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Five Finger Death Punch – AfterLife (Deluxe)

Proprio nell’anno che vede i Five Finger Death Punch impegnati in un tour che tocca città in Europa, USA, Canada e America del Sud, comprendendo anche una data italiana, viene rilasciata il 5 aprile una versione deluxe del loro nono album “AfterLife” (2022), prodotto dal canadese Kevin Churko, famoso per aver collaborato con artisti di fama mondiale tra cui Disturbed ed Ozzy Osbourne.

Il quintetto statunitense, plurivincitore di dischi d’oro e di platino, è una tra le band più influenti nella scena metal contemporanea e nei quasi vent’anni di carriera ha costantemente evoluto il proprio suono, rimanendo fedele alle radici del genere, esplorando, allo stesso tempo, nuovi orizzonti musicali. Tornando nel panorama discografico con questa versione deluxe di “AfterLife” testimoniano tale orientamento e non deludono di certo le aspettative dei fan.

“AfterLife (Deluxe)” è una raccolta di sedici brani, quattro in più rispetto all’album originale, di cui alcuni già noti. Ad aggiungere maggiore profondità e interesse all’opera contribuiscono tre versioni acustiche e un inedito. Tra riff di chitarra acidi, la voce calda e graffiata inconfondibile di Ivan Moody, frontman della band dalle sue origini, gli scenari dipinti risultano apocalittici. I ritornelli sono orecchiabili e perseguitano chi li ascolta per giorni. Nonostante la similarità di alcuni brani, l’opera complessiva risulta poliedrica: si alternano sonorità prevedibili a variazioni stilistiche, aggressività e ferocia a momenti più melodici e introspettivi, in grado di conquistare un ampio pubblico.

Brani come “Thanks for Asking – acoustic version” mettono in luce una vulnerabilità insolita. Gli organici si svuotano, emergono tiepidi abbracci di chitarre acustiche e voci intense che abbracciano l’ascoltatore, trasportandolo in un’atmosfera più intima. I cinque metallari di Las Vegas si mettono a nudo, trasmettendo una profondità emotiva che permette di apprezzare la qualità compositiva della
canzone leggendone ulteriori significati rimasti prima celati.

Elemento che distingue questo album, rendendolo unico, è il brano inedito “This is the Way” che vede la collaborazione con il rapper DMX, deceduto nel 2021 all’età di 50 anni a seguito di un arresto cardiaco. Il rapper, definito “metallaro dell’hip hop” per via del suo stile aggressivo, rude ed indomito, condivideva con la band lo stesso obiettivo di “far tremare le gabbie” attraverso la propria arte. Un featuring quindi che non solo unisce tipologie di pubblico differenti, ma che è anche memoria di un artista definito leggenda.

Il risultato di queste scelte stilistiche evidenziano la capacità della band di esplorare nuovi territori sonori pur rimanendo fedele alle proprie radici. L’opera è crasi di potenza, aggressività e intimità. Con una produzione eccellente e performance energiche, l’album offre una gamma di stili che mantengono un alto coinvolgimento dall’inizio alla fine, incorniciando i Five Finger Death Punch come una band che merita un posto tra i grandi del genere.

Tracklist

01. Welcome To The Circus
02. AfterLife
03. Times Like These
04. Roll Dem Bones
05. Pick Up Behind You
06. Judgment Day
07. IOU
08. Thanks For Asking
09. Blood And Tar
10. All I Know
11. Gold Gutter
12. The End
13. This Is The Way (feat. DMX)
14. Judgment Day (Acoustic)
15. The End (Acoustic)
16. Thanks For Asking (Acoustic) 

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