La storia che ci è presentata in un vassoio di colori e lame è la storia di molte storie, in cui il protagonista, JD, si scaglia contro un mondo che non riconosce più come suo, armato solamente della sua presa di coscienza, del suo coraggio e del suo amore sfrenato per la vita. L'era del possedere ed apparire in cui viviamo, la distruzione del libero arbitrio dei singoli individui che sfocia nel controllo delle masse e dell'andamento politico-economico mondiale, fanno da cornice ad un racconto slegato da ogni forma di controllo.
Preziosa e tradizionalmente attuale, “The Destiny Is Unwritten” è un’opera grafico-musicale che narra la storia di tutti noi. La storia dell’intreccio delle scelte, delle paure e dei traguardi trasparenti solcati nell’inseguimento di un miraggio. Di tale opera i Vanz si fanno cantori, e con necessaria irruenza registrano un suono lungo 40 minuti: è il suono dell’esistenza, il suono dei mesi che trascorrono nella dioendenza dall’indipendenza. Affogando e poi nuotando sotto l’abisso della generazione della generalizzazione, i Vanz emergono portatori di illuminazione e provocazione. La formazione toscana è l’ambasciata dell’immaginazione nel regno della realtà alternativa, quella che c’è ma non si vede, o non si ha voglia di vedere. Punk, psichedelia, ambizione, commiserazione, proiezione continua, amarezza ballabile e verità danzereccia: “The Destiny Is Unwritten” è un’opera totale che non necessita di interpretazione perché composta di arte pura. Di matrice tutta italiana.