Insomnium (Niilo Sevänen)
Chiamati alla difficile riconferma dopo una serie di acclamatissime uscite, gli Insomnium fanno il loro ritorno con un album pregno della loro proverbiale, epica malinconia. Niilo Sevänen, leader e bassista, ci racconta della nascita dell'imminente "Shadows Of The Dying Sun", e ci svela i segreti di un death metal melodico d'inarrivabile eleganza.
Articolo a cura di Riccardo Coppola - Pubblicata in data: 05/04/14

A fine mese pubblicherete il vostro sesto studio album, "Shadows Of The Dying Sun". Le vostre ultime uscite hanno ricevuto un'ottima accoglienza da parte della critica: quali sono le vostre aspettative per il nuovo disco?

 

Bé, finora sembra che il disco sia piaciuto a tutti. Alla nostra casa discografica, Century Media, sono molto soddisfatti del nostro lavoro. Tutti coloro che l'hanno già ascoltato l'hanno apprezzato, e con le prime interviste che abbiamo fatto abbiamo visto come ci sia entusiasmo e interesse attorno al progetto. Quindi finora è andato tutto bene, e i primi feedback sono decisamente buoni: sembra che il disco possa lasciare davvero un buon segno.


insomnium_itw_04Per cominciare parlerei dell'artwork del disco: non è la prima volta che piazzate corvi su una vostra copertina. Cosa simboleggia quest'animale nel vostro immaginario?


Gli uccelli fanno parte di diverse nostre copertine, sono sulle nostre magliette... in realtà non saprei dire il motivo esatto per cui hanno cominciato a comparire, ma fanno parte di quell'insieme di elementi naturali, di esseri viventi, che ci piacciono parecchio: alberi, uccelli, il sole. Questi elementi appaiono anche nei nostri testi, e sono in un certo senso parte della tradizione finladese.

Dunque vi ispirate anche alla vostra terra e ai suoi paesaggi per la composizione della vostra musica?

Sì, senza dubbio, per certi aspetti. La nostra terra e i suoi paesaggi sono come il latte materno... Molti finlandesi hanno questa tendenza ad apprezzare musica molto triste, e in genere in ciò che fanno tendono a mostrare la loro essenza finlandese. Per questo motivo, i nostri pezzi e le storie che raccontiamo sono sempre ambientate in paesaggi finlandesi, come lo sono nella nostra mente. E i testi sono sempre strettamente legati alla natura finlandese.

Con "Shadows Of The Dying Sun" avete aggiunto qualche elemento al vostro sound? Quali sono i tratti più caratteristici degli Insomnium di oggi?

Siamo sempre gli Insomnium, non abbiamo cambiato il nostro stile drammaticamente. Penso che in questo disco, comunque, ci sia più varietà che in qualsiasi altro nostro album: i pezzi pesanti sono ancora più pesanti, abbiamo due pezzi molto lunghi ed epici con blast beats e un sound quasi black metal, e poi ci sono un paio di pezzi che sono molto morbidi, tanto che qualcuno potrebbe dire che sono troppo soft per gli Insomnium! L'album dura un'ora circa e ci sono diversi tipi di pezzi, non è tutto uguale dall'inizio alla fine: ci sono brani lunghi, brani corti, brani pesanti, brani leggeri... in generale, diversi tipi di atmosfere. Sicuramente, ciò che si nota di nuovo nel nuovo album è la presenza di un nuovo membro, un nuovo chitarrista e compositore, Markus Vanhala, che riveste già un ruolo molto importante nella band. Ha scritto un paio di canzoni, ha suonato assoli molto belli in svariati pezzi. Quello che è sicuro, è che quando cambi un membro della band l'intero pacchetto ne risente. Credo che lui si sia calato molto bene nel contesto e nei meccanismi del gruppo, i pezzi che ha scritto si integrano perfettamente con gli altri, ha trovato subito quel tipo di atmosfere che sono ormai tipiche degli Insomnium. Ma al tempo stesso ci sono alcuni nuovi elementi che ha introdotto nella nostra musica, e che fanno parte del suo stile di composizione. Quindi direi che il cambiamento più grande è proprio questo: abbiamo un nuovo chitarrista che ha preso parte al songwriting.

Avete scelto "Ephemeral" come primo singolo estratto dal disco, pubblicandolo come un EP qualche mese fa. Non credi che una canzone così diretta possa essere fuorviante, essendo molto più semplice degli altri brani in tracklist?


Hai ragione. E' una sorta di "hit" perché è molto corta e catchy, e più facile da "digerire". La scorsa estate, quando era il momento di pubblicare l'EP, avevamo soltanto tre pezzi pronti, quindi ne abbiamo semplicemente preso uno dei tre. E certamente, adesso, con tutto il disco completo, è evidente che questo brano non lo rappresenta completamente: nel disco c'è molto di più, ci sono diversi tipi di canzoni, diversi tipi di atmosfere. Ma in generale non credo che tu possa prendere una canzone soltanto e dire "Ok, questi sono gli Insomnium, questo è il loro stile". Credo che devi ascoltare l'intero disco per poter dire "Ok, adesso so come suonano gli Insomnium", perché i brani sono davvero diversi tra loro. Adesso è uscito il nostro secondo singolo, "Revelations", e il primo videoclip sarà per "While We Sleep": credo che questi tre pezzi, insieme, potranno dare un'idea di com'è l'album nel complesso. Ma ci sono comunque ancora alcune sorprese, come quei pezzi epici di cui ti parlavo prima, "The River" e "Black Heart Rebellion", che sono completamente diversi. Per questo motivo, anche con tre singoli estratti, credo che l'album continuerà a sorprendere.

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L'EP "Ephemeral" era completato da tre pezzi strumentali acustici. Avete mai pensato di inserire una canzone completametne acustica in uno dei vostri LP?

Sì, e in un disco abbiamo una sorta di piccolo interludio strumentale, che usava chitarre acustiche, e che non contemplava alcuna chitarra elettrica, quindi lo definirei un brano acustico! Ma se per "acustico" intendi solo chitarre acustiche, senza tastiera né altro, bé, potremmo provare qualcosa del genere, anzi: vogliamo provare qualcosa del genere, perché no?

Dove collocheresti le radici del vostro sound? C'è qualche band storica a cui vi siete ispirati quando siete entrati nel mondo della musica?

Quando abbiamo cominciato eravamo ancora sedicenni-diciassettenni: eravamo dei ragazzini, e in quella fase ovviamente trai ispirazione dalle band di cui sei fan. A noi piacevano gli Amorphis e i Sentenced, dalla Finlandia, gli In Flames, i Dark Tranquillity, i Dissection e gli Opeth, dalla Svezia. Credo che fossero queste le band che ci hanno più ispirato per la composizione dei nostri primi pezzi. Però la nostra carriera è cominciata già da tanti, tanti anni, e siamo già arrivati al sesto album: per questo abbiamo aggiunto alla nostra musica nuovi colori, nuove influenze. Ogni membro della band ha i suoi gruppi preferiti, le sue ispirazioni personali. Ma nel complesso credo che gli Insomnium, oggi come oggi, stiano creando una musica davvero unica, non conosco altre band che fanno la nostra stessa musica. Quindi credo che abbiamo trovato il nostro sound caratteristico, il nostro stile personale, a cui aggiungiamo talvolta qualcosa di nuovo. Per il nuovo album, per esempio, credo che i francesi Gojira ci abbiano fornito qualche spunto per un paio di canzoni.

Parlando dei testi dei tuoi brani, quali sono i sentimenti a cui volete dar voce? Quali sono i valori o i messaggi che volete passare?

Per il nuovo album abbiamo scritto dieci canzoni, e ciascuna di essa è una piccola storia indipendente dalle altre: non è un concept album, ma ogni pezzo racconta una sua storia, senza nessun tema comune a tutti i testi. I temi con cui abbiamo a che fare sono la vita, la morte, la religione, cose di questo tipo: personalmente sono gli argomenti di cui preferisco parlare. Ville Friman, l'altro nostro chitarrista, scrive anche lui testi, ma i suoi hanno uno stile più personale, sono influenzati dalla sua vita e dai suoi sentimenti. In questo senso, abbiamo uno stile di scrittura molto diverso. Per quanto mi riguarda, traggo molti elementi dalla poesia, del periodo classico o romantico, e dalla letteratura. Ogni volta che comincio a scrivere i testi di un nuovo album, cerco di leggere molto, tantissime poesie, in modo da trovare nuove idee e nuovi argomenti per le nostre canzoni.

insomnium_itw_05I vostri ultimi dischi sono stati criticati, a volte, per la loro produzione. Avete scelto uno studio di registrazione diverso per "Shadows Of The Dying sun": era vostra intenzione avere un sound più definito e potente?

Certo, c'è sempre qualcosa da migliorare. Abbiamo registrato i tre album precedenti praticamente nello stesso modo, e volevamo provare qualcosa di diverso. Con il singolo "Ephemeral", abbiamo provato quattro differenti ingegneri del suono. Avevamo per le mani quattro mix diversi, e abbiamo scelto quello che era stato fatto ai Fascination Street, in Svezia. E abbiamo scelto loro anche per mixare l'intero disco: "Ephemeral" era una specie di banco di prova, avevamo cercato chi poteva farci suonare meglio. Specialmente per quanto riguarda le parti di chitarra, non eravamo mai stati soddisfatti al 100% dei nostri album precedenti. Sotto questo punto di vista, il nostro nuovo membro Markus Vanhala ci ha aiutato molto: è molto esperto per quanto riguarda la produzione del tipo di suono che vogliamo per i nostri pezzi, e ha avuto un ruolo importante nella produzione. Credo che adesso abbiamo un suono di chitarre molto migliore, e che lo stesso possa dirsi anche per il nostro sound complessivo: credo che sia più definito, ma anche più d'impatto in alcuni frangenti. Ne siamo davvero contenti.

Quali sono i vostri piani futuri? Dove avete intenzione di portare la vostra musica? Ci sono speranze di vedervi in Italia?

Suoneremo in alcuni festival in Europa, e in Finlandia, poi cominceremo un tour da headliner in giro per l'Europa. Vedremo se riusciremo a venire in Italia, non lo so ancora... ma sarebbe molto bello poter suonare in Italia, abbiamo già fatto qualche show nel vostro paese e sono venuti fuori tutti molto bene, e poi sarebbe bello poter visitare l'Italia un'altra volta. Ma ad oggi non conosco nemmeno io la lista completa dei nostri show, quindi non posso promettere nulla. Speriamo, noi sicuramente vorremmo suonare per i nostri fan italiani, anche perché sappiamo che abbiamo un buon numero di fan dalle vostre parti.

Niilo, è stato un piacere. Vorresti chiudere tu quest'intervista con un messaggio per i vostri fan italiani, e per i nostri lettori?

Ok, miei fan in giro per l'Italia! Seguiteci, ascoltateci, e se veniamo a suonare in qualche città vicina a voi, venite ad ascoltarci! E buona fortuna per i Mondiali in Brasile quest'estate, spero che l'Italia vinca!


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