Till Die
Ruthless

2020, Autoproduzione
Thrash/Groove Metal

Recensione di Giovanni Ausoni - Pubblicata in data: 06/07/20

Una storia burrascosa caratterizza la carriera dei Till Die, act nostrano originario di Sarsina, giunto con "Ruthless" al sospirato e sacrosanto album d'esordio. Un gruppo che prese vita nel lontano 1998, quando si chiamava ancora Day Of Darkness, moniker mutato in quello odierno nel 2000; ben presto, la neonata band italiana dovette affrontare innumerevoli cambiamenti di line-up, con la relativa modifica di un sound via via diventato sempre più moderno e massiccio. L'innesto del cantante e bassista Fabio "Spado" Cortesi, e la conseguente stabilità della formazione, hanno finalmente dato la stura decisiva alla realizzazione del primo lavoro sulla lunga distanza che, malgrado il ritardo d'arrivo rispetto alla data di nascita del combo, ripaga con gli interessi l'attesa in termini di qualità complessiva e di vigoria d'impatto.

A parte la title track, intro strumentale dalle atmosfere uggiose e unico momento per tirare un po' il fiato, le tracce del disco si sedimentano nelle orecchie degli ascoltatori quale basalto resistente all'usura e alla compressione. I pezzi vengono costruiti su una spina dorsale thrash, a cui viene instillata una media velocità al fine sia di ispessirne la scorza con un groove energico e corpulento, sia di lasciar penetrare, infra le loro crepe laviche, un côté melodico di indubbia efficacia. In un lotto praticamente omogeneo per stile e resa, spiccano particolarmente i brani ("Before I Die", "Anger Of Angels", "Lord Of The Worm", "The Gray Man") che raggiungono, anche grazie a una sezione ritmica tanto metronomica quanto devastante, il perfetto equilibrio tra rallentamenti claustrofobici e improvvise impennate dinamiche. Da sottolineare, poi, la prova vocale del singer, che grattugia hardcore punk dalle viscere (prestare attenzione a "St. Paul" per credere) senza tuttavia dimenticare certe cupezze del Phil Anselmo di "Vulgar Display Of Power".

Schiuma veleno e potenza "Ruthless", il debutto in studio dei Till Die: nessun compromesso e tanta rabbia per un cingolato che calpesta ed echeggia come se non esistesse un domani. Ribalta meritata.




01. Ruthless
02. Before I die
03. Anger Of Angels
04. Lack Of Sleep
05. The Price To Live
06. Lord Of The Worms
07. The Gray Man
08. Falling
09. St. Paul

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