Beartooth (Caleb Shomo)
Da Columbus, Ohio, i Beartooth sono una nuova ed estremamente promettente realtà nel panorama metalcore/hardcore punk. Con un EP e un album severi alle spalle, li troviamo ora in tour per promuovere il secondo aggressivo capitolo della loro storia musicale.
Articolo a cura di Pamela Piccolo - Pubblicata in data: 06/12/16
Ciao Caleb, benvenuto su SpazioRock! Come stai?

Tutto bene, grazie! E tu?

Bene, grazie! Questa è la vostra seconda volta a Milano...

Sì, siamo stati qui con i We Came As Romans a giugno.

Quindi avete già avuto modo di conoscere il pubblico italiano. Qual è stato il vostro impatto con il pubblico italiano e come mai avete deciso di tornare a distanza di così poco tempo? 

È stato intenso. La gente sembrava davvero apprezzare la musica ed è successo che siamo riusciti a includere un’altra tappa del tour e ci siamo detti ‘Perché no? Suoniamo qui ancora!’.

Siete in tour per promuovere il vostro secondo album, “Aggressive”, che è stato rilasciato lo scorso giugno via Red Bull Records. Come sta andando? Siete soddisfatti?

Sta andando molto bene, direi. Il pubblico sembra divertirsi quando lo portiamo sul palco. Abbiamo appena ultimato un tour negli Stati Uniti per promuoverlo ed è andato molto bene, siamo da molto in Europa e finiremo in Gran Bretagna. Alla gente piace l’album, abbiamo questa impressione e siamo davvero molto soddisfatti.
 
 
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Parlando di te, so che realizzi ogni singola traccia in solitudine nel tuo studio di registrazione. Come funziona il tuo processo creativo e come coinvolge gli altri membri della band?

Lo faccio dagli albori con questa band. Il mio processo creativo è piuttosto differente per ogni canzone. Solitamente inizio con, ad esempio, un riff di chitarra, vocals… Può davvero essere di tutto. Mi chiudo semplicemente nel mio studio e continuo a lavorare ai pezzi finché non ottengo qualcosa. Tutti sono d’accordo con il fatto che la band nacque in questo modo e in qualche modo funziona.

Quali sono le tue fonti di ispirazione? Nelle tue canzoni parli delle tue esperienze personali. Trovi sia più facile o è più complicato per te parlare d'altro?

Non è così male, voglio dire per me parlare dei miei problemi è un modo per affrontarli e sono abbastanza abituato nel farlo, lo faccio da tempo. Qualche volta può essere strano essere così aperto sulla mia vita privata e sul fatto che la gente conosca quello che mi accade, è un po’ strano lo ammetto, ma alla fine della giornata ne vale la pena e mi fa sentire meglio, quindi va bene così.

Leggendo le lyrics del vostro EP “Sick” e degli album “Disgusting” e “Aggressive” ho notato che fai riferimento a Dio. Qual è il tuo rapporto con Dio? Credi ti abbia aiutato nel passato nei tuoi momenti più bui?

Non lo so. È qualcosa che non ho ancora realizzato bene. Sono cresciuto in una famiglia cristiana, quindi penso che le lyrics lo riflettano. Personalmente, non lo so. Devo ancora capirlo...

Quali sono le tue influenze musicali? Ti ho visto ogni tanto indossare una t-shirt dei Motörhead!

Adoro i Motörhead, sono grandi. Mi piace il rock n’ roll e i Led Zeppelin, gli AC/DC sono la mia band preferita di tutti i tempi. 
 
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Esiste una differenza sostanziale tra i titoli dei dischi che avete rilasciato, “Disgusting” e “Aggressive”, così come tra gli artwork degli stessi? 

Sì, ogni album dovrebbe descrivere molto semplicemente quel che rappresenta per me e quindi cerco di usare una parola che lo riassuma. L’artwork del primo album era una sorta di opera d’arte, non c’entrava molto con la musica, era più visiva, ma la copertina di “Aggressive” significa molto per me, è una cosa personale. Ha cambiato la registrazione del disco.

La copertina di “Aggressive”, con un mezzo uomo e un mezzo lupo, sembra rappresentare l'istinto primordiale dell'uomo, non è vero?

Sì, si basa sul’Io esterno e sull’Io interno. Un sacco di cose differenti accadono e ho pensato fosse un buon modo per rappresentarlo.

Avete dei progetti per il futuro?

Ne abbiamo, sì. Saremo in tour con i Bring Me The Horizon e gli Underoath negli Stati Uniti, che sarà molto divertente. Abbiamo pianificato un paio di altre tournée che non abbiamo ancora annunciato.

Ti lasciamo con quest'ultima domanda: Cosa diresti a un appassionato di musica che non vi ha mai sentiti per spingerlo all'ascolto?

Se volete sentire qualcosa di emozionale, arrabbiato e intenso venite a scoprirci! Ascoltate per voi stessi.

Grazie per il tuo tempo e per quest’intervista. Ci vediamo allo show!



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