La title track innesca la miccia di un'esplosione di energia, accattivanti linee vocali, un Castronovo di una cattiveria inaudita che spinge come un dannato sostenuto dalla potenza di fuoco di Nick Mazzucconi al basso. Ci sono tutti gli elementi per un singolo esplosivo. Parliamo della voce di Castronovo: dai tempi in cui militava nei Journey e si prestava per i cori finalmente lo sentiamo esplodere in tutto il suo talento. Un pezzo che non lascia respiro, con la maestria di Percudani alla sei corde che pennella elegantemente il tutto aggiungendo un'eleganza e una classe sopraffina. "Through" inizia con un'atmosfera da pelle d'oca, un trasporto e una bellezza espressiva estremamente AOR, un tripudio di cori che elevano il pezzo ad un'insostenibile e nostalgico romanticismo.
"Tell me what can I do to prove the pain what I've been through" canta Gioeli, e come non sentirlo, soprattutto quando parte il solo di Percudani al minuto 2:23, con un trasporto che fa sudare gli occhi. "Who I am" ci catapulta nel passato, inevitabile percepire le atmosfere 80s e lasciarsi portare ovunque questi artisti decidano di volare, come quando parte "Fall Like An Angel", e di colpo siamo nella dimensione Hardline, con quello stile riconoscibile e quel modo di raccontare le storie di Gioeli, che sembra sempre così arrabbiato e romantico allo stesso tempo. E aspettate di sentire "it's All About You": si fermerà il mondo intorno a voi. Gioeli accompagnato dal tocco di Alessandro Del Vecchio che piastrella il suo racconto come un viale dorato di note scintillanti. Una ballad alla Bad English che uccide anche l'ultima resistenza, andate a prendere i Kleenex e mettetevi l'anima in pace. "it's not about me, it's all about us", e certo, chi non vorrebbe sentirselo dire? Se siete ancora capaci di respirare regolarmente aspettate il solo di Mario Percudani che rende impossibile non sentire appieno l'intensità e la bellezza di questa canzone. Subito dopo un'inaspettata sorpresa, una cover dei Lady Antebellum del 2009, "Need You Now", che non brilla tanto quanto gli altri pezzi, per quanto piacevole.
"Ride Of Your Life" ha un intro di pianoforte delicato ma graffiante grazie alla voce di Castronovo che rende qualsiasi cosa più interessante, cantasse la sigla di un cartone animato o un jingle pubblicitario, l'elenco del telefono o la canzone dell'alfabeto, perfino questo pezzo spensierato e leggero diventa una bomba. "Mother" è intensa, diversa, con qualche elemento più pop, un ritornello furbo e un portamento eccezionale. Ed ecco che l'astronave vira verso il pianeta Journey, e chi meglio di Castronovo potrebbe farci da guida? "Walk with me" canta, con una semplicità e una dolcezza che pervadono di delicatezza tutto il pezzo. "Run For You Life" ci riporta su lidi più tipici degli Hardline ed ecco Gioeli che, più incazzato che mai, si fa sospingere da una sezione ritmica poderosa verso le stelle e oltre: non particolarmente originale la progressione del pezzo, ma un plauso particolare per le tastiere di Del Vecchio che lo riempiono di carattere.
Ed eccoci al finale: "Remember Me" ha un'aria così epica che quasi dispiace non duri 8 minuti e "Let Me Out" ci lascia con un finale agrodolce, con quella chitarra acustica e la voce di Gioeli in primissimo piano che riempie ogni centrimentro di spazio. Si srotola tutto così naturalmente e con dolcezza che quasi non ti rendi conto di essere arrivato all'ultimo minuto del disco. E' proprio vero che quando c'è il talento, tutto il resto non conta.