Nati nel 2003 come cover band da un'idea di Francesco Donzellini e Ruggero Fondi, i Tequila's Mind, dopo anni passati tra concorsi musicali e concerti per farsi conoscere il più possibile, finalmente alla fine del 2009 vedono ripagati tutti gli sforzi sin ora fatti: “Le Luci Del Porto” segna il debutto discografico della formazione senese e ci consegna un gruppo molto interessante, che ha tutte le carte in regola per ritagliarsi un proprio spazio nel panorama del rock cantautoriale nostrano.

La proposta musicale dei Tequila's Mind è certamente valida, meritevole di attenzione e si basa su un mix tra rock e cantautorato di vecchio stampo che, in perfetto equilibrio, consente già alla band toscana di avere una propria dimensione e di essere riconoscibile. In questo forse gioca anche un ruolo fondamentale l'alone malinconico che accompagna tutto l'album, creando una particolare atmosfera, riconducibile in modo chiaro al gruppo. Vengono trattati diversi temi come vecchie amicizie (“La Collina Di Monastero”) ed amori (“Respirare Liberi”) e, in generale, convince tutta la fase di stesura dei testi, ben costruiti, profondi e non banali: c'è spazio ad esempio anche per argomenti più riflessivi come avviene nell'opener “Premesse Teoriche” il cui ritornello recita “ma, noi siamo qua, siamo qua a tentare di convivere con questo senso d'instabilità/qui, sempre qui, sempre qui a combattere con questa nostra voglia di restare all'infinito”. Il lato rock dei Tequila's Mind emerge nell'ottima “Replicanti”, mentre la conclusiva “Aurora” è il brano più vivace dell'intero lotto e fa leva su quella che deve essere considerata tra le armi vincenti della band senese: riff semplici, ma sempre efficaci, piacevoli e coinvolgenti. Alla buonissima base strumentale si lega perfettamente la voce di Luca Calibrasi e le linee melodiche proposte si fondono saldamente alla musica, dando la forte impressione di ascoltare un gruppo coeso, ben amalgamato ed equilibrato.

I Tequila's Mind hanno certamente fatto un ottimo lavoro con la loro prima fatica discografica, dimostrandosi pronti per ricevere attenzione a livello nazionale. La mia sensazione è che la formazione toscana possa tranquillamente dire la propria nell'ambiente pop rock tricolore, conquistandosi un alto numero di fan. Mi auguro fortemente che il gruppo possa avere la visibilità necessaria per farsi conoscere da tutti e che “Le Luci Del Porto” entri nelle case di molti italiani.