Millencolin
True Brew

2015, Epitaph
Punk Rock

Recensione di Francesco De Sandre - Pubblicata in data: 23/05/15

Suoni vuoti e volti senza nome. Sono i respiri della società che non si preoccupa, ma guarda e passa. E giudica, costruisce e disfa con la velocità di uno sguardo fuori dalla finestra dell'abitudine. La gente cambia velocemente: sbagliato. La gente cambia lentamente, ma si è troppo impegnati a fare altro, per controllare l'incontrollabile e rendersi conto del cambiamento in atto, in un contesto utopico di intervento o supporto. La gente si lascia trasportare dalla forza degli avvenimenti, forza che di un sorriso spensierato fece smorfie di dolore e paura. La gente cambia, ma certe cose rimangono. La Svezia Punk si risveglia più forte che mai, nel segno di una tradizione incontaminata, baluardo ad oggi incorruttibile e dirompente. La Svezia Punk si chiama Millencolin: vecchia scuola e coerenza, oltre vent'anni di carriera e 1500 date a calendario. Falsità silente e camaleontico adattamento alla sopravvivenza: "True Brew" è la storia del "Man of 1000 Tics", un disco da numeri, mitragliati in rapida serie da chi ai numeri non bada. Autoprodotto, autodisegnato, autodefitino sensibile. Ossigeno puro nelle vene di chi si agita per il bene comune. Il disco che i Bad Religion non hanno mai avuto il coraggio di fare.



01. Egocentric Man
02. Chameleon
03. Autopilot Mode
04. Bring Me Home
05. Sense & Sensibility
06. True brew
07. Perfection is boring
08. Wall of Doubt
09. Something I would Die For
10. Silent Suicide
11. Man of 1000 tics
12. Mr. Fake Believe
13. Believe In John

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