Murderdolls (Wednesday 13)
In occasione dell'uscita del secondo album "Women And Children Last", SpazioRock ha scambiato quattro chiacchere con Wednesday 13. Buona lettura!
Articolo a cura di Gaetano Loffredo - Pubblicata in data: 01/09/10

Domande a cura di Marco Somma

 

Ciao Wednesday 13 e benvenuto su SpazioRock. Congratulazioni per il nuovo album, che ho apprezzato moltissimo.


Oh, grazie mille.


Figurati. Son passati ben otto anni dall'uscita del primo album dei Murderdolls; è chiaro che avete preso del tempo per comporre questo album. Che cosa vi ha convinto a tornare con i Murderdolls?


Sai, è il discorso che ho fatto per anni, come per dire: "Qual è il senso di tutto questo?". Nel 2004, 2005 circa abbiamo pensato che saremmo andati in studio per fare un album, ma poi, è semplicemente successo. Io e Joey non ci sentivamo da un po', perché ero impegnato nella carriera solista ed in altri progetti, mentre Joey ha suonato con i Korn, suona con gli Slipknot, ha suonato con i Ministry ed era coinvolto in alcune produzioni.. Sì, sembra molto tempo, e lo è,certamente, son passati otto anni. Se pensi a tutte le cose che ha fatto, non so, ha fatto quattro, cinque, sei album da allora, con tre progetti diversi. Il tempo vola, sapete. Sei in tour tutto il tempo e non lo noti veramente. Poi, circa un anno fa io e Joey abbiamo iniziato a parlare di nuovo seriamente su un ritorno con i Murderdolls, ed era tutto basato sulla conversazione che avevamo avuto quando abbiamo formato la band per la prima volta. Eravamo stanchi dei temi trattati, della saturazione eccessiva del metal, delle grandi band e delle finte grandi band, non sto parlando di una band in particolare, tutto è diventato noioso e troppo saturo per noi. La mia domanda era: "Ma dove sono finite le fottute rockstar? Dov'è Alice Cooper? Dove sono i Kiss? Dove sono i Motley Crue? Iggy Pop? E i Ramones?"


Certo.


Vedi, stanno facendo la solita noia; io e Joey veniamo da quella scuola, facciamo quello che vogliamo ed il mondo ha bisogno di una band come i Murderdolls ora, la gente ha bisogno di vedere questo genere di cose, una band con un simbolo, con un nuovo album; siamo tornati per il sangue, questa è la nostra maledetta missione, e siamo qui per portare indietro i vecchi tempi e dobbiamo far capire alla gente di che pasta sia fatta il rock 'n' roll.


Si. Infatti siete stati facilmente comparati ai Motley Crue ed ai Misfits, in quanto i Murderdolls sembrano appartenere al genere horror - rock tipico degli anni 80. Ma oggi come descriveresti la vostra musica? Semplicemente rock ‘n' roll?


Il primo album aveva delle tematiche horror, quindi siamo stati etichettati come dei ragazzi dell'horror, come quelli dei film horror. Io sono stato etichettato così, perché mi piace particolarmente quel genere di film e sono ricoperto di tatuaggi horror, ma con questo album non vogliamo dimostrare che ci sono canzoni da film horror o qualsiasi cosa di simile. Questo nuovo album ha i suoi testi e l'altra metà dell'album è una storia che ho scritto io. Essenzialmente, ho creato i miei film e le mie storie. Provengono da sogni, da conversazioni fatte e cose strane. Quindi è uno stile diverso; canto più come ho fatto in passato ed ha una tonalità che non si trova nel primo album dei Murderdolls.

 

intervista_murderdolls_02
 

Ma secondo te, quali sono le differenze nella composizione tra i tuoi album solisti e quelli dei Murderdolls? E poi riguardo le differenze tra il tuo album "Skeletons" e "The Women And Children Last"?


La differenza è che non ho un partner nei Wednesday 13, i Wednesday 13 è un'entità sola; sono io che scrivo e produco tutto. Nei Murderdolls, beh, io e Joey siamo insieme nello scrivere le canzoni; in questo album ci siamo seduti, e faccia a faccia abbiamo completato ogni canzone. Avevamo delle demo per circa sedici, diciassette, canzoni accumulate in otto anni, dunque non tutti i pezzi erano completi, anzi erano canzoni a metà, quindi quando siamo entrati in studio,abbiamo dovuto completare il lavoro, solo con chitarra e batteria, e abbiamo dovuto terminare tutto parte per parte.
E questa è essenzialmente la differenza, nella parte dello scrivere le canzoni. Abbiamo avuto un legame unico nel modo in cui componiamo i pezzi, finivamo per terminare l'uno le frasi dell'altro, è una cosa rara che non mi è mai capitata che ha reso tutto speciale, e Joey dice lo stesso. E' un album piuttosto visionario. Abbiamo anche una nuova line-up e dopo otto anni non siamo gli stessi ragazzi di una volta, non abbiamo più vent'anni.


Bene, mi ricordate Rob Zombie e quelle atmosfere tipiche dei film horror degli anni '70 - '80. Pensi che quei prodotti abbiano qualcosa di speciale? O e' solo una moda?


Quando abbiamo realizzato la copertina dell'album, l'abbiamo fatta somigliante alla fine degli anni '70, inizi degli anni '80, vicini ai film d'exploitation. Anche l' intro all'album è basata su questo tema. Abbiamo voluto avere di proposito quel sound che ricorda gli anni '70, come quelli di Alice Cooper, ed ecco perché i film e tutte quelle cose di quel genere erano così inquietanti per me.


Ok. Grazie. Mick Mars, il chitarrista dei Mötley Crüe, è apparso come ospite nel vostro album. Com'è stato lavorare con lui?


E' un uomo fantastico, il fatto è che non avremo mai un ospite come lui. Volevamo tornare con i Murderdolls ed abbiamo pensato: "Ah, ma non abbiamo bisogno di special guest". Il fatto è che stavamo lavorando su un pezzo, quando io e Joey abbiamo iniziato a parlarne, eravamo verso l'assolo di chitarra e gli ho detto "Questa canzone avrebbe proprio bisogno di Mick Mars, penso" per il suo stile nel suonare e il nostro tour manager, che ci stava guardando in sala, aveva lavorato con i Mötley Crüe ci ha chiesto "Perché non gli chiediamo di suonare in questa canzone?" e abbiamo detto "Oh, hai proprio ragione!" così lui ha fatto una chiamata, è andato fuori con una sigaretta ed è tornato dicendo "Mick ha detto che suonerà in questa canzone e che sarà qui Sabato alle 7". Mick è poi arrivato, ed è una persona molto professionale, non ha pensato ai soldi, era concentrato nella sua parte di chitarra , ed ha fatto in modo che risultasse perfetta. E' stato totalmente sottovalutato, è una gran persona, io e Joey lo consideriamo uno dei più grandi personaggi del rock ‘n' roll, siamo così fieri di aver avuto lui in questa parte dell'album.


intervista_murderdolls_03Nel 2003 abbiamo avuto la fortuna di vedere i Murderdolls in concerto ed è stato micidiale, tornerete in Italia?


Faremo tour dappertutto questa volta, ma non posso dire molto ora, l'unico paese confermato al momento è l' Inghilterra e dobbiamo pensare a molte cose prima di andare in tour. Faremo un tour in giro per il mondo in ogni posto in cui siamo stati e nei paesi in cui non siamo stati. Non è semplicemente un side project è proprio un vero e proprio progetto ed album e siamo molto concentrati su questo, questa è la nostra vendetta, conquisteremo il mondo, o ci moriremo provandoci.


Un' ultima domanda. Ci sarà un album solista di Wednesday 13?


Sinceramente, sono molto concentrato sui Murderdolls, ho speso molte energie e pensieri sulla band e un album solista non è proprio in programma per il futuro, penso che i Murderdolls saranno in giro per un po', non ci penserò per forse due, tre anni. Questa volta siamo una band vera, ed abbiamo anche un nuovo album, i Murderdolls saranno sempre la mia priorità.


Ok, grazie per il tuo tempo Wednesday, grazie per la tua pazienza.


Di nulla amico, grazie.


C'è qualcosa che vorresti dire ai fan italiani e agli utenti di SpazioRock?


Grazie per tutto il vostro sostegno, tenetevi pronti per questo gran album e per un fantastico anno con i Murderdolls, abbiamo sudato e sanguinato per questo lavoro e non vediamo che il mondo lo ascolti, quindi, grazie molte.


Ci vediamo in tour, ok?


Ok amico, ciao!

 

Si ringrazia Rachele Leoni per la collaborazione.




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