Skillet
Unleashed

2016, Warner Music
Christian Rock

Recensione di Alessandra Manini - Pubblicata in data: 05/09/16

Suoni oltre oceano che parlano di un credo diventato ispirazione, testi che spaziano nella teoresi affrontando temi di etica e morale nel contorno di un sound deciso, questi sono gli elementi che guidano la spiritualità degli Skillet, band "Christian Rock" formatosi nel 1996 negli Stati Uniti a Memphis.
La band è composta dai coniugi Cooper, il frontman John, voce e basso elettrico, accompagnato alle tastiere, sintetizzatore, chitarra ritmica e cori dalla moglie, la polistrumentista Korey, alla batteria troviamo l'energica Jed Ledger, impegnata ad impreziosire i brani come seconda voce e per completare la formazione Seth Morrison alla chitarra solista.

 

Gli Skillet si sono guadagnati nel tempo il nominativo di " band camaleontica", grazie alla versatilità e all'indole innovativa, essendo stati capaci di dare ad ogni album sfumature differenti, mescolando influenze alternative rock, hard rock, symhonic metal e nu metal. Sul medagliere brillano due nomination per i Grammy music Award con gli album Collide e Comatose, dei quali, ricordiamo brani come Open Wounds, Whispers in the Dark e Rebirthing; pezzi che hanno permesso alla band di farsi spazio nel panorama internazionale, trovando poi la consacrazione nel 2009 con l'album Awake generalmente conosciuto per singoli come Monster ed Hero. Una produzione discografica meticolosa quella della Christian Rock band statunitense, dediti alla ricerca del suono in tutta la sua interezza, cercando da sempre connubi fra sonorità di generi alle volte incompatibili; un lavoro che porta alla luce nove album nei vent'anni di attività tra palcoscenici e sale d'incisione.

 

Il 2016 si presenta con un nuovo album che ha tutto l'aspetto di un grido di battaglia, "Unleashed", è stato definito dallo stesso Cooper "un'esortazione a non arrendersi mai, nemmeno davanti alle peggiori avversità, perché si ha sempre la forza per affrontare quello che ci accade".
Gli Skillet hanno creato il proprio sound oltre la banalità, attraverso un genere che si delinea attraverso i testi e che potenzialmente ha ancora molti capitoli da scrivere, "Unleashed" in definitiva è un album che risponde alle aspettative dei fan e ne ripaga le attese.
"Feel Invincible" e "The Resistance" si definiscono nella voce empatica e alle volte graffiante di Cooper come il messaggio dell'album, non mancando per altro di eloquenza e chiarezza nella traduzione dei titoli "Sentirsi Invincibili", "Resistere" e nei testi, "This is how rise up, it's our resistance, you can't resist to us".
I soli di Morrison si disegnano naturalmente nei brani, mettendo in mostra la tecnica del chitarrista, affiancato da Korey Cooper, anima scatenata dei live della band, senza dimenticare Jed Ledger che sorprende ed esalta il pubblico con la sua grinta alla batteria.
Il duettare di John Cooper e Jed Ledger ci ha da sempre abituati ad un feeling capace di creare intrecci di altissima ricchezza armonica, tessitura che si supera in "I Want to Live", dove il timbro marcato del frontman si bilancia perfettamente con l'estensione vocale della batterista.
Tra i dodici brani non mancano di certo pezzi introspettivi, dalla personalità insolita rispetto ai caratteristici suoni a cui gli incredibili giochi di Korey Cooper tra testiere e sintetizzatore ci hanno abituati, "Stars" e "Watching for Comets" sono semplicemente "brillanti" come la luna nelle ultime sere d'estate, le note infatti disegnano l'interrogarsi in atarassia, durante una notte con troppe domande passata scrutando inermi il cielo tra "stars" e "comets".
"Out of Hell" e "Burn it Down" ci riportano il sound con cui gli Skillet ci hanno conquistati , carico di adrenalina, esageratamente energico come la band quando calca il palco; ogni live diventa una performance fisica e spirituale.





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