Ribelli Al Bar
Giochi Di Potere

2014, Autoproduzione
Punk Rock

Recensione di Francesco De Sandre - Pubblicata in data: 07/01/15

Apparenza e umanità.

 

Irruento e sagace, il blocco sonoro dei Ribelli Al Bar è un concentrato di dodici - che diventano ironicamente quattordici nella versione digitale - brani registrati all'insegna della durezza armonica, nel tentativo di riportare in auge la coralità della lotta. Autoprodotto, scorrevole e onesto, "Giochi Di Potere" è un album in cui si riversa e viene poi catapultata fuori tutta la voglia di liberazione e sfogo che non può essere condivisa se non attraverso gli amplificatori. Stilisticamente, la band non si distanzia di un millimetro dalla struttura a quadrato della vecchia scuola, costituita da riff introduttivi e sinergia fulminante tra chitarre e batteria. "Giochi Di Potere", il seguito dell'EP "Demo 2014", rimane però un passo non del tutto compiuto perchè tratta di temi sì attuali, ma senza rimedio, sempiterni, privi della soluzione o dell'illuminante opinione che la generazione scomoda è capace di dare. Il disco si rivela comunque un ottimo esordio per la formazione veneta, esordio da consolidare attraverso una florida e costruttiva attività live.

 

Apparenza è umanità.





01. Giù all'Inferno
02. Se ciò che
03. Vorrei
04. Fuck the System
05. Facce Lontane
06. Per quello che non Va
07. Oro Nero
08. Generazione Sconfitta
09. Il Peggiore
10. Apparenza
11. Umanità
12. Giochi di Potere

13. Federica
14. 30 secondi

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