Quiet Riot
One Night In Milan

2019, Frontiers Music
Hard Rock/Heavy Metal

Recensione di Giovanni Ausoni - Pubblicata in data: 28/02/19

Fondati nel 1975 dal leggendario guitar hero Randy Rhoads, i Quiet Riot, celebre gruppo a tinte heavy/hard subissato da un successo straordinario all'epoca di "Metal Health" (1982), stanno attraversando oramai il loro quinto decennio di vita: eppure, nonostante la mancanza dei musicisti originari, il secondo live album del combo, "One Night In Milan", registrato durante il Frontiers Rock Festival del 2018, regala un'appagante dose di adrenalina auricolare per tutti coloro che ancora bramano sentir scuotere il proprio corpo dal famigerato turgore del noize. Alla guida di una line-up ben rodata, che annovera gli esperti Alex Grossi alla chitarra e Chuck Wright al basso, troviamo il batterista di lungo corso Frankie Banali, presente tra le fila dell'act durante quegli anni '80 ricchi di soddisfazioni e dischi di platino; il vocalist James Durbin, invece, già discreto protagonista di "Road Rage" (2017), prende di petto l'eredità del compianto e indimenticabile Kevin DuBrow, si impone con convinzione e smette di essere un semplice ex concorrente di "American Idol" prestato temporaneamente a una band illustre.
 
Traboccante di punti salienti, l'incendiario set include brani storici quali "Slick Black Cadillac", "Mama Weere All Crazee Now", "Love's A Bitch" che, insieme agli iconici inni "Let's Get Crazy", "Cum On Feel The Noize" e "Metal Health (Bang Your Head)", deflagrano con incontenibile forza. Sorprende positivamente, inoltre, che tracce così legate al passato come "Terrified", "Condition Critical", "Wild & The Young" vengano interpretate sì con rispetto, ma in maniera personale e moderna, mentre, allo stesso tempo, il giovane frontman dimostra di poter dire la sua senza fare il verso all'augusto predecessore. Tuttavia, il momento più commovente del concerto giunge quando si odono, per la prima volta dal vivo, le note di "Thunderbird", ballad dedicata ai membri scomparsi della formazione e che vede alle tastiere la gradita partecipazione di Alessandro Del Vecchio. E il pubblico, trascinato da un vortice di emozioni, non resiste al toccante tributo.
 
Difficilmente ascolteremo nuovi album in studio dei Quiet Riot di grande livello: di certo, però, i nostri portano in giro lo storico moniker con un'energia fuori dal comune, lasciando presagire una carriera on stage longeva e qualitativa. "There's no way back", mai.




01. Run For Cover
02. Slick Black Cadillac
03. Mama Weer All Crazee Now
04. Whatever It Takes
05. Terrified
06. Love's A Bitch
07. Condition Critical
08. Thunderbird
09. Party All Night
10. Freak Flag
11. I Can't Get Enough
12. Wild & The Young
13. Let's Get Crazy
14. Cum On Feel The Noize
15. Metal Health (Bang Your Head)

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