Come Sopravvivere a Wacken - Guida al festival metal più importante del mondo
Esperienza che, almeno una volta nella propria esistenza, ogni metallaro che si ritiene tale dovrebbe fare.


Articolo a cura di Gaetano Loffredo - Pubblicata in data: 24/07/14

Un’esperienza che, almeno una volta nella propria esistenza, ogni metallaro che si ritiene tale dovrebbe fare.

 

Quante volte abbiamo udito quello che ormai è diventato un motto nel gergo comune del metallaro medio? Beh, non lo sappiamo... tante, vero, ma mai troppe. Spinto da un entusiasmo incontrollato di amici, colleghi e parenti, anche il sottoscritto nel lontano 2003, undici anni or sono, decise di affrontare la più dura delle prove fisiche a cui è sottoposto l'uomo che scoppia di passione per questo genere: il Wacken Open Air. Il responso è il medesimo: almeno una volta nella vita va provato, perché devi capire, perchè non si può spiegare a parole. O almeno... sino ad oggi.

 

wacken_copertina_247Davide Savaris è un nome piuttosto conosciuto nell'ambiente del metallo pesante; collabora con importanti agenzie di promozione, Nee-Cee e Eagle Booking, ha suonato in un rinomato gruppo folk metal (Death Army), è il dj del Wizard Pub di Milano e ha girato i festival europei in nome e per conto della rivista Rock Hard tra i quali beh... Wacken.

 

I responsabili di Tsunami Edizioni, Eugenio Monti e Max Baroni, che stanno affinando sempre più le loro competenze editoriali, escono allo scoperto con un'altra impeccabile operazione di marketing: pubblicare una guida sul festival metal più importante del mondo a ridosso dell'imminente nuova edizione che si svolgerà dal 31 luglio al 2 agosto. E il risultato, ancora una volta, è ottimo anzi... eccellente.

 

L'autore è riuscito, riempiendo all'incirca 140 pagine, a descrivere lo spirito del festival come meglio non si potrebbe e, elemento non trascurabile, lo fa mediante un utilizzo intelligente di sacrosanta ironia. Il taglio schietto e sarcastico del volume è inappuntabile, e a questo va aggiunta la presenza di una serie di informazioni utilissime non soltanto per chi non ci è mai stato ma anche per chi a Wacken ci bazzica ogni anno: accorgimenti che aiuteranno a rendere il vostro soggiorno meno complicato del previsto. La brillante descrizione mi ha fatto tornare un bel po' indietro con la mente, agli sguardi attoniti di fronte a quella marea di campeggiatori che si (dis)perdeva all'orizzonte, al Metal Market, alla popolazione autoctona che si mischiava a noi "bestie", alle nonnine che urlavano "Slayeeer", ai meravigliosi bicchieri che contengono il nettare degli Dei (agli occhi di un astemio i bicchieri contano di più), alle chiacchierate con decine e decine di persone che non conosci provenienti da ogni parte del globo e... ultimo ma non ultimo, alla musica più bella che esiste.

 

Riuscitissimi anche gli scatti di Bianca Saviane qui a corredo, a conferma che quanto viene scrupolosamente descritto beh, succede davvero. La guida perfetta del festival perfetto: mi rivolgo ancora una volta all'autore complimentandomi, Davide Savaris, che ha saputo ricreare su carta stampata un'ambiente così folle senza mai dilungarsi e/o soffermarsi eccessivamente sui suoi aneddoti personali. Il libro lo si legge in 3 ore 3, e quando lo finisci ti resta la stessa sensazione del giorno della ripartenza da Wacken per tornare alla vita di tutti i giorni. Ecco: forse questo è l'unico difetto.

 

Il Wacken Open Air è la realizzazione terrena più vicina e completa possibile di quello che è l'ideale metal di "vita".




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