di certo da ridire qualcosa, prendi certi Cristiani americani, sembra che abbiano problem con qualunque cosa fai, "tu non leggi la bibbia nel modo giusto, ma noi sì! Tu ascolti musica rock, hai dei problemi e c'è qualcosa di sbagliato in te; il fatto è che certi cristiani non sembrano mai contenti di niente. Sono altresì certo che molti altri, cattolici intellettuali senz'altro più ragionevoli, diranno che è sbagliato modificare il senso dell'opera di Solov'ëv, ma onestamente, quanta gente conosci che pensi leggerà il libro? E' solo un passatempo dopotutto, che tu guardi film horror o ascolti una rock opera non fa differenza, anche se sei cristiano.

Hai detto che "Beloved Antichrist" è stato concepito per un pubblico mainstream. A cosa ti riferisci? 

Di solito abbiamo una proposta standard, ossia facciamo tour e ci esibiamo come una vera band; quando vedrà la luce, la versione teatrale di "Beloved Antichrist" avrà una produzione estreamemente costosa, di quelle che richiedono un giorno per essere allestite, un giorno per smontarlo  e un altro ancora per il trasporto. Avremo bisogno di fare molti show per rientrare dei costi: nello scenario migliore potremmo fare un primo spettacolo sold out davanti a un'audience di fan dei Therion, magari uno per l'Europa e uno in America Latina, ma nelle date successive dovremmo raggiungere un'audience più mainstream. Vorrei che diventasse qualcosa come "Jesus Christ Superstar" o "Rock Of Ages", qualcosa che può essere rappresentato anche al di fuori dei Therion, come se fosse un franchise. Quando vedi "Jesus Christ Superstar" a teatro non ti viene da dire "Ehi, dov'è Ian Gillan?", non ha importanza chi sia il cantante, se ci sono bravi perfomer allora vorrà dire che il pubblico andrà a vederlo, loro non conosco I Therion e non gliene frega un cazzo di chi siamo, è come andare al cinema a vedere un film. Affinchè tutto questo possa funzionare, dobbiamo essere abili a promuoverlo verso un pubblico mainstream, limitarsi a uno o più special show non porterebbe a nulla. Per questo la musica deve essere non dico commerciale, ma almeno accessibile, deve raggiugnere le persone sin dal primo ascolto, non può suonare troppo bizzarra o complicata. Per noi questo rappresenta una vera sfida, abbiamo tre ore di musica, chitarre accordate in cinque tonalità differenti, canzoni in 3/4 sullo stile dei vecchi valzer, pum-pa-pa, pum-pa-pa, è qualcosa di necessario per uscire dalla comunità metal.

Oggi parliamo di classic rock opera, ma saresti ancora capace di comporre materiale come quello dei vostri esordi?
 
Direi proprio di no. Ovviamente ho grande rispetto per ciò che abbiamo fatto agli inizi della nostra carriera, anzi, ne sono assolutamente orgoglioso, ma per me il death metal era soltanto un modo per veicolare la rabbia. Quando ero teenager provavo grande rabbia e frustrazione, avevo parecchi problemi all'epoca e la musica serviva in un certo senso a darmi equilibrio, a tirare fuori ciò che avevo dentro. Oggi ho quarantacinque anni, sono un padre di famiglia, vivo in una villa di quattrocento metri quadri, ho un bel po' di soldi in banca, credimi, sono quanto di più lontano da un teenager arrabbiato. Rispetto le metal band che portano avanti la loro proposta e non ho alcuna intenzione di giudicare gli altri. Ma di certo non tornerei a scrivere musica come quella.
 
 
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Avete tre voci femminili in formazione. C'è equilibrio al loro interno? E se te lo posso chiedere, hai qualche difficoltà nel gestirle?
 
Lori Lewis non ha del tutto lasciato la band, infatti continua a lavorare con noi in studio, è Vinnea Vikstrom che invece canta con noi in tour e infatti nella rock opera ha avuto soltanto una piccola parte che interpreta molto bene. Considera che è ancora molto giovane e ha ampi margini di miglioramento, è una eccellente cantante rock ed è anche molto abile nella composizione e riesce a comprendere il linguaggio musicale con grande abilità. Chiara ha caratteristiche del tutto diverse, ma questo ci permette di avere tante armonie vocali e di valorizzarle nella giusta maniera in sede live. Chiara dal vivo poi è determinante.

Alcuni anni fa hai dichiarato che non avresti più spedito merce in Italia dal vostro shop on line a seguito di alcuni problemi nelle consegne...com'è la situazione oggi?
 
Mi spiace dirlo, è stata una vera e propria anomalia rispetto al resto d'Europa, ci furono troppi pacchi che andarono smarriti, non so dirti se per colpa di uno stronzo che lavorava alle Poste o chissà cos'altro, il fatto è che quando il numero di consegne non andate a buon fine diventa troppo alto devi necessariamente mettere in atto delle restrizioni. Qualcosa di simile è avvenuto per l'America Latina, noi spediamo merce in tutto il mondo, Stati Uniti, Europa etc. e non abbiamo quasi mai avuto grossi problemi. Dopotutto non abbiamo neppure chissà quale responsabilità, e bada bene non è una questione di soldi, bensì di tutta quella pubblicità negativa che ci torna indietro in questi casi; l'Italia è un paese diviso in due, da una parte potete vantare un sacco di eccellenze, il cibo, l'artigianato, gli arredamenti, la mia cucina è tutta made in Italy per esempio, oppure la musica classica e l'arte. All'opposto avere corruzione a livelli altissimi, la mafia, una parte d'Italia vive nella confusione più totale, e credo che le Poste appartengano a quella parte di paese (tutto il mondo è paese, caro Chris, ndr.).
 
Parliamo invece del nostro orgoglio italiano, Chiara Malvestiti. Come l'hai scoperta?
 
Ho seguito la raccomandazione di una collega; ero in contatto con Melissa Ferlaak, la cantante dei Visions Of Atlantis e Aesma Daeva, feci conoscenza proprio con gli Aesma Daeva durante un tour negli States in cui loro erano il nostro gruppo di apertura. Dopo che Lori Lewis ci comunicò di voler lasciare la band, eravamo alla ricerca di una sostituta e mi ricordai di Melissa, così la contattai e mi raccomandò Chiara. Ascoltai un po' del suo materiale e mi resi conto che aveva una voce davvero potente, facemmo un'audizione a alla fine un tour assieme. Il risultato fu incredibile, in quel tour fece un  lavoro così eccellente che è stato del tutto naturale continuare a lavorare con lei.
 
Ultima domanda: ti diletti ancora con l'idromele fatto in casa?

No, dopo il mio infortunio al collo ho interrotto qualsiasi attività, anche perché non era una cosa strettamente necessaria. Inoltre l'idromele ha bisogno di tempo per fermentare e io in questo momento non ho molto, a febbraio inizieremo il tour di "Beloved Antichrist" e ci fermeremo soltanto a giugno.  In questi mesi però ho scoperto leggendo internet che uno dei segreti per ottenere un buon idromele è utilizzare il lievito di champagne; il primo lotto non è granchè, ma già al secondo o terzo lotto si ottiene un idromele di gran lunga migliore rispetto a quello che vendono nei negozi.
 
..."limoncello di crema"? Intendi il limoncello nostrano? Lo conosci?
 
Sicuro, io sono un grandissimo fan del limoncello e quando vado a Capri lo bevo sempre volentieri. Dalle vostre parti ho assaggiato tante cose diverse, ma niente è paragonabile alla crema di limoncello...lo adoro.
 
...la pronuncia corretta è al contrario, "crema di limoncello"...
 
..."crema di li-mon-cel-lo" (con una cadenza quasi fanciullesca...fantastico, ndr.)...ok!
 
Dovresti provare la versione all'arancia, oppure con la crema di noci, detto anche "nocino"...

Mmmhh, suona interessante, crema di noci e crema di arancia, molto simili nella composizione...li cercherò!
 
Chris, grazie per l'intervista e congratulazioni per "Beloved Antichrist", ci vedremo di sicuro al Colony Club di Brescia, a marzo.
 
Ma certo! Cerchiamo sempre di trattenerci con i fan dopo ogni show, per cui ci vediamo là!



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