The Vaccines
English Graffiti [Deluxe Edition]

2015, Columbia
Indie Rock

David Bowie, i Blur, ma i Vaccines?
Recensione di Francesco De Sandre - Pubblicata in data: 02/06/15

Ci sono graffiti e graffiti. Quelli disagiati e ironici, realizzati in pochi secondi di irrequieti spasmi, e quelli rigorosi e repressi in ore di studio e allestimento. Il colore è ovunque, opaco e beffardo: contamina e ferma il tempo, dissolvendolo in particelle tossiche e allergeniche. Satirici e terreni, i Vaccines sono spariti. Sono divenuti empirici e dilanianti, pessimisti e corroboranti. Il motivo è un coraggioso balzo nel passato, nella storia della propria perdizione, un iter alla base della musica che, in origine, aveva respinto i membri del gruppo dal vagone della fama. Quella dei Vaccines è una metamorfosi lenta ma completa: “Radio Bikini” è l’unico strascico di folgorante velocità in una tracklist melanconica e morbosa, di stampo New Wave nostalgico in cui la psichedelia è ricercata e totale e l’identità Surf di pochi anni fa pare dissolta in un mare di estasi e riflessione. In “English Graffiti”, concepito tra New York e Londra, rivivono, in omaggi e imitazioni moderne, David Bowie e i Blur. Ma dove sono finiti quei quattro pazzi, furenti e solerti, che in brani di due minuti concentravano l’energia del disagio che sorride?





01. Handsome
02. Dream Lover
03. Minimal Affection
04. 20 20
05. (All Afternoon) In Love
06. Denial
07. Want You So Bad
08. Radio Bikini
09. Maybe I Could Hold You
10. Give Me a Sign
11. Undercover
12. English Graffiti
13. Stranger
14. Miracle
15. Handsome Reimagined (Dave Fridmann Edit)
16. Dream Lover Reimagined (Malcolm Zillion Edit)
17. 2020 Reimagined (Dave Fridmann Edit)
18. Give Me a Sign Reimagined (Co Co T Edit)

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