Cinque album in sette anni di attività sono un ritmo di tutto rispetto per gli italiani Frozen Crown. Soprattutto se il lavoro sino ad oggi ha portato la band a farsi conoscere a livello internazionale grazie ad una proposta musicale coerente e di qualità, tanta energia e tanta passione sviluppata tra i numerosi palchi italiani, europei ed oltre continente, frutto di un’intensa attività live che li ha visti letteralmente girare per il mondo. Il nuovo “War Hearts” risulta interessante anche perché è il primo che viene pubblicato sotto Napalm Records, ulteriore step che permetterà al gruppo di crescere in termini di seguito e visibilità.

Le coordinate rimangono assolutamente quelle di un power metal aggressivo, a tratti canonico ma ottimamente eseguito, con un occhio anche alla melodia grazie alla voce pulita della bravissima Giada “Jade” Etro, sempre una certezza dietro al microfono, capace di dare tonalità di colore originali e particolari su un songwriting di buona fattura. Partendo nell’ascolto dell’album, la title track parte con una velocità impressionante, spinta nella sezione ritmica come una cavalcata senza prigionieri, ma totalmente ben bilanciata e con una melodia che funziona. I ritmi rallentano, ma solo leggermente per la successiva “Steel and Gold” che grazie a poderosi riff, ha uno stampo più heavy, che sfocia in un chorus convincente. Si sfruttano le tre chitarre al massimo in brani intrisi di power metal e con notevoli cambi di ritmo ed assoli in pezzi come “To Live To Die” , “Night Of The Wolf” e l’energica “Bloodlines”. Velocità in primo piano anche in “Edge Of Reality”, che può ricordare a tratti i pezzi più tirati dei Dragonforce, mentre “On Silver Wings” si sviluppa in ritmi elevati solamente durante il ritornello. “I Am The Wind”, uno dei tre singoli lanciati prima dell’uscita dell’album rimane una cavalcata perfettamente nel classico stile della band, convincente e diretta, probabilmente destinata a diventare un appuntamento fisso nei live. Il finale rimane su coordinate epiche, dove la strumentale “King Of The Sky” introduce il brano più lungo di tutto l’album, “Ice Dragon”, che negli oltre 7 minuti del suo svolgimento regala sfumature molto interessanti, tra passaggi melodici, atmosfere epic-folk e l’immancabile ritmo power tra assoli e sezione ritmica tiratissima. Anche qui la cantante resta padrona in maniera eccelsa della parte vocale, soprattutto quando i ritmi cambiano e si trasformano. Ottima prova di maturità compositiva su un brano decisamente più lungo e complesso. 

I Frozen Crown con questo nuovo “War Hearts” rafforzano ulteriormente il loro sound ed il loro modo di fare power metal, talvolta influenzato anche da un death melodico di stampo nord europeo, che richiama gruppi come i Children Of Bodom, da sempre riferimento e grande ispirazione per la band. L’inserimento della terza chitarra, con la giovane e talentuosa Alessia Lanzone, che va ad aggiungersi a Federico Mondelli e Fabiola Bellomo, va ad impreziosire il muro sonoro in molti brani, che si arricchiscono di nuove sfumature ed assoli, in pieno “Maiden style”. I binari del power metal vengono però raramente scavalcati, pur mantenendo una certa coerenza di sonorità, che ormai permette alla band di essere perfettamente riconoscibile, anche grazie a Etro e al suo modo di interpretare i brani. Una band ancora giovane che posiziona un ulteriore tassello importante in una carriera che rimane in ascesa, altro orgoglio italiano in un periodo in cui molte band del nostro Paese si stanno mettendo in luce a livello internazionale.

Tracklist

01. War Hearts
02. Steel and Gold
03. To Live To Die
04. Night Of The Wolf
05. On Silver Wings
06. Edge Of Reality
07. Bloodlines
08. I Am The Wind
09. King Of The Sky
10. Ice Dragon