The Districts
A Flourish And A Spoil

2015, Fat Possum Records/Rough Trade
Indie Rock

Recensione di Francesco De Sandre - Pubblicata in data: 08/02/15

Ciò che sta in mezzo tra gli Editors e quel ragazzo che suona la chitarra alla fermata della metropolitana. Post Rock reverenziale al cospetto del genere classico, devoto alla distorsione che abbraccia e non opprime, incline alla melodia e al crepuscolo, nell'attesa del raggio di luce che prima di accecare chiede il permesso. È la presentazione dei The Districts al mondo, il battesimo Indie nel fiume della controtendenza. Esce il 10 febbraio - distribuito in Europa da Rough Trade - "A Flourish And A Spoil", sperimentazione allo stato brado in dieci pezzi che sospendono nel vuoto dieci esistenze intrecciate con fili di sospiri. La Pennsylvania è solo il principio per questo quartetto spavaldo e convincente che si affaccia ad un'impresa indimenticabile. La primavera porterà la band in concerto a Milano, nella conclusione del tour che è già cominciato a Parigi, circumnavigherà il Nord America e ritornerà in Europa a maggio, prima dei grandi festival estivi. Un viaggio d'altri tempi, l'Odissea terrena dei Districts dopo l'Iliade mediatica tutt'ora in corso.



01. 4th And Roebling
02. Peaches
03. Chlorine
04. Hounds
05. Sing the Song
06. Suburban Smell
07. Bold
08. Heavy Begs
09. Young Blood
10. 6 AM

Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool