Kamelot (Tommy Karevik)
I Kamelot tornano con un live album/DVD dal titolo "I Am The Empire - Live From The 013", registrato durante il concerto-evento tenutosi a Tilburg nel 2018. La band celebra un'incredibile serata con tantissimi ospiti, trasformandola in una pietra miliare della propria carriera. Ne abbiamo parlato con il frontman Tommy Karevik.
Articolo a cura di Fabio Polesinanti - Pubblicata in data: 14/08/20

Photo Credit: Tim Tronckoe

 

Ciao Tommy, grazie per essere qui con noi e bentornato su SpazioRock.

 

Grazie mille a te, è un piacere essere qui!

Per prima cosa, come stai? Gli scorsi mesi sono stati sicuramente molto difficili, e dal punto di vista economico uno dei settori più colpiti è stato proprio quello dello spettacolo. Come hai vissuto questo periodo? Che ripercussioni avete avuto?

 

Purtroppo è stato un periodo molto duro per tutti, ma per fortuna sono in salute e sto bene. A livello professionale stiamo già lavorando sul nuovo album dei Kamelot. So bene che è un momento molto difficile per il mondo della musica, visto che non ci sono concerti e tutto si è dovuto fermare. Noi siamo stati relativamente fortunati, avevamo pianificato solamente un tour in Sud America che è stato posticipato. Poi abbiamo lavorato sulla realizzazione del DVD e stiamo attualmente lavorando sui pezzi nuovi. In generale, è molto interessante vedere in questi momenti il rapporto delle persone con le cose che si potrebbero definire "non essenziali", come la musica e l'intrattenimento. Sono sicuramente le ultime attività che torneranno, ma sarà bello vedere quanto la gente sarà felice quando riprenderanno nella maniera normale ed amerà ancora di più queste cose.

 

Sono molto contento di poter parlare con te del nuovo DVD dei Kamelot, "I Am The Empire - Live From The 013", sia in quanto semplice ascoltatore, sia in quanto persona che, come molte altre, ha trovato nella musica un grande sostegno in questi mesi difficili. Ascoltando questo live, riaffiorano anche tanta nostalgia e il desiderio di poter tornare presto davanti a un palco provando quelle sensazioni uniche.

 

Grazie mille davvero. Siamo molto felici di poter dare qualcosa di questo tipo alle persone, soprattutto in un momento del genere. Quando non puoi partecipare a un concerto, poter vedere un DVD live registrato in un particolare momento ti dà la possibilità di ritornare a quegli istanti, e poter rivivere quelle emozioni, è una cosa davvero speciale per chi ama la musica.

 

Quando è nata l'idea di realizzare questo DVD e come siete riusciti a concretizzare tutto nello show speciale di Tilburg?

 

Avevamo questa idea già da tanto tempo. Avevamo il desiderio di mostrare com'è allo stato attuale il mondo dei Kamelot, e forse questo era il momento più adatto. Abbiamo realizzato 3 album con me come cantante e pubblicato molti video di canzoni che volevamo in qualche modo celebrare, rendendole "eterne", e mostrare quello che sono i Kamelot e rappresentano. Far capire alle persone cosa aspettarsi da un nostro show, canzoni, spettacolo e coinvolgimento, e questo è quello che portiamo avanti da tutti questi anni.

E' stato difficile scegliere la setlist? Su che base avete selezionato i brani da includere?

E' sempre difficile scegliere la setlist. Lo è per un festival, è difficile per un tour, ogni volta. Abbiamo cercato di spingere molto il nuovo materiale, ma senza dimenticarci dei lavori precedenti. Sai, per noi è una cosa molto importante poter toccare ogni momento della nostra carriera. Per esempio, abbiamo fan in Nord America che conoscono poco gli album in cui alla voce non ci sono io, mentre altri sono fan dei primi lavori. Abbiamo cercato di fare un mix per poter accontentare tutti, anche se buona parte, circa 10-12 pezzi, fanno parte degli ultimi tre album, perchè volevamo comunque poter suonare quelle canzoni e renderle speciali.

 

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Secondo te, quali caratteristiche deve avere un DVD live per poter riuscire a trasmettere nella maniera migliore l'atmosfera vissuta dal pubblico? Io credo che non sia mai facile, però in "I Am The Empire - Live From The 013" ritrovo davvero una grande energia che riesce a trasmettere forti emozioni.

 

Quello che hai detto è davvero bello e ti ringrazio. E' proprio quello che vogliamo esprimere: farti sentire all'interno del locale insieme alla band. Sai io penso che partecipare a un concerto dei Kamelot sia un'esperienza speciale e coinvolgente per le persone. E non importa che tu sia in prima fila, o in fondo alla sala, perché noi vogliamo che ognuno possa sentire quella stessa energia. Le persone si devono sentire parte integrante dello show, e quando ripenseranno a quei momenti, anche dopo molto tempo, è bello che riprovino le emozioni di quella sera. Noi cerchiamo molto di lavorare su questo aspetto dei live, e nel DVD abbiamo cercato di riportare e mostrare tutto questo. Questo è tutto ciò che sono i Kamelot ora, e ogni persona che vedrà il DVD capirà cosa può avere da un nostro show.

 

Il singolo di lancio, "Sacrimony (Angel Of The Afterdark)", vede la partecipazione di due guest d'eccezione, Elize (Ryd, Amaranthe, ndr) e Alyssa (White-Gluz, Arch Enemy, ndr). Che rapporto hai con loro? Com'è stato collaborare su questo pezzo?

E' davvero bello avere degli artisti che cantano insieme a te, rendendo speciale la performance. Quando abbiamo avuto l'idea del DVD, abbiamo cercato di coinvolgere tutti gli artisti con cui avevamo collaborato in studio, per poter rendere il tutto davvero unico e speciale. Quando è arrivata quella canzone, molti si sono chiesti chi sarebbero stati gli special guest, perchè è una canzone molto amata dal pubblico, ha parti di cantato dolce, ma anche aggressività e growl. E' un pezzo davvero completo, e il pubblico è sempre entusiasta e partecipe quando lo suoniamo. Con Elize ho un bellissimo rapporto, era nei Kamelot come corista quando ho fatto il mio primo tour, e anche io poi lo sono stato nella parentesi in cui ha cantato Fabio Lione. Quindi abbiamo condiviso molto, e alla fine lei è stata nella band prima di me.


Credo che il primo singolo sia anche molto significativo per te, in quanto è tratto da "Silverthorn", è l'album con cui sei entrato definitivamente nella band. Che emozione provi nel cantarla?

Si, è una canzone davvero speciale che tutti noi amiamo molto, e, come ti dicevo, anche il pubblico. Ricordo che quando abbiamo composto le linee vocali, Thomas ha esclamato, "questa è la canzone giusta!"

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Sono passati otto anni dal tuo ingresso nella band, e sicuramente è un tempo sufficiente per fare una sorta di bilancio della tua esperienza nei Kamelot.

E' stato sicuramente un lungo viaggio. Sono stati 8 anni davvero intensi e produttivi. Ricordo molto bene i momenti prima del listening party in Germania, ad Hannover, per l'uscita di "Silverthorn", dopo aver lavorato molto duramente sull'album. I giornalisti hanno ascoltato l'album ed erano molto contenti e soddisfatti, hanno espresso tutti giudizi molto positivi. Poi ci siamo preparati per qualche show nei festival subito dopo l'uscita dell'album in estate. Ricordo di aver avuto il mio battesimo del fuoco al Master Of Rock, in Repubblica Ceca, davanti a 30mila persone. Ma è stato davvero un grande show e tutti erano molto felici, tutta la band ha fatto una grande performance. Da quel momento personalmente e professionalmente sono cresciuto molto, ed è stato lo stesso anche per il resto della band. Siamo molto orgogliosi di tutto ciò fatto sino ad oggi. E mi sento ora molto più sicuro e a mio agio come frontman.

Quando sei sul palco, o magari prima di cominciare a cantare, ti senti più calmo e rilassato rispetto agli esordi, oppure continui a provare tensione ed emozione?

Guarda, credo che sia giusto comunque essere un pochino nervosi, voglio dire, provare la giusta tensione. Non sono più così tanto nervoso come anni fa, i primi anni lo ero molto di più, ma ho imparato a essere più calmo e rilassato. Anche perchè credo sia giusto poterti godere al massimo il momento in cui vai in scena.

 

Guardando il DVD, osservando la produzione e tutto quello che vi ruota intorno, è evidente quanta strada sia stata fatta da voi a oggi. Pensi che i Kamelot, insieme ad altre band che si sono distinte negli anni (per esempio SabatonPowerwolf, Amon Amarth) possano ambire a essere eredi di mostri sacri come Judas Priest o Iron Maiden?

E' molto difficile dirlo, sul serio. Noi cerchiamo sempre di fare cose nuove, e di farle sempre al meglio, sempre più interessanti e sempre più in grande, per crescere anno dopo anno, dal punto di vista della musica e delle produzioni. Abbiamo già una grande storia alle nostre spalle, ma vogliamo costruire sempre qualcosa di più, sperando di essere sulla scena per altri 20 anni e cercando di fare sempre meglio. Questo è il nostro obiettivo e vedremo cosa succederà.

A che punto siete con il nuovo album? Ci state già lavorando in maniera concreta?

Si, abbiamo tantissime idee in questo momento, più di quante ne abbiamo normalmente. Questo è un periodo in cui possiamo lavorare molto e cercare di trovare ottime soluzioni per realizzare un grande album. E' una grande occasione e ci crediamo molto.

Il 2020, però, non ha avuto solo risvolti negativi, anzi, per te è stato l'anno di un passo bello e importante: il tuo matrimonio. Congratulazioni! Ti va di raccontarci qualcosa a riguardo?

Grazie mille. Io vivo in Canada, il matrimonio è stato celebrato sulla costa della British Columbia, ed è stato tutto estremamente intimo. Solo io e lei, i suoi genitori, e i nostri parenti su Zoom. E' stato bellissimo, proprio come volevamo, e siamo estremamente felici. Non è stata proprio una scelta dell'ultimo minuto, ma abbiamo deciso tutto molto velocemente. Non eravamo vestiti con abiti nuziali, e non avevamo tutte le classiche scenografie da matrimonio. Ci siamo semplicemente sposati, ed era il modo che entrambi desideravamo, nella maniera che volevamo. E' sicuramente qualcosa di speciale e da ricordare per sempre, soprattutto in questo pazzo momento storico, qualcosa da raccontare assolutamente ai figli in futuro.


Grazie mille per essere stato con noi, Tommy. Puoi mandare un saluto ai lettori di SpazioRock?

Ciao ragazzi, sono Tommy Karevik dei Kamelot. Sto morendo dalla voglia di potere tornare on the road, di tornare a suonare in Italia e spero di poter vedere presto tutti voi al nostro prossimo show. Mi raccomando, rimanete al sicuro, abbiate cura di voi e ci vediamo presto!

 

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