Hell In The Club (Andy, Dave)
Come riuscire a sperimentare senza tradire le proprie radici hard rock? Ce lo spiegano esemplarmente i nostrani Hell In The Club con il loro nuovo "See You On The Dark Side". Se ne suggerisce un assaggio live in quel di Vercelli o Pordenone per un doppio imperdibile release party rispettivamente il 30 settembre e il 7 ottobre.
Articolo a cura di Marilena Ferranti - Pubblicata in data: 12/09/17
Bentornati su SpazioRock.it ragazzi!

Il vostro nuovo album "See You On The Dark Side" in uscita il 15 settembre è fin dalla prima track qualcosa che accende e carica l'ascoltatore, merito anche dei suoni che rendono perfettamente l'idea della resa live dei pezzi. Cosa potrebbero notare immediatamente i vostri fan di diverso rispetto i lavori precedenti?

 

Andy: Ciao e grazie mille dei complimenti! Come ogni disco ci piace giocare un po' aggiungendo qualche cosa particolare pur mantenendo sempre il nostro stile che ormai penso sia abbastanza personale e riconoscibile nel mondo hard rock. In questo disco abbiamo aggiunto elementi swing, country e nel caso di "A Crowded Room" abbiamo composto per la prima volta un brano di quasi 8 minuti, inusuale per l'hard rock, dove nella parte centrale c'è un atmosfera simile alle colonne sonore dei film di Tim Burton e nel finale c'è addirittura una vera e propria orchestrazione... cose che non avevamo mai fatto prima. Ci piace molto mettere parti non prettamente hard rock che arrivano all'improvviso e che a volte spiazzano l'ascoltatore in modo positivo e rendono il disco molto vario e dinamico.
 
Dave: Credo che i nostri fan troveranno come sempre la nostra voglia di divertirci ma allo stesso tempo di crescere e di concentrarci sulla qualità delle canzoni. Qualche sfumatura nuova o diversa rispetto ai lavori precedenti c'è sicuramente ma sono sempre cose che si legano molto bene al nostro sound. Non ci piace essere ripetitivi, ci annoieremmo e annoieremmo sicuramente anche chi ci ascolta. Vogliamo allo stesso tempo però mantenere la nostra identità e credo che in questo disco si possa sentire più che mai che questi siamo noi, l'album suona Hell in the Club al 100%.

 

La presenza massiccia di cori sembra aggiungere quell'epicità che ci si aspetta da un titolo come quello scelto ad hoc. Non è il titolo di nessuno dei pezzi in tracklist e in alcune lyrics ci sono dei messaggi sfacciati ricorrenti - per dirne uno "I dedicate my middle fingers to you" (cit. "The Misfit") - Insomma, con chi ce l'avete?

 

Andy: Io con nessuno, sono super peace & love... quello arrabbiato è Dave (ride, ndr.). Il titolo cmq è legato alla copertina dove sono rappresentati due "quasi mostri", uno maschio e l'altro femmina, che cercano chiaramente di stare vicini ma che vengono ostacolati da uomini senza volto tutti vestiti nella stessa maniera. Il significato dietro a questo disegno è questo: i due personaggi centrali rappresentano le persone in qualche modo diverse dalla massa, persone ancora in grado di sognare, che cercano di stare insieme e che vogliono vivere i propri sentimenti ma che vengono soffocati da questi uomini senza volto che rappresentano una società ormai piatta e fredda e che tende ad uniformare gli essere umani.
 
Dave: Andy scherza sempre e fa bene (ride, ndr.)! In realtà "The Misfit" parla di me. È forse una delle mie canzoni più autobiografiche e personali e a grandi linee parla proprio del fatto che per come sono fatto (ma come me tantissime altre persone), sono spesso sotto osservazione, criticato o visto come un "diverso" da chi si reputa "normale"; come se la nostra particolarità fosse qualcosa da temere e da disprezzare. Niente di nuovo ovviamente... In ogni caso l'idea stessa ci ha poi fornito l'ispirazione per ideare la copertina, come dice qui sopra Andy.
 
 
3540320601_photo 

"Little Toy Soldier" la track n.3 dell'album è una miscela molto interessante, per il primo minuto non prende una direzione specifica e anche nel resto del pezzo sembra che abbiate improvvisamente coniato un genere tutto vostro che va dal country al blues al metal allo sleaze. Cosa potete raccontarci della sua genesi?

 
Andy: Questa canzone è venuta fuori un po' a caso. Stavo suonicchiando il riff portante mentre cazzeggiavo con la chitarra acustica una sera mentre stavamo registrando altre idee. E' venuto fuori veramente da solo. Mi è piaciuto subito e ho deciso di crearci un brano attorno. Ho subito percepito un'atmosfera southern e cosi ho deciso di chiamare come ospite un bravissimo artista della mia città che suona prevalentemente blues e country. Marcello Milanese è un musicista molto preparato, gli ho mandato il brano, gli ho spiegato la mia idea e lui ci ha messo sopra quell'atmosfera perfetta che volevo con vari strumenti tipici del genere country. Il brano poi in effetti si sviluppa anche su altre atmosfere che possono essere metal o hard rock pur rimanendo perfettamente legate insieme.

 

Su questo disco, rispetto ai precedenti, l'impatto è quello di una produzione ancora più curata e di un suono pieno con una commistione di generi che però non perde mai il marchio HITC. Anche il modo di cantare di Dave sembra essersi evoluto molto modellandosi su questi pezzi che sono molto vari come stili, è così?

 

Andy: La produzione è stata affidata come sempre al mitico Simone Mularoni dei Domination Studio. Lui ormai si gasa con noi (ride, ndr.) e quindi è come avere un quinto elemento che lavora con noi e riesce a tirare fuori delle produzioni meravigliose. Non sarebbe lo stesso senza di lui. 
 
Dave: Si come dicevo anche prima, "See You On The Dark Side" è forse il nostro album più vario ma allo stesso tempo l'album che definisce ineluttabilmente il nostro sound. A livello vocale è stato molto stimolante, sono stato molto contento di confrontarmi con pezzi come "A Crowded Room" per esempio dove ho potuto mettere alla prova la mia versatilità ma soprattutto ho avuto la possibilità di fare qualche parte più "teatrale" e recitativa, cosa che nella musica adoro moltissimo.

 

Le copertine dei vostri album sono sempre di grande impatto, ma quest'ultima sembra aver mantenuto lo stile della precedente creata dall'illustratore horror americano Nathan Thomas Milliner, un po' fumettistica. Chi l'ha ideata e realizzata e come vi è venuta l'ispirazione?

 

Andy: L'idea è mia e di Dave. Una sera parlando ci è venuto in mente il concetto che ti ho spiegato prima e parlandone poi con Nathan lui ha sviluppato questo disegno che secondo noi calza a pennello con l'idea. Il titolo è venuto successivamente... per Dark Side intendiamo un luogo in realtà non maligno. La frase "see you on the dark side" è come se la dicessero i due protagonisti mentre vengono allontanati dagli uomini senza volto e indica un luogo dove è ancora possibile sognare e tirare fuori la propria personalità. Quindi è la massa ad identificarla come un luogo oscuro. Spesso chi ha ancora queste meravigliose caratteristiche viene emarginato o non capito perchè ormai in questa società fredda risulta un diverso.
 
Dave: Nathan è un fuoriclasse ed esprime alla perfezione l'idea di copertina che abbiamo sempre desiderato per gli HITC. Adoriamo le copertine degli anni '80, quelle che ti fermavi a fissare per ore per la ricchezza dei particolari, dei colori e dei contenuti. Partendo da quell'idea abbiamo sempre cercato di avere un artwork che attiri l'attenzione, a cui i fans si possano affezionare e che in qualche modo rispecchi l'essenza del disco. Questa copertina per esempio rispecchia perfettamente il mood dell'album.

 

Sono previste edizioni speciali e una versione in vinile? Ricordo che per "The Shadow Of The Monster" 300 fortunati avevano potuto mettere le mani su un' edizione limitata su LP... 


Andy: potrebbero esserci delle sorprese...

 

L'ultimo pezzo dell'album "A Crowded Room" parte con una bellissimo intro solo piano e voce ma ci lascia a bocca asciutta pochi istanti dopo sfumando anche l'ultima speranza di sentire una ballad in stile "Naked" (dal precedente album) o "Muse" da "Devil On My Shoulder". Siete diventati meno romantici?

 
Andy: "A Crowded Room è il brano più vario che abbiamo mai fatto. E' ispirato alla storia vera di Billy Milligan e dal libro scritto su questa vicenda. Billy è una persona molto complessa a cui hanno diagnosticato un disturbo di personalità multipla che convive con ben 24 personalità diverse. Da non confondersi con il film Split che è una altra cosa. Per quanto riguarda la ballad in questo disco abbiamo "Withered in Venice". E' sicuramente meno radiofonica rispetto a "Naked" o sopratutto "Muse" ma è una canzone decisamente emozionale.
 
Dave: Questa volta ci siamo lasciati andare a tematiche e ad emozioni forse un po' più forti effettivamente hehe! "A Crowded Room" parla di quello che in fondo è un gravissimo disturbo mentale e "Withered in Venice" è la descrizione di un incubo terribile che poi troverà collegamento con una cosa molto particolare a cui stiamo lavorando. Non mancano comunque momenti romantici, magari non nel senso amoroso del termine, ma basti pensare a "Little Toy Soldier", dove parliamo della bellezza di rimanere in qualche modo legati alla nostra infanzia, o a "A Melody, A Memory" che parla delle emozioni scaturite dalla musica, ma si, forse siamo stati un po' meno "soft". Recupereremo la prossima volta! Andy, prendi nota!

 

Qual è il complimento più bello che sognate di sentire dai fan dopo aver ascoltato il disco?

 

Andy: E' bellissimo quando qualcuno ti dice che le tue canzoni lo aiutano nella vita di tutti i giorni, che lo caricano, lo gasano o lo fanno riflettere. Quando qualcuno capisce cosa stai facendo e addirittura si immedesima in quello che scriviamo.
 
Dave: A me fa molto piacere quando le persone ascoltano e leggono i nostri testi dal momento che sono importanti tanto quanto la musica. Se a volte ci piace stare al gioco e comunque scrivere qualche canzone spensierata - siamo pur sempre una rock band- il più delle volte ci piace dare sfogo alle nostre emozioni, raccontare storie o lanciare dei messaggi a chi ci ascolta.

 

Il 30 settembre è in programma alle Officine Sonore di Vercelli il release party di "See You On The Dark Side". Immagino avrete in serbo grandi sorprese... 

 

Andy: Faremo un doppio release party per questo disco. Uno a Vercelli che è piu la mia zona e uno a Pordenone che è la zona di Dave. Siamo una band con base ad due estremi della Pianura Padana.

 

Grazie per il vostro tempo!

 

Andy: Grazie mille a te e un abbraccio a tutti i lettori! 
 
Dave: Grazie SpazioRock!



Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool