Un musicista, nel caso specifico un chitarrista, quando è alle “dipendenze” di altri artisti che scrivono, compongono ed arrangiano per conto proprio, dopo qualche tempo di certo inizia a sentire troppo stretto per sé il mero ruolo di esecutore, sente quasi soffocarsi. Ovvio, soddisfazioni e divertimento non mancano, ma quel di cui ha bisogno è una valvola di sfogo creativa che possa far concretizzare le proprie ispirazioni ed aspirazioni, il proprio, personale mondo musicale che spesso non coincide con quello del “grande capo”. È così che Federico Poggipollini da circa 13 anni ha iniziato una carriera solista caratterizzata da una evoluzione del suo stile ed una crescita dal punto di vista qualitativo, fino ad arrivare a questo “Caos Cosmico Extra”, edizione speciale di “Caos Cosmico” pubblicato nel 2009.
Questa nuova versione dell'album ha alcune piccole variazioni rispetto l'originale. Anzitutto, il compito d'aprire il disco è affidato al singolo “Anima Silvestre”, bel duetto dal sapore jazz con Elena Di Cioccio (figlia dello storico batterista della PFM Franz Di Cioccio), perfetta controparte femminile che dona alla canzone un'atmosfera ancor più rarefatta ed onirica. Il risultato è una ballad molto piacevole, equilibrata, sicuramente la più riuscita tra i momenti più soft dell'album. La tracklist vede l'eliminazione di “Trasversale” (forse uno degli episodi più deboli di “Caos Cosmico”), mentre fortunatamente si è scelto di mantenere l'incalzante “Berlino”, energico brano rock che, pur non avendo nell'originalità il suo punto di forza, si dimostra piuttosto coinvolgente e soprattutto dimostra che il Nostro ha una certa personalità musicale che in più d'una occasione non ha problemi a discostarsi dall'ingombrante ombra di Ligabue.
In canzoni come “Sono Un Uomo”, “Un Nome C'è”, la blueseggiante “Occhi Di Miele”, le energiche “Incredibile Potere” e “7Minuti” ed anche nella buona rilettura de “Il Chitarrista” di Ivan Graziani (vi è, tra l'altro, la partecipazione del figlio del cantautore teramano, Filippo) si notano chiaramente le diverse basi ed ispirazioni musicali tra Poggipollini ed il cantante di Correggio, dove il primo si scopre avere una maggiore predilezione per uno stile che mischi componenti blues, più classicamente rock ed addirittura qualche richiamo jazz (come Federico ha affermato durante l'intervista, questo è dovuto anche ad un suo certo “allargamento di vedute” avvenuto in tempi recenti). Ovviamente “Caos Cosmico Extra” contiene brani dove inevitabilmente l'influenza di 15 anni di permanenza nella band di Ligabue si percepiscono, forse in maniera anche troppo marcata (“Taxi Viola”, “Indelebile”, “Una Nota”), e in maniera quasi paradossale sono generalmente gli episodi un po' più deboli e che minacciano un certo calo d'attenzione (a queste si aggiunga anche la canonica “Cavaliere Elettrico”). Infine, Il disco si conclude con due bonus track live, precisamente “Bologna E Piove” e “Tra Di Noi”, due tra gli episodi più riusciti del secondo album “Nella Fretta Dimentico”, ottime scelte che impreziosiscono un album comunque nel complesso buono.
Non è un capolavoro, ma non si prefigge neppure di esserlo. “Caos Cosmico Extra” è un buon album, onesto, che si lascia ascoltare piacevolmente per la maggior parte della sua durata, e che sicuramente sorprenderà più di uno scettico.