Traduzione a cura di Roberto Di Girolamo
Ciao ragazzi e, prima di tutto, benvenuti su SpazioRock.it! Allora vi vedremo presto al Magnolia. Siamo entusiasti di vedervi qui in Italia. E voi? Cosa pensate di questa data?
Siamo elettrizzati all'idea di venire in Italia! Credo sia la nostra prima volta.
L'aspetto incredibile della vostra musica è che ha la curiosa tendenza ad essere apprezzata da un gran numero di persone, anche se il genere non è tra quelli più semplici da ascoltare. Quale credete possa essere il vostro punto di forza?
Credo che la musica sia musica e se qualcuno, anche solo una persona, prova qualcosa ascoltandola... allora questo è tutto quello che conta. Il fatto che le persone possano esprimersi tramite quel tipo di sbocco, che sia la scrittura o il semplice ascolto, è per me una cosa davvero grandiosa. Le possibilità sono infinite. Credo che i ragazzi si rivedano molto in noi perché noi stessi lo siamo ancora e affrontiamo le stesse stronzate giorno per giorno.
Il secondo aspetto sorprendente è sicuramente la qualità e la particolarità dei vostri video musicali. Sono molto atmosferici ed espressivi. Sei d'accordo?
Ci siamo sempre interessati ai film e ai videogiochi. Così quando abbiamo messo insieme la band è stato naturale incorporare aspetti teatrali e un senso di epicità nella musica e nei video.
Qual è il video in cui vi siete divertiti più a girare? Personalmente apprezzo molto l'astronauta di "Hologram". Penso esprima perfettamente l'idea di stare lontani da casa per molto tempo...
Quello di "Hologram" è anche il mio video preferito! Penso che quella canzone colpisca davvero nel segno per noi come band. È strano: quando giri il mondo cambi tanto come persona e poi una volta tornato a casa scopri che tutti sono rimasti quelli che erano.
Parlami un po' della vostra evoluzione. I vostri tre album presentavano un'idea distopica della società, ognuno a suo modo. Cosa dovremo aspettarci dal quarto album?
Penso che l'inizio dell'evoluzione ci sia stato quando abbiamo scritto "Johnny Ringo" dell'EP "Limitless". È stata la prima canzone che si è distinta per via del suono teatrale e cabarettistico. Quando abbiamo fatto "The Fallout" e "The Resistance" volevamo mantenere gli elementi teatrali e abbiamo creato una storia attorno a questo mondo distopico, incorporando allo stesso tempo quello che stavamo affrontando a livello personale. "Retrograde" invece è stato differente: abbiamo concluso la storia, ma avevamo comunque un tema generale. Arrivati a quel punto eravamo più grandi e stavamo ampliando i nostri orizzonti musicali, non avremmo potuto continuare per la stessa strada. Ora siamo nelle prime fasi di quello che arriverà... dovrete aspettare per scoprirne il risultato!
So che Kubrick è stata per voi un'enorme fonte di ispirazione per i temi dei vostri testi. Vi ritrovate facilmente in lui? Cosa rappresenta la sua produzione per voi?
La cosa più bella di Kubrick è il modo in cui racconta una storia. Mischiava generi, nascondeva gli indizi e rifuggiva dalla normale struttura con cui si gira un film. Ricordo di aver visto "2001: Odissea Nello Spazio" con la band e aver subito avuto la sensazione di avere qualcosa tra le mani... ed è lì che abbiamo scritto le prime due canzoni di "Retrograde", "SK-68" e "Are You Coming With Me".
Qual è la cosa più divertente dell'essere una giovane band che registra e fa tour assieme?
Ogni giorno è un'avventura con i tuoi migliori amici. Non stanca mai.
Hai sempre pensato di fare il musicista o avevi un piano B?
Ho iniziato a suonare la chitarra quando avevo 15 anni e già da allora volevo avere una band e girare il mondo. Non ho mai avuto un piano B.
Bene, ci vediamo a giugno al Magnolia. Volete lasciare un messaggio ai vostri fan e ai nostri lettori?
Vi amiamo! Non vediamo l'ora di vedervi dal vivo.
Grazie per l'intervista! A presto.