L'angolo oscuro #9
Le uscite più interessanti in ambito estremo della prima metà di settembre


Articolo a cura di Giovanni Ausoni - Pubblicata in data: 16/09/20
Impressioni di settembre? Le stesse delle settimane precedenti: l'estremismo sonoro non fa prigionieri, devasta sempre e comunque. In dettaglio una sintesi delle uscite di questa prima metà del mese.

cultoflilithcoverCult Of Lilith - Mara (Metal Blade Records)

Stupisce sempre che l'Islanda, con un numero di abitanti pari alla metà della popolazione di Washington D.C., riesca a produrre metal estremo innovativo e di qualità, grazie a una serie di gruppi spesso dediti a collaborazioni incestuose e tutti gravitanti intorno all'area di Reykjavík (Misþyrming, Potentiam, Sinmara, Svartidauði, Wormlust, soltanto per elencarne alcuni). Dalla capitale giungono, ora, i Cult Of Lilith, fautori di un debutto screziato e vagabondo: in "Mara", infatti, si coagulano, su una base death animalesca e apparentemente caotica, suggestioni di varia natura, che vanno dall'atmospheric black al progressive, dal sinfonismo gotico al folk, sino a curiose iniezioni di flamenco. Pur considerando gli ingredienti disparati, l'opus funziona a dovere, con le singole tracce a costituire un nucleo autosufficiente, un'autonomia di scrittura invidiabile e la sensazione generale che Arctuturs e Septic Flesh possano saporitamente dormire su sette cuscini. O preoccuparsi di una prossima detronizzazione.

Tracce consigliate: "Purple Tide, "Comatose", "Profeta Paloma"

demolizercoverDemolizer - Thrashmageddon (Mighty Music)

Quando si discetta amabilmente sui giorni gloriosi del thrash metal formato europeo, la Danimarca, a parte il caso isolato degli Artillery, non occupa certo i quartieri nobili della classifica; tuttavia, l'attuale revival del genere ha portato alla ribalta diversi act della penisola nordica quali Battery, Impalers, Mental Coma, entità magari non straordinarie, ma comunque autrici di full-length solidi e piacevoli. Tocca ora ai Demolizer esordire nell'alveo della NWOTHM con un "Thrashmageddon" veloce, debordante, ipervitaminico; del resto, sia il monicker che il titolo del lavoro lasciano pochissimi dubbi circa la direzione intrapresa dal quartetto di Copenaghen/Hovestaden. Aggressività al fulmicotone stile DestructionNecronomicon Sodom, riff slayerani, momenti più tecnici e melodici, qualche sportellata di stampo hardcore: benché la formula non dica nulla di nuovo e il livello non gridi ancora all'eccellenza, le impetuose premesse lasciano ben sperare per l'avvenire. Gran temperamento.

Tracce consigliate: "Copenaghen Burning", "NTC", "Gore"

jupiteriancoverJupiterian - Protosapien (Transcending Obscurity)

La samba, il calcio, le favelas e centinaia di stereotipi: il Brasile, però, terra ricca di contrasti e di fascino, riveste un ruolo di assoluto valore anche nella storia dell'extreme music, e ad avvalorare tale osservazione, suffragata peraltro da lasciti di pregio incontrovertibile, pensano i misteriosi Jupiterian. Poscia un paio di platter dal mood atmosferico, "Aphotic" (2015) e "Terraforming" (2017), i quattro incappucciati di São Paulo, evidentemente attratti più dalla magia nera che dalla spiaggia di Guarujá, in "Protosapien" evocano il malsano e il sinistro, gestendo l'articolata proposta con maligna nonchalance. Al netto di una conservazione parziale dell'aspetto melodico, i verdeoro spingono sull'acceleratore di un death brutale e diretto, e allacciano a esso, come un masso di una tonnellata alla caviglia di un galeotto, un doom/sludge nebuloso e massiccio che conferisce al long playing un sentore esoterico foriero di esiti inenarrabili. Complici piccole dosi di black metal dissonante, sembra quasi di ascoltare dei Deathspell Omega imbottiti di quaalude. Davvero tetri.

Tracce consigliate: "Voidborn", "Capricorn", "Earthling Bloodline"
 
messiahcover_01Messiah - Fracmont (High Roller Records)
 
Dopo alcune reunion che, rispetto al passato, hanno prodotto frutti alquanto interessanti (gli LP di Nocturnus AD e Possessed in particolare), salutiamo con sommo piacere un comeback altrettanto intrigante, ovvero quello dei Messiah. In realtà la band svizzera, capitanata dall'inossidabile R. B. "Brögi" Broggi, un mese fa fece già sentire il proprio ruggito con il discreto EP "Fatal Grotesque Symbol - Darken Universe". "Fracmont" conferma la bontà del ritorno degli esperti elvetici, di cui, per ritrovare la precedente prova sulla lunga distanza, bisogna risalire al lontano 1994, anno di pubblicazione del deludente "Underground". Fortunatamente l'album odierno si tiene alla larga da spinte troppo moderniste, evidentemente poco adatte alle corde del combo, e che danneggiarono il loro ultima incisione in studio; qui ci troviamo al cospetto, invece, di un death metal old school dalle tinte thrash, compatto, elegante, a tratti magniloquente, con molti richiami al passato, eppure senza quella fastidiosa patina vintage capace di guastare la fisionomia di un'intera scaletta. Il suicidio di Ponzio Pilato e la relativa maledizione a contorno insaporiscono un piatto decisamente stuzzicante: attenzione al lavaggio delle mani!

Tracce consigliate: "Fracmont", "Children Of Faith", "Throne Of Diabolic Heretics"

novaemilitiaecover_Novae Militiae - Tophet (Goathorned Productions)

Bambini sacrificati alla divinità cananee Baal e Moloch in un luogo nei pressi di Gerusalemme: un sito che opera da denominazione e da visionario sfondo concettuale per la seconda fatica della formazione francese dei Novae Militia. Il black/death lugubre e feroce dei transalpini, inframmezzato da decelerazioni di carattere ritualistico e momenti ambient, non si discosta granché dal sound presente nella first release del 2017 "Gash'khalah", rinsaldando la sua contiguità stilistica a Cultes Des Ghoules e affini. Ciononostante, il clima claustrofobico e torvo che si respira tra gli anfratti di "Tophet" predispone, chiunque tenti di assorbirlo, a un'immedesimazione con i sacerdoti impegnati nelle cruenti offerte votive in onore di dei impietosi e assetati di sangue innocente. Un viaggio purificatore nella valle della Gehenna.

Tracce consigliate: "Towards The Sitra Achra", "The Call Of Aeshma", "A. R. F. A."



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