The Singers
The Room Went Black

2011, Autoproduzione
Pop Rock

Recensione di Fabio Rigamonti - Pubblicata in data: 27/11/11

I The Singers sono un quartetto romano che ha, chiaramente, nel cuore l’asciutta ruvidezza degli Arctic Moneys e dei The Strokes, mentre nelle orecchie martella un groove alla Franz Ferdinand, condendo il tutto con una certa cura nell’arrangiamento che richiama le giocosità post degli xilofoni (l’iniziale “The Road”, dove alla fine si va anche al contrario come su “Hoppipolla”) e decise aperture melodiche (“Gods To Surrender”).

Non fatevi ingannare dai toni oscuri della cover e dal titolo dell’opera: “The Room Went Black”, esordio autoprodotto, si distingue immediatamente, nel bene e nel male, per essere un lavoro estremamente British e fortemente luminoso in tutto ciò che compone il disco ottico; poiché la band ha dalla sua la fantasia e la melodia, non si può certo dire che l’esperimento sia malriuscito, e basta un pezzo come il singolo “Dance! Dance! Dace! (Hit The Floor)” (Murakami Haruki anyone?) per capire quanto bene i nostri ragazzi lo sanno partorire, questo singolo – e produrre, visto che l’inciso sa restituire suoni precisi e professionali. D’altro canto, il lavoro guarda troppo a questa benedetta Inghilterra, per cui la personalità della band fa fatica ad emergere da queste composizioni, tutte sì gradevoli, ma assai poco fresche nel loro insieme.

Gli originali, quindi,  continuano certamente ad avere più fascino, ma ai The Singers va riconosciuto il potenziale di poter essere dei validi competitors made in Italy. Se sentite una crisi di astinenza imperante nei confronti del neo-brit pop rock che va tanto per la maggiore oggigiorno, allora accomodatevi, e perdetevi nei meandri di questa stanza simbolicamente buia. Difficilmente ve ne pentirete.



01. The Road
02. Dance! Dance! Dance! (Hit The Floor)
03. 18:18
04. Gods To Surrender
05. Piña Colada Experience
06. Red Snow
07. Medication (Ode To The Gun)
08. Shamrock
09. I Bet Ya (Chakka-Chakka)
10. The Coninuing Story Of Robert J. Finch
11. English Strawberry
12. Light On, Detective Blondie

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