Secondo full-length per i Dukes Of The Orient, creatura nata dalla collaborazione tra il cantante John Payne e il tastierista Erik Norlander, entrambi ex membri degli Asia Featuring John Payne. Il progetto accoglie, per questo nuovo lavoro, Frank Klepacki alla batteria, Alex Garcia alla chitarra e Eric Tewalt al sax, musicisti di livello che contribuiscono a mantenere alta l'asticella.
AOR e Prog Rock si mescolano megnificamente, in un risultato che fa palpitare i cuori dei più nostalgici ma anche dei più esigenti: infatti sia la calda ugola di Payne che le linee smaltate di tastiera di Norlander riescono a far breccia su ogni tipologia di ascoltatore. Tra pezzi radiofonici ("The Dukes Return"), ballad mid-tempo ("The Last Time Traveller") e composizioni corpose (la title-track "Freakshow"), a spiccare è senza dubbio la strumentale "The Great Brass Steam Engine", in cui Payne non si risparmia nelle vesti di musicista poliedrico e dona al pezzo una bassline memorabile.
AOR e Prog Rock si mescolano megnificamente, in un risultato che fa palpitare i cuori dei più nostalgici ma anche dei più esigenti: infatti sia la calda ugola di Payne che le linee smaltate di tastiera di Norlander riescono a far breccia su ogni tipologia di ascoltatore. Tra pezzi radiofonici ("The Dukes Return"), ballad mid-tempo ("The Last Time Traveller") e composizioni corpose (la title-track "Freakshow"), a spiccare è senza dubbio la strumentale "The Great Brass Steam Engine", in cui Payne non si risparmia nelle vesti di musicista poliedrico e dona al pezzo una bassline memorabile.