Il cantante degli Iron Maiden Bruce Dickinson ha raccontato in un’intervista per The Quietus la sua esperienza da adolescente con il bullismo. Il cantante ha raccontato:

Ero solo al collegio e venivo picchiato regolarmente, ogni notte. Le luci si spegnevano nel dormitorio e quindici ragazzi mi piacchiavano violentemente. Era orribile, ma ha accresciuto in me un certo grado di tenacia che mi è stato utile in futuro. Non che voglia raccomandarlo, ci sono altri modi molto meno spiacevoli per farlo.

L’intervista è proseguita con un commento riguardo ai disturbi psicologici che si possono sviluppare in questi contesti. Uno di questi è la cosiddetta “sindrome del collegio”, che presenta diversi sintomi come l’incapacità di sentirsi a casa, depressione, difficoltà a formare relazioni di qualsiasi tipo. A tal proposito Dickinson ha commentato:

Penso di aver provato tutte queste cose, con l’eccezione della depressione. Ho sviluppato uno smisurato senso di autostima in risposta alle vessazioni che subivo ogni giorno. Hai due opzioni: pensare “Oh, me lo sono meritato” oppure pensare “Siete tutti degli idioti, non mi picchierete più. Non farà male”. Costruisci degli scudi di invulnerabilità mentale perché è l’unico modo per affrontare il problema. Non è molto utile generalmente perché non vuoi andare in giro sotto uno scudo invisibile. Ti rende freddo e distante.

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