Quando non è impegnato con altri progetti (Primal Fear, The Ferrymen, Starbreaker, Allen/Olzon et cetera), il chitarrista Magnus Karlsson trova sempre il tempo per rimettere in piedi, via Frontiers, i tanto amati Free Fall. Aiutato dal sodale Anders Köllerfors alla batteria, lo svedese, per il suo terzo album solista "We Are The Night", raccoglie, come d'abitudine, le migliori ugole del circuito, al fine di assegnare al tutto una riconoscibile firma d'autore.
Musicalmente parlando, i brani non danno adito a sorprese: melodic metal sospeso tra il sinfonico e il power, sfumature progressive, armonizzazioni hard rock, toni epici e arrangiamenti cristallini, assoli neoclassici irascibili e impetuosi, ritmo travolgente. Oltre all'instrumental "On My Way Back To Earth", al tempo stesso pregevole e manieristica, il disco si lascia apprezzare non unicamente per la sua quadratura, ma anche, se non soprattutto, per le eterogenee prestazioni vocali a corredo: Dino Jelusić, Renan Zonta, Noora Louhimo, Mike Andersson, Ronnie Romero, Tony Martin, griffano i pezzi ciascuno secondo il proprio timbro particolare, permettendo alle varie "Hold Your Fire", "Queen Of Fire", "One By One", Under The Black Star", Temples And Towers", di stamparsi nella memoria degli ascoltatori. Niente di nuovo, certo, ma distillato con classe.