Two Gallants
We Are Undone

2015, ATO Records
Indie Rock

Recensione di Francesco De Sandre - Pubblicata in data: 15/02/15

Un disco che vuole provocare, creare e osannare la dualità del contesto spaziotemporale in cui chi fabbrica e chi ascolta sono allo stesso modo calati merita di essere descritto con una serie di accoppiamenti provocatori, creativi e osannabili da chi vede nel suono un flusso celebrativo di verità, ambizione e gloria degenere. "We Are Undone" infatti contiene, in ordine sparso: poeti del sedicesimo secolo trapiantati dall'isola delle origini ai grattacieli del grande Ovest, menestrelli vestiti di stracci ma seduti innanzi ad eleganti pianoforti, sinuosi calici di veleno volontariamente assunto, un pavimento di specchi nella stanza delle ragnatele, un prezioso scrigno di pedali ed effettistica abbandonato tra gli scatoloni di un rigattiere in pensione, una gara di resistenza tra angeli e demoni in cui a vincere è l'astuzia e non la forza, il tutto in uno scenario molto più reale di quanto si possa immaginare. I Two Gallants, figli di San Francisco e California, sono Adam Stephens e Tyson Vogel. "We Are Undone" è il loro quinto studio album. Saranno in viaggio dal 19 febbraio in un tour che, inesorabilmente, sfiorerà soltanto l'Italia.



01. We Are Undone
02. Incidental
03. Fools Like Us
04. Invitation To The Funeral
05. Some Trouble
06. My Man Go
07. Katy Kruelly
08. Heartbreakdown
09. Murder The Season / The Age Nocturne
10. There's So Much I Don't Know

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