Dopo sei anni dall'uscita del loro ultimo lavoro in studio "Profezia in 12 pezzi", la band garage-rock Wet Floor torna con un nuovo album, disponibile dallo scorso 10 aprile, e intitolato "La città era piena di Rumore" (leggi QUI la nostra recente intervista).
Il disco è una raccolta di brani che si susseguono in maniera molto diretta e senza fronzoli, e che risultano, a partire dalla breve intro che apre l'album fino alla sua chiusura, affidata a "Dono di Natura", tutti uniti da un unico filo conduttore, raccontando la società in cui viviamo oggi attraverso testi riflessivi e musiche efficaci.
A quest'ultimo lavoro, il gruppo ha dedicato molto tempo: arriva, infatti, dopo qualche anno di gestazione e un cambio importante riguardante la metà della sua formazione. Nel corso del 2018, si sono uniti alla band Stefano Crippa (chitarra) e Fabio Donghi (batteria) che hanno collaborato subito con i restanti musicisti, ovvero Andrea Staglianò (voce e chitarra) e Luca Erba (basso e cori) alla composizione dei brani, abilità che si evolve disco dopo disco.